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Ero nel salotto di zayn da un bel pò. Non potevo far altro che guardarmi intorno, era una bellissima casa, il salotto era abbastanzs ampio, ed inoltre lo spazio era ben utilizzato. Vi erano tutti i confort che si potessero desiderare. Era una casa perfetta, come il propretario del resto.

Mi sedetti sul divano di pelle scuro e presi il telefono.

Chiamai di nuovo Clara, ma nulla.

Gli mandai altri numerosi messaggi, ma di lei nessuna traccia. Era letteralmente sparita.

Dopo una manciata di minuti, sentii dei passi provenire dal piano di sopra, segno che zayn stava scendendo.

Infatti poco dopo scese zayn in tutta la sua bellezza.

Indossava dei jeans scuri, una maglietta bianca e delle nike del medesimo colore. Il ciuffo era leggermente in sú. Era perfetto, come sempre.

«Rieccomi» disse sorridendomi.

Uno di quei sorrisi che ti mozzano il fiato.

«Hei» risposi con fatica, questo ragazzo avevo uno strano effetto su di me.

«Notizie dagli altri?»

«Purtroppo no, ho richimata Clara ma niente, sto iniziando seriamente a preoccuparmi»

«Anch'io se devo esser sincero, Liam e Justin non mi rispondono ed é molto strano»

«Non ci resta che aspettare.» suggerí io, poco dopo zayn si sedette sul divano accanto a me.

«Già» sbuffai.

Passammo altri 30 interminabili minuti senza far nulla, aspettando che qualcuno suonasse il campanello, ma niente.

«Iniziamo il lavoro di fisica?» suggerii «Non c'é la faccio a star qua senza far nulla» dissi un pò seccata.

«Potremmo fare altro..» lasciò la frase a metà ed inizio ad avvicinarsi.

Non mi smossi neanche di un millimetro, non ne vedevo il motivo.

«Tipo?» lo incitai ancor di piú..

«Tipo questo»

Sentii le sue labbra aprirsi in un sorriso e avvicinarsi pericolosamente alle mie.

Stavamo per approfondire quel bacio, che bramavo da quattro lunghi anni, quando il suo telefono iniziò a squillare.

All'inizio lo ignorò totalmente, era troppo impegnato su di me, ma il mittente insistette più del dovuto, cosí mi staccai lievemente.

«Dovresti rispondere.» dissi leggermente scocciata.

Prese il cellulare e guardò il dispaly.

«É Liam»

Neanche il tempo di comunicarmelo che portò il dispositivo nell'orecchio.

«Liam ma dove cazzo siete?.. Non capisco.. che cazzo ci fate là?.. Siete senza benzina?.. Da dove state chimando?..Dimmi dove siete precisamente.. Okay non muovetevi arriviamo.»

Lo guardai confusa.

«Andiamo, ti spiego tutto in macchina.»

Annui seguendolo.

Prese la sua giacca da football nera e bianca e ci dirigemmo in garage.

«Sali in macchina» ordinò.

Salii in macchina come mi aveva detto, uscí l'auto dal garage e iniziò a guidare.

Incominciai poco dopo a parlare.

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