27/11/2015 [6:35]Edward: Hey
Edward: Ahm, insomma, scusami se ieri me la sono presa. Perché lo hai notato, vero? Verso le otto di sera ho smesso di essere incazzato e volevo scriverti, giuro, ma mi sono messo a pensare e poi ho avuto altro da fare, ecco.
Edward: Stavo pensando a che cosa io mi stessi riferendo con quel "sei strano". Penso di averlo capito. Vuoi saperlo?
Edward: Te lo dico lo stesso.
Edward: Con quel "sei strano" intendevo che sei diverso. Diverso dagli altri, ecco. Fai sempre il duro ma sono sicuro che sei una delle persone più amorevoli del mondo. Quanto volevi bene al tuo vecchio migliore amico? Lo prenderei a schiaffi per aver fatto soffrire una persona come te, ma chi più di me sa che a volte bisogna staccarsi da persone che sono tossiche?
Non sto dicendo che tu sia tossico, tu sei fantastico. Sto solo dicendo che a volte dobbiamo essere egoisti abbastanza da andare avanti a certe cose o a certe persone. E tu devi andare avanti al tuo migliore amico, perché il mondo è grande e vario e il tuo migliore amico evidentemente non era la tua persona.Louis: Sono sicuro fosse la mia persona, ma forse arrivati ad un certo punto bisogna mandare affanculo le puttanate come "sei la mia persona", i nomignoli e le minchiate varie. Bisogna, come dire, lasciar perdere. Credo sia tempo per, tipo, andare davvero avanti. Ci riuscirò.
Edward: E io sono sicuro che il mio campione ce la farà. Buongiorno :)
Louis: Sei felice anche oggi?
Edward: Forse.
Louis: Mi dispiace per ieri, giuro Ed.
Edward: Non fa nulla.
Louis: Okay, quindi. Come mai eri sveglio alle sei e mezza? Io dormo, come la maggior parte delle persone, sai.
Edward: Uhm, sono andato a dormire presto ieri sera.
- Sette Ore Prima -
«Esci da questa fottutissima casa prima che ti prendo a calci in culo» ringhiò il riccio, rovesciando il tavolino che si trovava davanti al divano per dare più enfasi alle sue parole. Appena quell'individuo(suo padre) se ne fosse andato lo avrebbe rimesso al suo posto.
La smorfia sul viso dell'uomo non faceva altro che fargli venire voglia di prenderlo a pugni. Con che coraggio era tornato a casa dopo un mese e mezzo facendo finta che non fosse successo nulla? Anzi, con che coraggio tornava a casa e basta. Non doveva più farsi vedere lí, oppure Harry lo avrebbe davvero picchiato a sangue.Esalò un respiro, mordendosi forte il labbro per non urlare. Lanciò uno sguardo fuggente a sua madre che li guardava dalla soglia della cucina, sperando che almeno questa volta lei fosse dalla sua parte.
«Sei solo un perdente, non c'è bisogno di fare il ragazzo sicuro di sé.» La voce di suo padre era fin troppo alta per poterla sopportare un secondo in più, per questo stoppò il discorso con un secco «esci da questa cazzo di casa, mostro».
«Qui il mostro sei tu, frocio» Harry sussultò.
«Non importa chi cazzo mi porto a letto, dio mio. Vai via e basta.» Ora le sue parole erano meno incisive e le sue labbra tremavano leggermente, ma Des Styles non se ne accorse.
«Non ha una casa, Har...» borbottò sua madre, e gli occhi del ragazzo riccio si allargarono vistosamente. Cosa stava facendo Anne?
«E quindi? A lui importava qualcosa quando sei stata in ospedale? E quando Gem si è laureata? Mai, non gli è mai importato un cazzo.»
«Non dire così, resta tuo padre.» Cercò di addolcirlo ancora sua mamma. Questa volta non avrebbe lasciato che suo padre vincesse ancora.
«O me o lui» rispose a tono, sperando che sua madre non scegliesse l'uomo che l'aveva tradita tante volte, ma che lei continuava ad amare. Lo sperava davvero, ma al «Haz» sommesso che la donna emise, seppe che le sue speranze erano vane.
«Okay, beh, okay, allora me ne vado. Non resto nella stessa casa di questo... questo rifiuto dell'umanità. Ciao, mamma.» disse, la voce un tono più acuta perché stava cercando di non scoppiare a piangere e aveva la mente piena di domande. Dove sarebbe dovuto andare ora? Da chi? Chi lo avrebbe aiutato? Magari quel ragazzo con cui parlava, se solo avesse saputo il suo nome.
Zayn.
Sarebbe andato da Zayn.- Sette Ore Dopo -
Louis: Davvero? Non sembri il tipo che va a dormire presto.
Edward: Infatti non lo sono.
Louis: Mmh, andare a dormire presto è da perdenti.
Edward: Svegliarsi presto invece è bello.
Louis: Non direi, non mi piace. Poi a scuola sembro uno zombie.
Edward: Scommetto che sei sempre bellissimo.
Louis: Io...
Edward: Non volevo. È... non lo so. Quando mi affeziono, non lo so. Non era mia intenzione. Scusa.
Louis: Non scusarti, è bello ricevere complimenti. Anche da persone che non ti hanno mai visto in faccia.
Edward: Hey magari ci siamo visti per i corridoi. Magari ci siamo anche parlati.
Louis: Non so? Ora scusami ma devo incontrarmi con un mio amico per andare a scuola. Ci sentiamo dopo :) x
Edward: A dopo xx
***
27/11/2015 [16:55]
Louis: Allora come va con la tua cotta?
Louis: A dir la verità non è solo una cotta, sei completamente andato Edward.
Louis: Edwarddddddddd, come si chiama lui?
Louis: Rispondi!!!! Ho bisogno di delle risposte.
Louis: Sono scocciato, si capisce.
Louis: Okay magari ti sto dando fastidio. Il piccolo me se ne va. :(
Bye. :(((***
27/11/2015 [23:55]
Edward: Hey scusa piccolo, ho avuto dei problemi con i miei genitori.
Louis: Sono rosso, per piacere smettila con i nomignoli.
Edward: Oddio mio scusami.
Louis: Sei tenerissimo Edward.
Edward: Anche tu.
Louis: Mh, non direi da come ti ho trattato la metà del tempo. Comunque, 'notte Ed. A domani e buona fortuna con il tuo principe azzurro domani.
Edward: A domani piccolo.
Per tutti i notturni come me. :)
Ringrazio ancora tutti quelli che seguono la storia, e, spoiler: domani i Larry potrebbero incontrarsi. In un modo alquanto... strano.
Un abbraccio, grazie di tutto.
V.
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The Unknown Guy. ~ l.s.
FanfictionIn cui Louis è il nerd della scuola, nonché vecchio migliore amico di Harry. Si rincontrano grazie ad un messaggio inviato ad un destinatario sbagliato. E tutto ricomincia ad andare bene anche se non dovrebbe. Nerd!Louis, Punk!Harry, Text!AU