Da quando avevamo avuto quella conversazione, Conrad non parlò più per tutto il tragitto del ritorno, fino a che non ci fermammo davanti alla finestra di camera mia. -Allora Ciao, ci vediamo domani- salutò. Scrutai il muro che si ergeva davanti a me, e mi arresi all'idea di riuscire a salire -Questo è un bel problema- dissi mettendo le mani sui fianchi -Non è poi così difficile, sali l'albero e ti attacchi come hai fatto prima- Consigliò il ragazzo -Come vorrei fosse così facile- Mi avvicinai al tronco, e cercai di aggrapparmi al primo ramo, ma non ci riuscii. -Questo è davvero un grande problema! Come diavolo faccio?- Preoccupata guardai Conrad sperando mi desse un consiglio valido, ma la risposta, non fu quella che mi aspettavo -Non lo so...- Disse lui alzando le mani in segno di arresa -Così non sei d'aiuto- Feci un altro tentativo ma anche quello fallì, sospirai e mi sedetti per terra. -Hai intenzione di dormire qui sta notte? Potresti fingere di esserti buttata giù dalla finestra, ti metti ad urlare, tua mamma ti soccorre e pensando che tu sia diventata pazza a stare in una stanza da sola per tanto tempo, ti toglierà la punizione- Consigliò il biondo -Potrebbe essere un'idea, ma preferirei di no-. Detto questo sentii dei rumori provenire dalla finestra di fianco alla mia,era mia mamma che la stava aprendo. Subito mi preoccupai non sapendo cosa fare -Bene allora è meglio che inizi la tua scenetta, io mi nascondo da queste parti per assisterla- Conrad andò poco più avanti e si nascose dietro a un muro con ghigno divertito.
Sospirai e lo guardai trovo, dopo di che mi sdraiai e finsi di essermi fatta male -Ashley che ci fai li?- domandò mia madre, guardandomi dall'alto -Sono caduta, mi fa male un braccio. Potresti aprirmi la porta?- Il suo sguardo cambiò, e diventò più serio di prima, pensai non ci avesse creduto, ma poi fece ciò che le avevo detto. Uscì e mi venne in contro ridendo -Non è necessaria questa scenetta, farò finta di non avere sentito niente. Fila subito in camera tua- Mia madre sembrava più felice del solito, forse dopo tanto tempo non ce l'aveva più con me, ma decisi di non chiedere nulla e mi diressi nella mia camera. Salii le scale, entrai nella mia stanza, mi infilai nel mio comodo pigiama grigio e andai sotto le coperte. In fondo non avevo passato una brutta serata, per una volta riuscii ad addormentarmi con il sorriso sulle labbra.
Quando mi svegliai, erano ormai le 10.00 del mattino, avevo saltato un giorno di scuola, mi diressi in cucina e trovai appoggiato sul tavolo un foglio bianco, lo presi e lo lessi, la scrittura era quella di mia madre:Oggi sono dovuta andare a lavorare prima del solito. Penso di essere stata troppo cattiva con te nell'ultimo periodo,così siccome non sarò a casa per tutto il giorno, ti concedo di uscire e divertirti.
P.S ieri ho visto e sentito tutto, ti perdono, capita a tutti di innamorarsi e quel ragazzo mi sembra un tipo a posto.-Non è il mio fidanzato e non mi...- Dissi posando la sua lettera lasciando la frase a metà, e sorrisi osservando il foglio, come se davanti a me ci fosse mia mamma. Poi tornai alla realtà: dovevo vestirmi e mangiare. Mi preparai una tazza di latte e cereali, e mangiai tutto in pochi minuti. Dopo di che tornai in camera mia, e mi misi un paio di jeans e una canottiera nera, oggi faceva veramente molto caldo dato che l'estate stava cominciando, feci le ultime cose e uscì di casa. Mi assicurai che la porta fosse chiusa e presi la strada per andare al parco.
-Non mi aspettavo che la scena andasse così, ma può andare- La voce di Conrad mi spaventò comparendo alle mie spalle -Ehy!Avverti prima di parlare la prossima volta- Esclamai io girandomi verso di lui -Oggi non sono in punizione, questa è la buona notizia!- Aggiunsi felice -I consigli di Conrad non sbagliano mai!- Disse lui, e tutti e due scoppimmo a ridere . Ci fu un attimo di silenzio in cui ci guardammo negli occhi, i suoi mi pietrificavano sempre, erano come una calamita,per me era impossibile non rimanere incantata a guardarli, scacciai subito questi pensieri dalla mente e distolsi lo sguardo -A proposito di ieri, adesso ho capito perché Sarah mi teneva tutti questi segreti, penso che appena uscirà da scuola chiarirò tutto- Come al soliton appena sfioriavo questo discorso, Conrad non rispondeva -Bene stavo andando al parco, se vuoi venire puoi- Lui annuii e tutti e due ci dirigemmo verso la nostra destinazione. Oggi le panchine non erano tutte occupate, ma anche se lo fossero state, per me non era più un problema ormai. Andai nel punto in cui non se ne trovava neanche una -Vedo che ti è piaciuto questo posto ieri- Conrad si decise a parlare; pensare che quella sera la avevo passata insieme a lui proprio in quel punto, mi metteva in imbarazzo, ma risposi con segno di approvazione. Tutti e due ci sedemmo sul prato verde a gambe incrociate seduti uno difronte all'altro -Ashley devo dirti una cosa molto importante- Il tono del biondo era molto più serio di quello che aveva usato in precedenza, non sapevo cosa mi sarei potuta aspettare da lui, era così imprevedibile, ma la mia curiosità ebbe la meglio -Dimmi- Lo elogiai lasciando un briciolo di speranza, anche sapendo che non mi sarei aspettata buone notizie.Spazio autrice:
"Finalmente dopo tanto tempo è arrivato il capitolo!" .
Scusate il ritardo, ma questa settimana la ho passata al mare e non ho avuto tempo di aggiornare. Se ci sono errori è perché questo capitolo lo ho scritto in treno con il telefono, quindi concedetemeli please :)
Spero vi sia piaciuto, e abbia suscitato in voi curiosità.
Potete esprimere i vostri pareri come sempre perché come sempre mi interessano molto.
Solo ora mi rendo conto che domani comincia la scuola x.x sarò traumatizzata! Allora vi auguro buon inizio e speriamo vada bene anche a me DX

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L'altro mondo
FantasíaAshley, una ragazza quindicenne , frequenta una piccola scuola del suo paese, ha pochi amici e le piace stare da sola. La sua abitudine è quella di andare al parco a leggere libri, per lei è rilassante sentire il rumore del vento mentre è assorta ne...