Cap VII

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Finita la cena andai in camera mia e mi sdraiai sul letto esausta. Benchè fossi stanca morta non riuscii chiudere occhio dato che avevo dormito per tutto il giorno. Continuai a pensare a quello che era appena accaduto : in cosa mi ero trasformata? In un mezzo spirito? In una mezza viva e mezza morta?
Conrad mi aveva detto che dovevo scoprire da sola quello che ero diventata, ma non sapevo nemmeno come fare.
Mi alzai dal letto, e vidi appoggiato sulla mia scrivania un diario, era vecchio,aveva la copertina blu. Lo aprii, le pagine erano ingiallite e alcune frasi erano tagliate a metà da macchie o da strappi.
-E questo che cosa è? -
Lo aprii e lessi
"Il diario della prima Mezzamorta"
Dal titolo la mia curiosità superò ogni limite e cosi decisi di andare avanti.
" 7/11/1985
Caro diario,
Mi chiamo Lele oggi è il primo giorno, mi sono trasformata in una mezzamorta. Non so ancora come potrei diventare, forse potrei morire da un momento all'altro senza nemmeno accorgermene. Non ho mai visto il mondo dei morti, e sapere che potrei vederlo mi spaventa, ma allo stesso modo mi incuriosisce"

Passai tutta la notte a leggerlo spaventata, questa ragazza scrisse anche che aveva visto l'altro mondo ma che non poteva rivelare a nessuno come era fatto. Fino a che smise di scriverlo proprio un mese dopo essersi "trasformata".
Chiusi il libro e lo rimisi dove lo avevo preso "E se Lele fosse morta? Forse anche io tra un mese morirò. O forse non aveva più voglia di scrivere sul suo diario" Mille pensieri mi passarono per la testa ma uno mi turbò più di tutti, da quando avevo conosciuto Conrad, molte cose strane stavano accadendo; e soprattutto chi aveva portato quell'affare un camera mia?

Mi ricorocai sul letto e tentai di nuovo di addormentarmi senza riuscirci, ormai erano le 3 di notte. Mi sedetti davanti al computer sulla scrivania e andai a vedere su internet se c'era qualche ragazza morta di nome Lele. Navigai per circa un ora, senza trovare nessun risultato, ma mentre mi stavo per arrendere trovai ciò che stavo cercando"Lele McAve ragazza di 14 anni sparita" lessi l'articolo che diceva che non la avevano mai più trovata.
Ormai erano le 5 del mattino e non avendo la minima voglia di godermi l'ultima ora a riposarmi prima di andare a scuola, mi vestii e uscii per prendere una boccata d'aria. Non presi su lo zaino, sarei tornata a riprendermelo più tardi, camminai in punta di piedi per non svegliare mia mamma e le lasciai un bigliettino sul tavolo della cucina scrivendole che uscivo per un oretta, poi me ne andai. Non avevo mai pensato a quanto fosse bello svegliarsi così presto e sentire la freschezza e il silenzio che invadevano le strade.

-Buongiorno! Già sveglia a quest'ora?

Sentii la voce di Conrad alle mie spalle. "Per fortuna" pensai, così potevo chiedergli informazioni.

-Veramente non ho chiuso occhio tutta notte-

Risposi passeggiando. Il ragazzo si mise davanti deviandomi la strada proprio come aveva fatto all'ospedale.

-Sarà difficile dormire per te adesso- Disse

Ora che ci penso Conrad è sempre sveglio a passeggiare per la città, non dorme mai.

-Anche tu sei un mezzomorto?
Chiesi sbiancando.

-no- rispose proseguendo a camminare.

-Ho trovato un diario in camera sta notte, di una ragazza di nome Lele che era la prima mezzamorta. Dopo un mese sparì dalla faccia della terra proprio come hai fatto tu. Il contrario è che tu sei ritornato.-

-Io non sono un mezzomorto- Ripetè - E quella ragazza non so che fine abbia fatto, non la ho mai conosciuta-

-Lo credo era del 1985!- Esclamai. Conrad non mi convinceva, per me era un mezzomorto al 100% anche se non lo voleva ammettere.

-Forse è ancora viva, chi lo sa?-

-Comunque come faccio ad andare nel mondo dei morti?- chiesi

-Allora alla fine hai deciso di credermi- Sospirò Conrad -Comunque per ora dimenticati di poterci andare, non puoi vederlo se non hai un buon motivo-

-il motivo è la curiosità-

-Non è valido-

-E se tu fossi un mezzomorto non avresti la curiosità di andarlo a vedere?- Chiesi

-Io non sono un mezzomorto ecco perché non ci voglio andare- disse lui - Comunque Ashley.... volevo chiederti se oggi verresti al parco insieme a me-

Ottima domanda per cambiare discorso, il pensiero di ritornare al parco con lui mi fece dimenticare ciò che stavamo dicendo prima.

-Certo!- accettai subito, ero felice al pensiero Conrad volesse passare un pomeriggio insieme a me.

-Hai mai avuto amici?- Chiesi io. Non so perché ma questa domanda me la portavo dentro da molto, vedevo sempre lui girare solo per le strade.

-No, io non sono di questo paese qui di amici ho solo te e mia cugina Sarah-
Rispose. Era un tipo davvero molto strano.

Ci furono attimi di silenzio e poi parlò

-Comunque volevo farti vedere una cosa, so chi ti può aiutare ad affrontare i tuoi problemi da mezzamorta. Vieni?- mi chiese

-Dove? Non posso fare tardi a scuola e se mia mamma vede che non torno mi darà per dispersa-

-oggi non ci andrai a scuola vieni- Mi prese per mano e mi condusse da chi poteva aiutarmi. Aveva la mano fredda, mentre la mia era calda e questo mi diede da pensare. "Come faceva a sapere tutte queste cose se non era un mezzomorto, e la sua mano sempre fredda, il suo volto sempre pallido...chi era lui in realtà?"

Spazio autrice:
Scusate per il ritardo ma ho avuto tante cose da fare in questi giorni, e non ho trovato il tempo per scrivere. Spero che questo libro vi stia picendo ;)

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