Capitolo 8. [happily ever after]

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7 novembre.

Esattamente 2 mesi fa mi è stata data la notizia di questo fatidico matrimonio.

Ed eccoci qui, intorno al falò, alla fine della serata.

Ancora non ci posso credere che si sono sposati.

Quella mattina.

Mi avviai verso il bagno con i capelli arruffati e il pigiama stropicciato, ci trovai Eve che si truccava davanti allo specchio con indosso un lungo ed elegante abito color prugna.

Quando si accorse della mia presenza si voltò verso di me e spalancò occhi e bocca squadrandomi dalla testa ai piedi.

"perché non sei ancora pronta?" mi chiese con voce tesa col tubetto di mascara a mezz'aria.

"perché non credevo fosse oggi il matrimonio! E chiudi quella bocca Evelyn!"

"scusa" disse lei e chiuse (finalmente) la bocca "sono le 9 meno un quarto, la cerimonia inizia alle 10." Continuò ricominciando a mettersi il mascara.

"ho più o meno un'ora. Ce la posso fare. Ce la devo fare." Dissi iniziando a svestirmi per poi entrare nella doccia.

"sei sicura di voler venire?" chiesi alla mia amica mentre mi passavo il bagnoschiuma sul corpo.

"devo Vienna. Nonostante sia l'uomo che amo è comunque un mio collega di lavoro. E un amico. E poi non posso lasciarti da sola, chissà cosa combineresti."

Indossai l'accappatoio e uscii dalla doccia.

"oh ma io ho comunque intenzione di combinare qualcosa." Dissi sorridendo sornione.

Evelyn mi voltò di spalle e iniziò a spazzolarmi i capelli.

"non dire stupidaggini Vienna. Hai litigato con tuo fratello perché hai provato a sabotargli il matrimonio. Avete appena chiarito e ora vuoi riprovare a rovinargli il giorno migliore della sua vita?"

"AHIA!" risposi io "fai piano con questa spazzola! E comunque, 2 mesi fa ho iniziato un piano e ho intenzione di portarlo a termine. Costi quel che costi. E tu mi aiuterai." 

Evelyn mi voltò verso di lei per guardarmi negli occhi mentre mi diceva un "NO" deciso.

"si" risposi io impassibile.

Mi mise le mani sulle guancie e mi fece girare il viso prima a destra e poi a sinistra "noo!" ripetè.

Mi liberai delle sue mani e sbattei un piede a terra "si!" esclamai.

"Vienna, leggi il labiale." Disse puntandosi l'indice alle labbra "N O"

"ma che hai da perderci?" chiesi sbuffando "tanto comunque non vi parlate da giorni! E poi, davvero vuoi che sposi quella iena? Gli hai promesso che avresti combattuto per lui Evelyn!"

"lui ha smesso di combattere per me tanto tempo fa." Sussurrò Eve guardando in basso.

"mio fratello non è un uomo di parola, e allora? Tu" le dissi alzandole il mento "sei una donna intelligente. E ti prenderai ciò che ti appartiene."

Evelyn fece roteare gli occhi "in che consiste questo piano?"

Feci un mini applauso e sorrisi entusiasta "tu devi solo..."

Ero nascosta dietro un albero davanti casa di Persia. Tirai un sospiro profondo, mi strinsi la coda di cavallo, lisciai il vestito e entrai in azione.

C'erano il padre e altri due ragazzi davanti al portone. Presi il telefono dalla mia borsetta e cercai nella rubrica un numero di telefono.

Dopo un paio di squilli il padre di Persia mi rispose: "pronto?" disse.

Missione sabotaggio matrimonio!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora