Capitolo 3

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Capitolo 3

Jo's Pov.

Finalmente suona la campanella che segna l'inizio del pranzo ma il professor Wilson continua ad assegnare compiti per casa, e io non so se avrò il tempo di studiare chimica perché devo andare anche in piscina. Sinceramente ammiro molto Stephy, è brava a scuola, a nuoto, nel vestire.. praticamente riesce in tutto quello che fa, al contrario di me che non riesco neanche a finire di studiare il pomeriggio.

"Allora vieni?" mi chiede David risvegliandomi dai miei pensieri.

"Si certo, arrivo" dico, ma poi mi ricordo della mia migliore amica. "In realtà.. dovrei vedermi con una persona" non specificando chi, "pranziamo sempre insieme e .." aggiungo, ma David mi anticipa, e finisce la frase per me.

"Non vuoi lasciarla da sola, capito. Però potresti potresti benissimo portarla con noi, che corso frequenta?" chiede ma io, in realtà, non glielo voglio dire. Di solito odia le persone che decidono al posto suo, quindi ne dovremmo parlare prima in privato e poi stabilire cosa fare.

"Facciamo una cosa, io vado a cercarla, tu intanto vai dai tuoi amici" dico, e lui mormora un "ok" che a malapena riesco a sentire, e se ne va.

Esco dalla classe e mi dirigo dove sta la sua ma già è vuota, così vado al suo armadietto ma non la trovo nemmeno lì, finchè non sento chiamare il mio nome e mi giro.

"Jooo!" grida Stephy correndo verso di me. Ha il fiatone quindi significa che mi stava cercando anche lei.

"Eccomi!" rispondo una volta che lei è davanti a me.

"Ti devo raccontare tantissime cose ma prima vieni con me! Ti devo far conoscere nuove persone!" spalanco gli occhi a quello che ha detto ma prima che io possa aprire bocca mi ritrovo ad essere trascinata per mano da Stephy verso la mensa. Continua a tirarmi come se fossi un cane, nonostante provo a dirle di fermarsi ma forse capisce un'altra cosa perché si blocca all'improvviso proprio davanti alla mensa e io le vengo addosso, ma lei non ci da tanto peso perché in fondo quella che ha sbattuto la testa sono io!

"Hey! Ma che cavolo ti prende?" le grido. "Hai così tanta fame?" le chiedo abbassando il tono.

"Come sto?" mi chiede non facendo caso a quello che ho appena detto.

"Bene.. come sempre.." le rispondo più confusa che mai. Sapevo che la mia migliore amica fosse pazza ma non credevo fino a questo punto!

"Ok andiamo!" dice una volta che si è sistemata i capelli con le mani. Non capisco cosa sta succedendo e odio quando succede. La seguo finchè non si avvicina troppo al tavolo dei "popolari"

"Sai dove stiamo andando vero?" le chiedo, nel caso non lo sapesse ma, chi non lo sa!

"Si!" mi risponde cercando di controllare l'eccitazione ma si vede che sta per esplodere da un momento all'altro.

"Ciao Stephy!" esclama un ragazzo alzandosi dal tavolo. Ma chi è quello? Aspetta.. è quello che ci è venuto addosso stamattina!

"Ciao Vincent" risponde. Io la guardo incredula, cioè, veramente Stephanie Mitchell è riuscita a conoscere e a parlare con un ragazzo bello??

"Tu devi essere Jo!" dice il ragazzo rivolgendosi a me.

"Si" dico regalandogli uno dei miei sorrisi falsi. Non è che non mi piacerebbe stare con i "popolari" ma da quello che ho sentito si comportano molto male con David, con i suoi amici, e con tutti gli alunni più intelligenti di loro e le persone che fanno i bulli solo perché credono di essere migliori per non so quali criteri, non mi vanno giù.

"Posso parlarti in privato?" chiedo a Stephy a bassavoce.

"Si ma dopo" continuando a sorridere a quei senza cervello.

"Piacere di conoscervi, Stephy e Jo, io sono Sissi, Sissi Carrol" dice una finta bionda alzandosi dal tavolo e sorridendoci. In realtà io conosco benissimo Sissi e anche quelle altre due ragazze che la seguono ovunque vada. Sono tutte e tre abbastanza alte come me e Stephy e anche carine, ma loro piacciono di più ai ragazzi perché mettono di più in evidenza le loro "forme".

"Piacere" dico io cercando di farle capire che non mi interessa parlare con lei.

"Stephy, che cavolo, devo parlarti!!" le grido facendo girare alcuni ragazzi che stanno mangiando. Ottimo, io che non voglio attirare l'attenzione faccio girare delle persone verso di me.

"Ho detto dopo, Jo" dice rivolgendomi un'occhiataccia. Adesso basta, mi ha scocciata, così la prendo per il braccio e la faccio alzare, sotto lo sguardo confuso dei "popolari".

"Che c'è??" grida frustata. "Non potevi aspettare un attimo??"

"No non potevo! Sono queste le persone, se solo si possono chiamare così dati i loro comportamenti, che mi volevi presentare?"

"Si! Volevano conoscerci!" dice, mantenendo ancora l'entusiasmo, "cioè noi!" aggiunge avvicinandosi a me per non farsi sentire.

"Ho capito, ma non hai neanche pensato di chiedermi cosa ne pensavo? Mi hai trascinata qui ad un tavolo di ragazzi che, non solo ci hanno snobbato per anni nonostante avessimo dei corsi uguali, ma si comportano anche molto male con dei nostri compagni che sono come noi. Sai una cosa? Anche io volevo presentarti delle persone, però veramente fantastiche, ma non l'ho fatto perché volevo prima parlartene in privato, dato che dici sempre che odi le persone che decidono al tuo posto. Io, ho rispettato la tua opinione" dico tutto d'un fiato pensando di aver parlato solo con lei, ma solo ora mi rendo conto che i "popolari" mi hanno sentito ma cercano di far finta di niente.

"Bhe, tu dici sempre che vorresti avere più amici, e perché no loro? Non li conosci nemmeno! E comunque pensavo ti avesse fatto piacere ma vedo che non è così quindi se non vuoi restare qui, puoi pure andartene" ribatte, e mi sento ferita. Davvero ha detto questo? Però se è così non me ne andrò solo da questo tavolo, ma anche lontano da lei.

"Jo! Siamo qui!" mi grida qualcuno dall'altra parte della mensa ma subito capisco che si tratta di David.

"Erano loro quelli che mi volevi presentare? I nerd??" chiede facendo una risata amara.

"Si erano loro, e non chiamarli così solo perché lo fanno loro" dico indicando i popolari. Gli lancio un' ultima occhiataccia e mi dirigo da David e dai suoi amici.


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