Bea's pov.
Sette ore di viaggio sono passate più in fretta di quanto pensassi.
Sono atterrata da qualche minuto qui a Sydney e mi trovo davanti alla porta degli arrivi cercando di trovare Caroline. Il problema è che io non so proprio come sia, non l'ho mai vista di persona. Mi incammino verso l'uscita, ma vengo interrotta da una voce femminile che mi chiama.
«Beatrice? Sei tu?» mi volto e vedo una ragazza alta su per giù un metro e settanta, con dei lunghi capelli rosa arricciati sulle punte. Il trucco è perfetto e ha un piercing sul sopracciglio sinistro.
Indossa un crop-top di pizzo bianco con le maniche a tre quarti, una gonna a vita alta nera e ai piedi ha indosso delle converse tutte nere. Insomma, una di quelle ragazze perfettamente perfette che ti fanno arrivare l'autostima sotto i piedi.«Si, sono io. Tu saresti?» le chiedo un po' confusa.
«Oh grazie al cielo finalmente ti ho trovata!» mi stringe in un abbraccio. «Sono Caroline, la cugina di Ludovica.» afferma.
«Oh wow! Finalmente ti conosco. É un vero piacere!» esclamo, sorridendole.
«Il piacere è tutto mio! Ludovica mi ha parlato tanto di te e da quanto so, essere qui per te è molto importante.» sorride.
«Si...» dico a bassa voce.
«Beh quindi possiamo andare. Hai solo quel bagaglio?» chiede indicando il mio trolley.
«Si,ho portato solo lo stretto necessario. Se avrò bisogno di qualcosa andrò a comprarlo.»
«Benissimo.Andiamo alla macchina allora!» ci incamminiamo fuori e mi fa cenno di seguirla verso quella che sembra la sua auto. É un pick up nero.Carico la mia valigia nel portabagagli e salgo in macchina.
«Okay,allora dove ti porto? Cioè vuoi andare direttamente da Ashton?» mi domanda, mettendo in moto l'auto per uscire dal parcheggio e lasciare quel posto.
«Ehm,no...non posso presentarmi in queste condizioni. Ho bisogno di fare una bella doccia calda e mettere qualcosa di più pesante. Potresti portarmi in un hotel?»
«No, no, no, ma quale hotel! Ti porto a casa mia! Non ci penso proprio a lasciarti sola in un hotel nel bel mezzo di una città come Sydney.»
«Oh okay okay, va bene, tranquilla. Andiamo a casa tua!» sono un po'inquietata. Non voglio dare fastidio in casa d'altri.
«Perfetto!»esclama, accendendo la radio. «Ah, aspetta. Devo darti una cosa importante.» mette una mano nella tasca della giacca e estrae dall'interno un cellulare.
«Questo è per te. Dentro c'è un numero di telefono australiano e hai una tariffa con chiamate e messaggi illimitati, così potrai chiamare la tua famiglia tranquillamente, in qualsiasi posto ti trovi.»
Prendo in mano il telefono. Era un iPhone5S bianco. Non doveva comprarmi un telefono, però. É troppo per me.«Ma non dovevi! Ti avevo chiesto solo una scheda, non un nuovo telefono,ehi!» le dico, guardando prima il telefono, poi lei.
«Hun,stai tranquilla! Ne avevo uno in più ed ho pensato di darlo a te.Tanto non ci facevo nulla. L'ho aperto stamattina dalla scatola guarda! È nuovo di fabbrica. Prendilo come regalo di benvenuto!»dice, rivolgendomi un sorriso sincero.
«Beh,grazie allora...» le dico, abbassando lo sguardo per il poco imbarazzo.
«Di niente hun!» e così alza il volume della radio. Stanno passando"Kiss Me" di Ed Sheeran. É una delle più belle canzoni che abbia mai scritto Ed.
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Runaway || Ashton Irwin
Acak"[..] she sleeps alone, my heart wants to go home: I wish I was, I wish I was beside you.."