Capitolo 4

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Il treno emette un rumore quasi inesistente, quando raggiunge la stazione del distretto 7 che è stata appena rimodernata per gli Hunger Games. Guardo un ultima volta la mia famiglia e salgo sul treno seguita da Joshua e Cindy. Appena si apre la porta scorrevole per farci entrare lo sfarzo di Capitol city mi colpisce. "Siamo sul vagone ristoro" esordisce Cindy e poi va a sedersi vicino al ragazzo del nostro distretto. Il vagone e grande come tutta casa mia, le pareti sono rivestite di morbido velluto verde e il pavimento è coperto da una moquette leggermente più chiara delle pareti. Sul lato destro della sala si trova un immenso tavolo allestito da mille prelibatezze, mentre sul lato sinistro c'è una tavola apparecchiata con posate d'argento e bicchieri di cristallo. Sul fondo del vagone si trova un piccolo salotto formato da due divani,che scopro estremamente morbidi appena mi ci siedo. "Ciao, io sono Zack " dice il ragazzo seduto nel divano di fronte a me è Joshua. Nessuno di noi parla, i nostri nomi li conosce già, così mi limito a sorridere, così Zack prosegue "Sono il vostro mentore, con me studierete le tecniche e vi darò qualche consiglio su come comportarvi durante le fasi che precederanno la vostra entrata nell'arena " "Fasi ? Di cosa parli ?"chiedo. La risposta arriva da Cindy che è molto fiera di partecipare alla conversazione "Prima di entrare nell' arena farete un completo trattamento di bellezza, un intervista, vi allenerete insieme ai tributi degli altri distretti e parteciperete a una sfilata su carri trainati da cavalli perfettamente addestrati, sarà magnifico". Anche se non credo che la mia morte sarà così magnifica come dice Cindy, resto in silenzio."Dovrete impressionare sponsor e strateghi in modo da avere più possibilità di vincere " aggiunge Zack "Ora guardiamo il riepilogo delle mietiture". In realtà non presto molta attenzione alle mietiture ma ecco cosa ne ricavo. I ragazzi messi peggio sono quelli del distretto 12 e del 11, mentre quelli del 1, del 2 e del 4 sono i più grossi e i più forti. "Bene, arriveremo a Capitol city domani dopo pranzo, quindi ora siete liberi ci vediamo alle sette qui per cenare" dice Cindy. Joshua si alza e va a cercare la sua stanza, sto per andare anche io quando Zack mi prende per un braccio "Aspetta" dice. Mi rimetto seduta e aspetto che dica qualcos'altro "Non ti ricordi proprio di me vero ?"chiede "no, dovrei ?" rispondo " Ero uno degli amici di tuo fratello"" Scusa ma sai, sono passati molti anni e sto cercando di rimuovere tutto di quei giorni" dico. "Ma certo, scusa" mi dice guardandomi con i suoi occhi di un castano così scuro che si confonde con la pupilla, sembrano davvero dispiaciuti, quasi imploranti, mi da fastidio. "Ora è meglio che vada, sono stanca, a dopo." Dico alzandomi di scatto" A dopo, i tuoi alloggi sono verso il lato posteriore delle treno " "Grazie " detto ciò mi avvio verso il punto che mi è stato indicato. Lui per amico intende un compagno nella missione dei ribelli in cui lui è stato ucciso, la cosa mi turba, e non faccio a meno di pensare agli occhi di Zack, che mi guardavano come se fosse colpa sua, mentre so benissimo che non è così perché mio fratello è morì a causa di un pacificatore. Con questi pensieri entro nella mia stanza e rimango estasiata. Lo sfarzo di Capitol City è evidente ma è smorzato da elementi chiaramente provenienti dal distretto 7. Come la piccola composizione di Aghi di pino e pigne sopra alla cassettiera in metallo decorata da disegni dorati e appariscenti che somigliano a rose che sbocciano, l'enorme armadio completamente dorato che è decorato da foglioline di quercia oppure il salottino fatto da sedie di velluto morbido color verde abete. Svetta su tutto l'enorme letto a baldacchino di legno massiccio che però non riesco a riconoscere perché probabilmente non proviene dal mio distretto. Le coperte sono di morbida seta rossa e i cuscini, che sono almeno dieci, sono rivestiti di velluto bordeaux contornati da frange oro. Ma non è tutto. Separato dalla camera da un immensa tenda blu come il lago dove vado con Cecilia, si trova un bagno grande almeno quanto la metà della camera. Il lavandino, l'enorme doccia e la vasca da bagno, in cui potrei stare comoda anche con tutta la mia famiglia dentro, sono color panna con i rubinetti color oro decorati da motivi di foglie di quercia in argento. Mi immergo nell'immensa vasca tenendo indosso solo la collana di mia madre. Quando ho finito cerco qualcosa da mettere nell'immenso armadio, opto per un semplice vestito azzurro di cotone con le maniche e l'orlo della gonna verde smeraldo e un paio di stivaletti di cuoio. Conosco molto i tessuti visto che mia madre fa la sarta anche se preferisco andare a lavorare nella foresta. Mentre mi avvio verso la sala da pranzo riesco a pensare solo che mia madre farebbe di tutto per aver un lembo di tutte quelle stoffe.

I primi hunger gamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora