Capitolo 6. [addii o arrivederci?]

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POV VIENNA

Ero seduta in cucina davanti al mio pc, avevo il mento appoggiato sulla mano e una gamba accavallata sull'altra. Stavo controllando le email, come facevo ogni mattina prima di fare colazione. Ad un certo punto un'email attirò la mia attenzione. Aggrottai le sopracciglia e mi avvicinai allo schermo.

Hai 1 email non letta da -Iena che rovinerà la vita di tuo fratello (Persia)-

"Ciao Vienna!

Io e Joseph stamattina andiamo ad accertarci che sia tutto ok con la location e con il menù (di nuovo)"

Sghigniazzai soddisfatta e continuai a leggere.

"siamo passati davanti casa di Evelyn per lasciarvi una chiavetta USB nella posta. Dentro ci sono i modellini delle partecipazioni e c'è un biglietto con su scritto il nome e l'email del mio tipografo. Mandagli come allegato la cartella con le partecipazioni.

ti ringrazierei ma, sinceramente, è il minimo che potresti fare."

Alzai gli occhi al cielo e serrai la mascella, poi sbattei le mani sul tavolo e mi incamminai verso l'ingresso.

Chiusa la porta alle mie spalle con la chiavetta in mano, la infilai nel computer e attesi che mi apparisse un riquadro sullo schermo.

2 cartelle.

Una nominata: partecipazioni.

E l'altra: da inviare a Joseph.

Alzai le sopracciglia e mordendomi il labbro mi guardai intorno.

C'ero solo io: potevo dare una sbirciatina no? Chi se ne sarebbe accorto?

Aprii velocemente la seconda cartella e quello che mi trovai davanti mi lasciò impietrita.

POV EVELYN

Uscii dal camerino e mi guardai intorno. Nessuna traccia di Joseph.

Mi sedetti accanto a Kaleb e mi rubai il caffè che stava sorseggiando.

"Kal, hai visto Joseph oggi?" dissi con tono vago assaggiando il caffè.

"aveva un appuntamento con Persia" disse lui riprendendosi il caffè "per la location al Plaza o una cosa del genere. Ha lasciato un messaggio per te." Con uno scatto mi voltai verso il volto sghigniazzante di Kaleb "ha detto che hai smesso di combattere. A pensarci non ha senso, ha un qualche significato per te?"

Mi alzai dalla sedia e afferrai la mia borsa "Kaleb, dì a Leah che avevo mal di pancia. Forte. Problemi da donna."

POV VIENNA

Immagini di una Persia seminuda inondarono lo schermo del mio pc.

Ci fu un attimo di silenzio.

E poi scoppiai a ridere talmente forte che i vicini minacciarono di chiamare la polizia.

Più foto scorrevo più mi veniva da ridere.

Mandava quelle foto a mio fratello? In nome del cielo, ma perché?

Non era attraente di persona, figurarsi in foto.

E perché Joseph non me ne aveva parlato? Pensandoci. Forse è stato meglio che non l'abbia fatto.

Poi i miei occhi si illuminarono.

Persia non aveva specificato quale cartella mandare al tipografo, giusto?

Mi guardai intorno per controllare -di nuovo- che non ci fosse nessuno. Ero sola.

Così inviai la cartella per email.

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