capitolo 2

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Il rumore di passi si fa sempre più forte...lui sta salendo.Mi blocco con la mano sulla  maniglia della porta d ingresso non sapendo cosa fare. Sto per incontrare ignazio, certo non di proposito ma diavolo sto per avere i suoi splendidi occhi a mezzo metro di distanza. I miei pensieri vengono interrotti  da una voce che borbotta nel pianerottolo di casa mia.

IGNAZIO É ARRIVATO.

Sono impanicata, sudo freddo e le gambe mi tremano. Lui mi fa quest' effetto. Ed è assurdo. É uno sconosciuto per me, ma fa nascere dentro di me sensazioni nuove, che mi fanno quasi paura. Prendo coraggio e apro la porta,  non prima di essermi sistemata alla meglio i miei capelli raccolti in una morbida treccia. E me lo ritrovo di fronte in tutto il suo splendore. Ha il fiatone,é leggermente piegato sulle ginocchia per riprendere fiato e i suoi capelli gli ricadono sulla fronte nascondendo i suoi splendidi occhi coperti da  occhiali da vista che lo rendono così affascinante e doverso dal solito. I nostri occhi si scontrano,  lui mi scruta. Io rimango immobile appoggiata alla porta non sapendo cosa fare. É così dannatamente bello, tanto da farmi dimenticare per un attimo tutti i problemi.
-Ciao cara- dice ignazio con quell voce profonda che mi fa sciogliere
Io sono ferma e con quel poco di voce che mi rimane  mi sposto a l lato della porta e impacciata lo invito ad entrare.
Tra noi solo silenzi, sguardi e sorrisi. È strano, ma sembra di parlare con lo sguardo, tanto i suoi occhi siano espressivi.
- sono giada, la tua vicina- dico presentandomi ancora imbarazzata
- questo lo so già,  ti ricordo che  abito di fianco a te e ti ho già vista l altra sera- risponde ignazio trattenendo una risata.
É divertito,  la mia goffagine lo fa ridere. Bene. Non ho speranze. Gli faccio segno di seguirmi e lo porto in camera mia, l'unica che ha accesso al balcone comunicante con quello di casa sua. Lui intanto osserva attentamente casa mia. Scruta con occhio attento ogni particolare, anche il più banale.
La sua espressione cambia non appena entra in camera mia. É una camera molto semplice, con un letto ad una piazza e mezzo con testata chiara ricoperta da un fascione sottile di pizzo.  L arredamento é semplice e tenue,  mobili di legno chiaro che entrano in contrasto con il blu acceso della parete dietro al letto,alla quale sono appese vecchie chitarre di ogni tipo. Si avvicina piano piano a quell angolo della camera. Nota vari cd  sparsi sulla mia scrivania, e ne prende uno in particolare. Il suo, o meglio quello del suo gruppo. É meravigliato,  lo si jota dalla sua espressione quasi sbalordita, anche se in fondo non ne capisco il motivo.

Passa qualche minuto.Ancora silenzio. Non oso guardarlo. Quando ne trovo il coraggio mi ritrovo il suo sgardo posato su di me. Mi stava fissando. Immediatamente arrossisce, colto in fragrante. Arrossisco anche io.

Ancora silenzio. ANCORA.

Decido di spezzare la tensione creatasi in questa camera parlandogli.

- scusa per il disordine,  come vedi la camera non é molto presentabile- dico io piena di vergogna ma con una voce dalla quale traspare un'insolita sicurezza.
- figirati-risponde lui- non hai mai visto camera mia, rimarrai sorpresa quando la vedrai-
É un invito questo?o mio dio.
- allora non vedo l'ora di vederla, mi fa piacere aver trovato qualcuno più disordinato di me- rispondo- ma prego vieni, il balcone è questo-
-si certo. Ah comunque bei gusti, questo trio è favoloso, soprattutto il cantante più alto, con quello splendido pizzetto. Ignazio mi pare si chiami, no? a quanto pare è il tuo preferito, date le sue numerose foto in quel cassetto- dice sorridendo
Io divento rossa, cavolo le foto.
- si è un beo gruppo, ma in realtà ignazio è quello che mi piace di meno. Troppo taciturno e ficcanaso per i mei gusti- dico con un sorriso divertito.
Lui ride,e si reca sul balcone.
Con molta facilità scavalca la grata che divideva i due balconi e arriva in casa sua, non prima di avermi però lasciato un leggero bacio sulla guancia.
- ciao giada, grazie. É stato un piacere conoscerti. Ci si rivede.- dice sorridendomi ed entra in casa.
Sto per entrare anche io  quando sento la sua voce che mi fa sussultare.
- ah, quando arrossisci sei stupenda, ci si vede qui  dopo cena- dice ignazio per poi rientrare in casa
Io sono ammutolita. Rientro in casa  non so con quale forza.
IGNAZIO mi ha detto che sono stupenda!

Note d'autrice
Salve a tutti. Scusate per l attesa ma ho avuto la febbre e non mi venivano idee per scrivere. Le visualizzazionu sono aumentate, e questo mi fa piacere . come vi sembra la storia? Vi piace? Se avete consigli o volete darmi il vostro parere commentate. Mi raccomando votate in tante e  fate conoscere la storia in giro.
Ci si vede domani splendori. Uh n bacio
PS...Per eventuali errori scusate ma non ho riletto.

inseparabili, ma separatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora