Capitolo 6
Stephy's Pov.
"Come hai potuto rivelare un mio segreto? Nessuno ti ha dato il diritto di farlo! Mi sono fidato di te, ma è stato un errore a quanto pare" dice Vincent guardandomi con occhi di fuoco.
Tempo fa, quando avevo litigato con Jo e passavo più tempo con i popolari, il ragazzo che ora mi sta fissando con sguardo truce mi ha confessato una cosa che non avrebbe dovuto sapere nessuno. Lui e Jackson Parker, il suo migliore amico, vivevano a Manchester, prima di trasferirsi qui a Londra. Ad una festa però, sono entrati in un brutto giro di droga, finendo così in riabilitazione per un anno. Usciti dal centro i genitori, imprenditori molto importanti, per evitare che i figli infangassero i loro nomi li hanno fatti trasferire in una casa insieme, lontano dalle voci che cominciavano a girare per la città. Vincent me l'ha confidato quando era sicuro che io non andassi a raccontarlo in giro, e così ho fatto. Ora, se la gente lo sa, di sicuro non sono stata io perché una cosa è certa: se una persona mi confida un segreto, lo tengo per me.
"Mi stai accusando per caso di averlo detto a qualcuno?" chiedo anche io arrabbiata.
"Qualcuno?! É sul sito della scuola!" dice ridendo nervosamente e passandosi una mano tra i capelli. Non so cosa dire, evidentemente lo sapevano anche altre persone, ma proprio mentre apro bocca per dirglielo, una voce alle mie spalle mi blocca.
"Mitchell! Entra subito in classe, che ci fai ancora qui fuori?" mi chiede la professoressa Simmons. Evidentemente sono stata così presa dalla conversazione, che non ho sentito suonare la campanella.
"Mi scusi prof" dico abbassando la testa e avviandomi verso la porta.
"Non sono stata io, devi credermi" dico girandomi l'ultima volta verso Vincent e poi entrando in classe. Appena entro ho tutti gli occhi dei miei compagni puntati su di me, ma cerco di non pensarci e vado a sedermi accanto a Jo.
"Che succede? Tutto bene?" sussurra la mia migliore amica.
"Non lo so..." rispondo pensierosa.
"Perciò preparatevi bene per il compito della settimana prossima" dice la prof. Compito? Quale compito? Quando? Mi maledico mentalmente per non averla ascoltata, e adesso? Guardo Jo per chiederle cosa ha detto la professoressa ma vedo che sta disegnando cose insensate sul quaderno, dovevo immaginarlo, neanche lei l'ha sentita. Lei presta attenzione solo se deve essere interrogata o per scrivere i compiti per casa, ma per il resto, sta nel suo mondo. La campanella suona e io e Jo usciamo dalla classe velocemente, perché quando è ora di pranzo cerchiamo di arrivare per prime in mensa così possiamo prendere più cose da mangiare. Purtroppo, però, vedo Vincent e Jackson che stanno discutendo e appena ci vedono vengono verso di noi. Pensavo di aver già chiarito, ma a quanto pare, non avevo capito. Cosa vogliono adesso?
"Tu!!! Come ti sei permessa??" chiede Jackson alzando la voce e puntandomi un dito contro. Quasi mi fa paura, le sue iridi nere mi fissano e io non riesco a dire una parola.
"Hey! Cambia subito tono, non stai parlando con tua madre!" mi difende la mia migliore amica.
"E tu chi saresti?" domanda a Jo.
"Quella da cui scapperai se continui a parlare così a Stephy" risponde. Automaticamente mi scappa un sorriso, lei mi ha sempre difesa, in qualsiasi situazione e nonostante abbia solo quindici anni non si fa mettere i piedi in testa da nessuno.
"Ve l'ho già detto, non dico cose personali in giro, non ne avrei motivo!" ripeto per l'ennesima volta.
"Ma perché stai perdendo tempo con questi due? La verità l'hai detta, basta" dice Jo prendendomi per un braccio e portandomi verso la mensa.
Jo's Pov.
Vincent e Jackson, di cui Stephy non mi aveva mai parlato, continuavano a prendersela con la mia migliore amica e non avrei sopportato quella situazione ancora per molto.
"Jo! Stephy! Venite a sedervi qua" grida una voce a me familiare. Quando mi giro vedo Charlie che ci saluta con la mano e fa cenno di andare da loro.
Inizialmente non voglio perché mi ricordo che nella lista che qualcuno ha pubblicato, ci sono anche i ragazzi del gruppo "nerd" con voti bassissimi. Non so come comportarmi se ci chiedono qualcosa a riguardo, ma spero di no. Guardo Stephy per avere il suo consenso e quando annuisce, ci dirigiamo verso il loro tavolo.
"Ciao a tutti" dico sorridendo.
Ci sediamo ma nessuno apre bocca, soprattutto i ragazzi che non ci degnano neanche di uno sguardo. Io e Stephy abbiamo sbagliato a dare voti ai maschi, ma ancora di più la persona che si è permesso di pubblicarli. Infatti, quando scopriremo chi è, gliela faremo pagare.
"Allora, so che fate nuoto, è brava l'istruttrice? Perché stavo pensando di iscrivermi in piscina anche io" dice Chantal rompendo il ghiaccio, grazie mille. Chantal Houston è un anno più grande di me, ma è molto più matura della sua età. Ha una massa di capelli ricci biondi che le arrivano alle spalle, gli occhi verdi, leggermente più scuri di quelli di Stephy ed è molto magra, forse troppo. Si veste molto bene, dovrebbe dare consigli a Charlie, che oggi ha derubato l'armadio di sua nonna.
"Si è molto brava, ma ci andiamo solo due volte a settimana altrimenti non ce la facciamo a studiare" risponde la mia migliore amica.
"David Smith e Charlotte Nou sono richiesti nell'ufficio del preside, ora" dice una voce che esce dagli altoparlanti.
"Oh oh, nei guai?" chiedo scherzosamente.
"Non credo, forse il preside ha di nuovo problemi con il computer e ha bisogno di noi" risponde David alzandosi dalla sedia.
"Ci vediamo ragazzi" ci sorride Charlie alzandosi anche lei e seguendo David verso l'uscita.
"Succede spesso?" chiedo a Chantal.
"Si, quando vengono chiamati in presidenza non è mai per qualcosa che hanno fatto ma per risolvere i problemi dei computer" risponde.
"Wow, sono dei geni però così perdono la pausa pranzo" dico.
"Si la perdono ma il preside li ripaga facendoli usare i computer più del tempo stimato, oppure chiudendo un occhio se fanno ritardo alle lezioni, cose così" risponde.
La campanella suona e purtroppo siamo costretti a stare altre due ore a scuola.
"Che abbiamo adesso?" chiedo rivolgendomi a Stephy che sa l'orario delle lezioni a memoria.
"Mi pare educazione fisica" risponde.
"Mmm buona fortuna allora" dice Chantal.
"Perche?!" chiediamo all'unisono io e la mia confidente preferita.
"Oggi il prof è abbastanza nervoso perché ieri la sua squadra del cuore ha perso" ci avvisa.
Ecco, mancava solo il nervosismo del prof. Non vedo l'ora di uscire da questo inferno.
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Dla nastolatkówStephy(16) e Jo(15) sono migliori amiche dalle medie. Sono le classiche ragazze non calcolate dal resto della scuola. Un giorno, però, qualcosa le porta ad essere le più popolari, in senso negativo. La situazione si complica, quando sul sito della s...