Sarah si diresse verso una casa grigia e piccola, situata infondo a una stretta via. Mi sentivo un agente segreto a seguirla di nascosto, ma non avevo scelta, il mio compito era scoprire cosa stava tramando la mia amica, e non potevo di certo farmi scoprire. Camminai lentamente e mi nascosi dietro un grande cassonetto verde un po più in là dalla casa . Sarah bussò alla porta e le aprì una ragazza dai capelli biondo platino, quasi bianchi e lunghissimi, le arrivavano sotto il fondoschiena, aveva gli occhi castani , ma non riuscii bene a decifrarne il colore perché mutava dal marrone al rosso in base alla luce del sole . Le due si strinsero la mano e poi entrarono chiudendo la porta. Mi avvicinai all'edificio e sbirciai dalla finestra leggermente aperta. "Per mia fortuna non era chiusa, così potei sentire ciò che dicevano" . Mi chinai in modo da non farmi vedere in attesa di origliare qualcosa di interessnte. Le due si presentarono , capii che la ragazza si chiamava Emily ma non sentii il cognome.
-Che mi dici di Conrad come hai fatto a riportarlo? Quanto starà qui?- La voce di Sarah era tremante e desiderosa -Io non lo so, ma se dovesse sparire ti assicuro che tu non potrai andare a cercarlo-
La voce di Emily era melodiosa aveva qualcosa in quel tono che non la rendeva del tutto umana, era quasi ipnotica. Poi tornai a pensare a ciò che avevano appena detto e la conversazione stava diventando alquanto inquietante .A un tratto sentii dei rumori provenire sopra la mia testa , la tapparella si abbassò e io pregai che nessuno mi vedesse e così fu, ma a mio malgrado non riuscii più a sentire nient'altro del discorso. Le domande che mi ero fatta fino a oggi aumentarono facendomi venire un forte mal di testa . Dopo di che dalla porta d'entrata uscirono due sagome, quella di Sarah e quella di Emily
-E tu cosa ci fai qui??? Perché mi hai seguita?- Non seppi rispondere , non potevo dire che ero venuta per spiarla , non avevo nessuna carta in gioco, ormai mi avevano scoperto e io non seppi che scusa inventarmi.
-io... - cercai di dire qualcosa , ma la mia voce scomparve appena Emily mi guardò dritta negli occhi, con uno sguardo freddo.
-Non ti preoccupare Sarah ci penso io e lei non saprà mai niente di tutto questo .
Disse avvicinandosi a me allungando la sua mano fredda sulla mia fronte,con questo gesto potei vederla bene da vicino, era bellissima, sembrava una figura immortale dai lineamenti sottili e gentili e lo sguardo dolce ma allo stesso tempo minaccioso . Appena mi toccò cominciai a perdere i sensi , e la mia vista si offuscò. Riuscii a sentire una voce maschile urlare -FERMATI!- e dopo di che svenni cadendo sulle braccia di qualcuno.
Aprii gli occhi e mi ritrovai su una barella dell'ospedale
-Dove sono? Cosa è successo?
Chiesi. Solo dopo realizzai di essere in stanza da sola e che quindi nessuno poteva rispondermi. Dal corridoio udii delle voci.
-Ma ti rendi conto di quello che hai fatto? Potevi ucciderla ?
Riuscì a sentire Conrad che urlava disperato contro qualcuno.
-Sì ma io sono dell'idea che era meglio lasciarla morire invece di farle scoprire tutto.
Rispose Emily.
Decisi di alzarmi dal letto per raggiungere i due, ma appena mi alzai un dolore lancinante alla testa mi fece coricare di nuovo.
-Calmatevi, piuttosto andiamo a vedere come sta Ashley.
Sarah entrò nella stanza bianca seguita da Conrad.
-Come stai?
Chiese la mia amica avvicinandosi al lettino.
-Ho un dolore fittissimo alla testa.
-Ecco lo sapevo! Speriamo almeno che ti passi .
Conrad era furioso .Sarah si girò e lo guardò come per dire "calmati o finirai male" così il volto del ragazzo cambiò addolcendosi.
-Ashley hai battuto la testa e adesso...
Si avvicinò di più a me e mi guardò negli occhi , i suoi avevano delle sfumature azzurre così profonde che mi incantai a osservarli.
-Ashley , i tuoi occhi sono.... aspetta , no no non può essere. Dobbiamo parlare
Conrad era spaventato e preoccupato .
-Cos...
- Ti prego Sarah lasciaci soli, devo scambiare due parole con Ashley.
Disse prendendomi la mano
-E va bene , non starò a origliare come fa qualcuno.
- E io invece non terrò tutto per me come qualcuno.
La mia amica mi guardò indignata e uscì dalla porta a passo svelto, per un attimo temevo che non saremmo più state amiche come un tempo.
-E invece non dovrai parlarne nemmeno con lei.
Mi raccomandò infine Conrad.

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L'altro mondo
FantasíaAshley, una ragazza quindicenne , frequenta una piccola scuola del suo paese, ha pochi amici e le piace stare da sola. La sua abitudine è quella di andare al parco a leggere libri, per lei è rilassante sentire il rumore del vento mentre è assorta ne...