Capitolo 4. [gravidanze e rose rosse]

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Continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto. Pensavo a ciò che mi aveva raccontato Evelyn quella sera, alla giornata passata insieme a Joseph e non mi capacitavo: perché stare con Persia se ti piace palesemente un'altra persona?

C'era qualcosa sotto che non sapevo e volevo a tutti i costi scoprire cosa.

E poi mi venne un pensiero folle.

Mi sedetti al centro del letto con le palpitazioni: e se Persia fosse stata incinta?

Sentivo il mio telefono squillare ma era praticamente impossibile perché io la sveglia non la mettevo mai.

Mi stropicciai gli occhi e cercai di alzare il capo ma un maledetto mal di testa mi costrinse a riappoggiare la testa sul cuscino. Così con la mano tastai il comodino alla ricerca del mio telefono e quando lo trovai lessi il nome lampeggiante sullo schermo 'Joseph'.

Strozzai un urlo e premetti il tasto 'rispondi'.

"TI RENDI CONTO DI CHE ORE SONO?" urlai, pentendomene subito dopo perché il mal di testa era forte e la mia voce sembrava più alta di tre ottave.

Avevo dormito male, il pensiero di Persia incinta mi aveva tenuta sveglia tutta la notte.

In quel momento entrò in stanza Evelyn, con i capelli scompigliati e una mano davanti alla bocca per coprire uno sbadiglio.

"chi è a quest'ora?" chiese con voce impastata.

"Vienna, perdonami non ti chiamerei se non fosse urgente" rispose Joseph dall'altro capo del telefono "è che Persia aveva appuntamento con il fioraio oggi solo che è ancora a letto per quel brutto sfogo allergico, ti va di venire con me? Ti prego non lasciarmi solo, non ne capisco nulla di fiori."

I miei occhi si illuminarono. Avevo un'idea.

Tossii. "scusa Jos." Tossii di nuovo. "ho preso l'influenza, e ho un terribile mal di testa."

"tutto ok Vi? Vuoi che passi da te?" chiese mio fratello preoccupato. Sorrisi.

"nono, è tutto ok. Guarda è qui davanti a me Evelyn che si è offerta di venire con te!"

Evelyn spalancò gli occhi e iniziò a dimenare le braccia e a mimarmi con le labbra 'NO, NON SE NE PARLA'

"a che ora è l'appuntamento?" continuai io. Eve corse verso di me e cercò di strapparmi il telefono di mano ma io mi allungai e dicendo a mio fratello "ok perfetto a dopo!" terminai la chiamata.

"Joseph ti passa a prendere tra mezz'ora, puoi ringraziarmi più tardi." Baciai la mia migliore amica sulla guancia e scesi dal letto. Lei si lasciò cadere tra le coperte e soffocò un urlo disperato.

Alle 10 in punto Joseph passò a prendere Eve, appena la sua macchina girò il vialetto uscii di casa e mi misi in auto diretta da Persia: dovevo scoprire la verità.

POV EVELYN

Eravamo in auto da 10 minuti.

10 minuti di assoluto silenzio.

"allora.." iniziai io "già sai quali fiori prendere?"

"non ne ho idea. Se fosse stato per me avrei preso tutte rose rosse ma a quanto pare ultimamente sono diventate banali e fuori moda. È un peccato perché sono i miei fiori preferiti."

Io risi leggermente.

"a me piacciono le rose rosse." Risposi. Lui si girò verso di me e mi sorrise.

"è stata Vienna a costringermi a venire con te. Non è veramente malata." Continuai.

"lo so." Rispose Jos. Io mi voltai verso di lui con le sopracciglia alzate.

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