-Capitolo 3-

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I tre giorni successivi passarono abbastanza tranquilli. Io e Harry parlavamo un po' di più, anche se ero comunque spaventata da lui. Le notti dormivo sonni tranquilli, senza incubi, e di questo ero davvero felice, visto che svegliare Harry con i miei urli nel cuore della notte non mi sembrava proprio il massimo.
Finalmente era arrivato il venerdì; non so perchè, ma era sempre stato il mio giorno preferito fin da piccola, e lo aspettavo sempre con ansia.

Quella mattina mi svegliai con un forte dolore alla pancia. Sembrava una cosa familiare, che avevo già avuto, ma non ricordavo proprio nè quando nè perchè.
Mi misi a pensare per qualche istante, e quando mi venne in mente una possibile conclusione, sbarrai gli occhi e mi precipitai in bagno. Dopo essermi accorta che le mie ipotesi erano fondate, non riuscivo a smettere di pensare a quanto ero messa male ora. Il mio 'visitatore mensile' era arrivato.
Dovevo uscire subito, e andare al supermercato più vicino per comprare 'l'occorrente'.
Mi vestii di fretta e furia, e scesi al piano di sotto, pregando di fare meno rumore possibile. Probabilmente le mie preghiere non furono ascoltate, visto che quando stavo per aprire la porta d'ingresso, un Harry con solo i boxer addosso sbucó dalla cucina. Oh.
"Lihana, dove stai andando?" chiese tranquillamente, prendendo qualcosa dal frigorifero che assimigliava molto ad una bottiglia di latte.
"Uh.. io.. devo uscire, credo" dissi insicura, e lui scoppió a ridere. Ma cosa..?
"Uscire?! Ma se nemmeno conosci la città!" disse sorridendo "se mi dici dove devi andare ti ci accompagno" continuó gentilmente.
"No! Cioè ..volevo dire.. io non credo che.."
"Dove devi andare?" mi interruppe il riccio.
"Io.. al supermercato. Ecco.. se mi dici dov'è ci vado da sola, e poi.. non voglio disturbarti.. ti prego è urgente!" questa mattina non poteva decisamente iniziare peggio.. e menomale che era venerdì!
"Ah, si ho capito" disse Harry passandosi una mano fra i capelli. Capito cosa? Mi accigliai. "Vieni con me" continuó e mi prese il polso, come per farmi smuovere dal mio stato di trance. "Ma Harry, io devo.."
"Seguimi" rispose.
Feci quello che aveva chiesto fino ad una porta, e qui mi disse di aspettarlo fuori. Da quello che potevo vedere era una specie di dispensa; Harry sembrava avere scorte infinite di qualunque cosa.
Finalmente uscì dalla stanza, tenendo in mano una scatoletta che mi porse poco dopo. Oh Cristo.
Era una scatoletta nuova di assorbenti, i miei preferiti per di più. Ma scherziamo? Sentii le guance andare a fuoco; per quale motivo Harry teneva questi 'oggetti' in casa sua?
"Io.. gr-gra-gr.." ero davvero imbarazzata. Questo era decisamente troppo.
Strappai la scatoletta dalle sue mani e corsi lungo il corridoio, sperando di non perdermi in quella casa enorme.

La mattina era passata abbastanza in fretta. Avevo cercato di togliermi dalla testa la figura di merda che avevo fatto con Harry qualche ora prima; ovviamente con scarsi risultati.
Presi l'iPhone, e notai varie notifiche da Skype, Twitter, YouTube e una chiamata persa da mia madre.
Mia madre l'avrei richiamata più tardi, e decisi così di pensare a YouTube: due notifiche 'Sofia Viscardi ha appena caricato un video' seguita da 'Greta Menchi ha appena caricato un video' perfetto.
Passai il pomeriggio così, tra YouTube e gli altri social; e proprio quando il video di Greta stava iniziando, due occhi verdi entrarono nella mia stanza.
"Ehi, che stai facendo?" chiese Harry' sedendosi sul letto.
"Guardo dei v-video" risposi spostando il Mac al lato del letto. L'imbarazzo era evidente nella mia voce.
Si spostó un po' più vicino a me, ma stranamente non sentii l'immediato bisogno di allontanarmi, e, mentre lui commentava su quanto la 'ragazza del video' fosse pazza e 'letteralmente fuori di testa', io non riuscivo a capacitarmi di quanto mi rispecchiavo nei vari tipi di fangirl che Greta stava elencando, soprattutto in quella ossessiva.
Passammo qualche ora insieme, parlando e scherzando, e solo quando guardammo l'ora, ci ricordammo di non aver mangiato.
"Ordino una pizza?" chiese Harry con già il cellulare in mano. "Per me va bene" risposi abbastanza felice spegnendo il computer.
Mangiammo lentamente, guardando qualche stupido programma in televisione, e dopo un po' decisi di salire in camera per chiamare mia mamma.
Parlammo del più e del meno, mi raccontó di quello che facevano lei e papà a New York, e io le raccontai come passavo le giornate qui, nella piovosa Londra.
Eravamo in procinto di salutarci, quando mi venne in mente una cosa: "ah mamma,..." iniziai "stamattina il signor Styles.. mi ha dato un.. pacchetto nuovo di assorbenti, e per di più erano.. i miei preferiti, secondo te com.." Non riuscii a terminare la frase che mia madre scoppió in una sonora e fragorosa risata.
"Oh tesoro, sapevo che ti sarebbero tornati utili!" rispose "li ho dati al signor Styles prima di partire" rimasi letteralmente a bocca aperta.
"Tu hai fatto cosa!?" scattai con mia madre. Era possibile che doveva sempre mettermi in imbarazzo? A quanto pare si, rispose il mio subconscio.
Attaccai il telefono senza aspettare una sua risposta e mi sdraiai sul letto cercando di dormire, ma qualcosa nella mia testa me lo impediva.

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Holaaa people💁🏻
Eccomi qui con il capitolo 3, spero che vi piaccia!
Alla prossima, bacini💋
Roby🌹

Tre mesi con Mr. StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora