Capitolo 3

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Tornai a casa, era ora di cena ma non avevo fame. Troppi popcorn, o forse altro?

Restava il fatto che dovevo andare a farmi la doccia e ripassare in velocità scienze, il giorno dopo avevo un compito importante, ed ero già molto stanca. A dirla tutta non vedevo l'ora di mettermi sotto le coperte. La mia parte preferita della giornata erano i minuti prima di addormentarsi, sotto le coperte a riepilogare le ore appena trascorse, sapendo di non avere impegni e di non dover prendere decisioni.  Quei momenti in cui sai di poter rimandare tutto al giorno successivo.

Cominciai a togliermi tutti gli strati di vestiti che avevo addosso. In quel momento arrivò un messaggio, era di nuovo Dan. Mi scriveva qualche messaggio amichevole per sapere se mi era piaciuto il film, cosa facevo; le piccole cose che si dicono solitamente per iniziare una conversazione. Gli rispondevo volentieri, non era come sembrava da fuori, pensai che rotto il guscio poteva perfino essere un ragazzo gradevole e abbastanza simpatico.

Ad un certo punto mi fece una domanda un po' insolita, mi chiese se sapevo con chi avrebbe voluto stare.

G - Non ne ho idea-

D -Indovina dai-

G -Non so vorresti tornare con la tua ex?-

D - No- e poi ancora -Mi interessi tu, mi piacerebbe provare a stare con te-

In quel momento mi fermai, rimasi a pensarci. Io un ragazzo come lui? Fino a quel momento avevo preso una cottarella per un ragazzo che abitava un po' troppo distante da casa mia. Subito cercai un modo per dirgli con gentilezza che lo vedevo solo come un amico, e che per noi due sarebbe stato meglio rimanere così. Gli risposi al meglio delle mie capacità per cercare di non ferirlo, anche se in quel momento pensai che a lui non importasse di me in realtà, ma che volesse solo cercare una nuova ragazza con cui stare.

Mi chiese qualche spiegazione, ma data la mia difficoltà nel pensare a delle risposte gentili, gli dissi che dovevo andare a studiare e che ci saremmo sentiti dopo. In realtà andai a farmi la doccia e rimasi una buona mezz'ora sotto l'acqua calda a ripensare a quello che mi aveva detto. Cominciai a vederlo in modo diverso, non capivo come fosse potuta accadere una cosa del genere così all'improvviso. A me non piaceva, mi dispiaceva un sacco, ma era così.

Nonostante questo non vedevo l'ora di scrivergli che avevo finito di fare le mie cose, per vedere cos'altro avrebbe detto o come sarebbe andata a finire quella giornata, che per me in quel momento non significava nulla. Lui era diverso dagli altri, lo era sempre stato, ed io avevo sempre avuto voglia di scoprire qualcosa in più su di lui. Forse in quel momento ne avevo l'occasione, anche se solo come un amico, avevo l'occasione di capire che persona era.

Parlammo  di argomenti normali, dopo poco gli dissi che andavo a dormire, speravo di dimenticare quella giornata, pensavo che fosse solo una parentesi della mia vita.

Qualcosa di simile ad uno scherzo.

Quella sera mi misi a ripensare a quel messaggio chiedendomi se fosse mai possibile che potessi interessare ad un ragazzo come lui. Io ero una ragazza acqua e sapone, buoni voti a scuola, tranquilla e molto riservata, un po' diversa dalle solite ragazze che si trovano in giro. Lui invece era tutto il contrario.

Ero davvero senza parole.

Mi addormentai.


Lui era diverso, speciale.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora