-Capitolo 5-

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Una spiaggia. Il mare e il cielo. Passeggiavo sulla sabbia morbida e chiara, ed era la sensazione più bella del mondo.
Qualcuno si stava avvicinando a me. Non capivo chi era, ma in qualche modo mi era familiare; più si avvicinava e più capivo.
Riuscivo a scorgere il suo volto, e Dio, era orribile proprio come me lo ricordavo. L'odio, la rabbia e la paura mi sorpresero.
"No!! No! Allontanati! Và via! Và via!" urlavo ininterrottamente, ma lui non sembrava volermi ascoltare. Iniziai a piangere e a urlare più forte che potevo, consapevole che nessuno avrebbe potuto sentirmi, sicura che sarebbe successo; ancora, fino a quando sentii chiamare il mio nome. "Lia!! Lia, svegliati! Sono Harry! Sono Harry!" sbarrai gli occhi zuppi di lacrime, avevo una paura tremenda e d'istinto abbracciai Harry più forte che potevo.
"Non lasciarmi, per favore resta qui. Ti prego" pregai non riuscendo a smettere di piangere. "Certo piccola. Shh sono qui, sono qui" disse baciandomi la fronte.
Mi fece sdraiare sul letto, e poi mi seguì mettendosi al mio fianco, e poggiando un braccio sulla mia vita come per confortarmi, per tenermi vicina.
"Dormi tesoro, non ti lascio tranquilla" disse un'ultima volta e io sussurrai un flebile "grazie" prima di addormentarmi tra le sue braccia.

La mattina seguente mi svegliai con i raggi del sole sul viso. Ugh.
Stavo letteralmente morendo di caldo, e sicuramente Harry completamente spalmato su di me non aiutava.
Cercai di scostarlo tentando di non svegliarlo, ma niente. Ogni volta che provavo a spostarlo da me la sua presa di faceva più stretta e il caldo più opprimente.
"Harry! Svegliati subito e spostati. Voglio scendere, ho caldo!" gli urlai direttamente nelle orecchie facendolo sobbalzare.
"Ehi, scusami è che.." disse assonnato "è che niente. Ora tu ti alzi dal mio letto ed esci da camera mia che devo farmi la doccia!" lo interruppi acida.
Si alzó dal letto, e senza degnarmi di uno sguardo uscì dalla porta.
Dopo aver preso un cambio ed essermi spogliata entrai nella doccia, e iniziai a lavarmi cercando di schiarirmi le idee su quello che era successo la notte scorsa.
Avevo dormito tra le braccia di Harry praticamente tutto il tempo. Non era giusto questo, e poi io avevo paura di lui, e non mi fidavo. Giusto? Allora perchè lo avevo fatto restare? Stai abbassando le tue difese, Lihana; rispose il mio subconscio. Cosa? No! Era stato un momento di debolezza. Si, sicuramente era stato quello.

"Buongiorno!" dissi entrando in cucina; anche se il 'buongiorno' ce lo eravamo già dato prima.. non era stato proprio uno dei migliori.
Harry mi guardó per qualche secondo, per poi tornare a concentrarsi sulla tazza di latte e cereali che aveva davanti.
"Sai per caso dov'è il latte?" chiesi, inventando una scusa per farlo parlare.
Indicó il frigorifero con un cenno del capo senza aprire bocca.
"Beh?" chiesi, ma poi addolcii il tono "..ahm scusa per prima.., ma beh lo sai come sono fatta" dissi.
"Ok non fa nulla" rispose il riccio davanti a me, sorridendomi "è che.. beh, pensavo che dopo questa notte ci fossimo.. come dire, avvicinati.." ahia. Alzai un sopracciglio e lo guardai "no beh.. non intendevo in quel senso io.." continuó, ma io lo fermai.
"No okay ho capito" abbandonai la mia colazione sul tavolo e scappai di sopra. Lo sapevo, era esattamente come gli altri. Se non peggio. Harry era come lui.
Parole dolci e gesti carini, e poi sbam una volta che ti aveva presa non potevi più scappare.
Sapevo che non avrei dovuto fidarmi, non avrei dovuto abbassare le mie difese questa notte, dovevo impormi, e costringerlo ad andare via; ma no, ero stata addirittura io a chiedergli di restare. Patetica, ero stata assolutamente patetica.
Mi venne un nodo in gola, e iniziai a piangere distesa sul letto.

Un leggero bussare alla porta mi fece sobbalzare. Mi alzai e guardai l'iPhone, le 16.00. Bene, mi ero anche addormentata.
Andai ad aprire la porta, e un Harry con il capo basso e gli occhi tristi mi si presentó davanti.
"Lia, scusami per stamattina. Davvero, sono stato un coglione" disse evitando il mio sguardo.
"Si"
"Cosa si?" mi guardó confuso.
"Si lo sei stato Harry. Sei stato un coglione" risposi accennando un sorriso.
Si mise a ridere e io lo seguii. Ad un certo punto si bloccó, tornando inprovvisamente serio. "Hai pianto?".
"Amh.. no cioè i-io.. Harry per favore" dissi cercando di farlo smettere.
"Va bene scusami" disse sorridendo leggermente.
"Harry?" chiesi poco dopo.
"Mh?" disse guardando nella mia direzione.
"P-posso.. io ecco mi chiedevo se.. insomma.."
"Cosa Lia?" chiese con un cipiglio in viso.
"Abbracciami?" suonava più come una domanda che come un'affermazione, ma non faceva nulla.
Mi guardó e sorrise, poi mi abbracció stretta.
"Ti voglio bene piccola".
"Anche io te ne voglio Har" risposi, senza sapere da dove quel 'Har' mi era uscito.
Mi stringeva e mi accarezzava la schiena, e giuro, che in quel momento non c'era posto migliore in cui desideravo stare.

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Holaa💁🏻
Eccomi con il capitolo 5, spero vi piaccia. Mi farebbe davvero piacere vedere qualche commento, dove magari potete dirmi se la storia vi piace o se dovrei cambiare qualcosa secondo voi.
Grazie per le visualizzazioni e alla prossima.
Bacini💋
Roby🌹

Tre mesi con Mr. StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora