XIII

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21/12/2015 [13:20]

Louis guardò Harry per la prima volta dopo il giorno in cui il riccio lo aveva letteralmente salvato da Hagstins.

Il suo volto era leggermente pallido, molto più cresciuto di quello di un Harry sedicenne che era abituato a vedere da piccolo. I suoi occhi trasmettevano fretta e allo stesso tempo paura. Louis avrebbe voluto dirgli che non c'era motivo per essere preoccupato, che tutto andava bene. Avrebbe voluto dirgli che era al sicuro, ma più che altro voleva farlo sentire così. Mentalmente ragionò sul da farsi, mentre con lo sguardo era perso a fissare i boccoli che ricadevano ai lati della testa del suo Gigante Buono.

Il liscio deglutí ricordandosi il motivo per cui era lí. Cosa avrebbe dovuto fare adesso? Adesso che finalmente guardava Harry da un'angolazione diversa, adesso che amava il suo migliore amico.

Sobbalzò al pensiero, guardando la confusione dietro gli occhi verdi dell'altro che si affrettò a posare le sue mani sui fianchi di Louis per sorreggeelo impaurito. Stava cercando di proteggerlo dopo tutto quello che era successo. «Tutto okay?» chiese, apparentemente calmo. Louis sapeva che sicuramente non lo era.

«Ciao Haz» mormorò in risposta, non tenendo conto della domanda che l'altro gli aveva fatto.

«Lou?» domandò incerto il riccio in risposta e, o ora o mai più.

«Chiamami pure William

Harry rimase silenzioso vari secondi, il suo volto accigliato e perso. Louis trasalí quando l'altro tolse frettolosamente le mani dal suo corpo e si allontanò imperteccibilmente, ma era ben a conoscenza di ciò che stava provando il riccio perciò decise di non dire o fare nulla.

«Come scusa?» provò l'altro, la bocca socchiusa e l'espressione di chi sa.

«Hai capito, H»

Harry ridacchiò per poi mordersi piano il labbro e tornare a guardare Louis. Perché non si era unito anche lui alla sua risata? Perché non gli aveva detto "hai ragione, sto scherzando"? Perché era ancora lì con la sua stupida faccia bellissima ed il suo stupido piccolo corpo da baciare? Perché non sembrava stesse mentendo? Perché?

Cosa aveva fatto di male per quello?

«Se è un gioco ti prego di smetterla» rispose incontrando gli occhi color ghiaccio di Louis, che però non accennò a fare nulla.

Che aveva il destino contro di lui?

«Non ti credo» esclamò poco dopo, la testa piena di pensieri che si mischiavano tra loro e, no. Ovvio, quello era solo una vendetta di William. Harry ne era convinto. Louis non poteva essere William, il riccio non si meritava anche questa perdita.
Non si meritava di aver perso Louis e ora di perdere William perché... perché William era Louis. «Non ti credo, Lou» continuò spingendolo leggermente, per cercare di avere una reazione dal più basso. Niente.

Louis lo guardava con uno sguardo addolorato in volto, il labbro inferiore circondato dai denti e le mani in tasca. Avrebbe dovuto abbracciarlo, ma tutto ciò che fece di dirgli «Sei un bugiardo, cazzo». Non ottenne risposta.

«Fa' qualcosa, stronzo» disse, spintonandolo leggermente più forte. Anche un "vaffanculo" sarebbe andato bene, ma Louis restò fermo lí a guardarlo, come gelato sul posto.

«Ti odio» urlò a quel punto, perché stava impazzendo e Louis non cercava di fare nulla. Come aveva reagito lui alla scoperta che Harry fosse Edward? Cosa aveva fatto? Lo aveva scoperto prima di quando Harry gli scrisse i messaggi con il suo nome?
«A te non frega un cazzo di me» disse poi, sussurrando la frase a bassa voce ma con abbastanza forza affinché Louis la sentisse.

Gli occhi celesti del blu scintillarono, e sembrò ravvivarsi tutto d'un tratto. Fece un passo avanti, portando Harry a compierne uno indietro, verso l'esterno del bagno. «Ti sbagli» ringhiò il liscio, con un tono minaccioso che Harry non gli aveva mai visto addosso. Il suo volto si addolcí di colpo subito dopo, mentre mormorava «Io ti amo».

Ed Harry lo guardò immobile, sopraffatto da sensazioni ed emozioni mai provate prima. Stava sognando? Cosa era appena successo?

«Eh?» esalò, guardando impietrito Louis.

«Ti amo» ripetè quello con più voce, abbassando lo sguardo ai suoi piedi.

Il riccio si sarebbe voluto avvicinare, per poi prendere il sul mento tra due dita e obbligarlo a baciarlo. Avrebbe dovuto mordergli le labbra per vendicarsi di tutto il dolore provato, per poi leccare le piccole ferite che si sarebbero formare a mo' di scuse. Lo avrebbe spinto contro la parete e baciato a lungo, alternando baci a carezze a piccoli "ti amo". Poi avrebbe dovuto fissare il corpo del ragazzo che lo amava e lodarlo per quanto fosse bello, visto che sapeva quanto il liscio fosse insicuro su questo. Infine avrebbe dovuto abbracciarlo stretto e chiedergli scusa per tutto ciò che aveva fatto. Che si erano fatti.

Ma Harry corse via, ancora una volta, perché era la sola cosa che gli riusciva bene quando il mondo gli stava crollando sulle spalle e il riccio non sapeva come comportarsi.

Lontano da Louis.

The Unknown Guy. ~ l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora