"24 chiamate perse."- "Sarah"-sveglia l'amica- "siamo a 24 chiamate perse. Secondo me non resteremo qua ancora per molto..." Sarah si passa una mano sugli occhi. "Lo penso anch'io, in realtà l'ho pensato fin dal primo giorno."Dice con voce roca e assonnata. "Ma non siamo lontani dalla città?" La guarda
"Kat siamo lontani dalla città, ma se decidono di avviare le indagini per trovarci sta pur tranquilla che ci troveranno in meno di 24 ore." Katy sbuffa e guarda il cellulare. "Io te l'ho sempre detto che è una cazzata." Espone Sarah. Katy la guarda. "Può anche darsi che lo sia"- viene interrotta da Sarah:"Lo è..."- continua Katy-"Okay lo è, ma magari questa cazzata fa capire ai miei che per lo studio non ci sono proprio portata; e due: che si può studiare anche uscendo con gli amici. Io ho passato 3 cazzo di mesi a studiare per una materia rimandata e che per di più non ho mai capito. Ti sembra giusto?" Sarah alza le spalle. "Secondo me ti stavano soltanto aiutando, insomma lo stavano facendo per il tuo bene come avrebbero fatto tanti altri genitori." Katy rotea gli occhi seguito da uno sbuffo provenire dalla sua bocca. "Mi hanno scelto una scuola da schifo, a cui nemmeno volevo andare. Ed ho solo una materia sotto, mi sono impegnata anche troppo. Io sono molto più brava a disegnare e a cantare, non sono portata per lo studio."Sarah la guarda. "Anche disegnare e cantare necessitano di uno studio." Dice gesticolando. "Si, ma perlomeno studierei con interesse." Ribatte Katy.
Le loro chiacchiere vengono interrotte da uno strano ronzare molto forte: un calabrone gigantesco era entrato nella loro tenda. Le ragazze cominciano ad urlare e a scalciare indietreggiando nel fondo della tenda. I ragazzi furono attirati dalle urla delle ragazze avvicinandosi alla tenda. "Ma cosa succede?" Dice ridendo Cameron cercando di capire qualche parola come anche gli altri tra le loro urla, infine una di loro due urla la parola "calabrone." Tutti cominciano a ridere. "Maaatt, aiutami a tirarle fuori!" Matthew, il solito fifone si allontana:"No amico! Odio gli insetti!" Automaticamente tutti rivolgono la loro attenzione verso Matt prendendolo in giro. Tutti tranne Cameron e Nash, che stranamente allunga un braccio dentro la tenda per afferrare le mani di una delle due, assieme a Cameron. "Prendete le nostre mani, svelte!" Le ragazze appena vedono le mani entrare dentro la tenda, le afferranno velocemente, sempre stando attente al calabrone.Nash pregò di afferrare la mano di Katy in quel momento, ma la mano che strinse, era purtroppo quella di Sarah. Il volto della ragazza era impaurito. Nash sbuffò nel vedere il volto della ragazza che non era Katy.
"Stai bene?" La voce di Cameron chiede a Katy che stringeva fra le sue braccia ridendo.
Li guarda scocciato. Poi guarda Sarah e, con aria quasi da menefreghista obbligato le chiede:"Stai bene?" La ragazza si massaggia una spalla:"No, credo che mi abbia punto..."
"Non sei allergica spero." La guarda prendendo un po' più di serietà.
"Non che io sappia. Ti dispiace guardare?"
Il ragazzo le va dietro guardandole le spalle, e nota un certo gonfiore rosso.
"Ti fa male qui?" Tocca nel punto arrossata e gonfio.
La ragazza fa alcune smorfie. "Si, mi ha punto quel bastardo."
Alla battuta il ragazzo scoppia in una risatina.Intanto Katy presa da uno schizzo di gelosia si dirige da loro: "Sarah tutto okay?" Lascia andare un'occhiata fulminante a Nash del quale, non ne capisce il motivo, come lei del resto. "No mi ha punto." La guarda l'amica. Katy fa una smorfia come se anche lei provasse lo stesso dolore. "Vado a prenderti dell'acqua."
-Che ho fatto...?"- Nash continuava a pensare a quello sguardo.
-Non sono gelosa, non-sono-gelosa.-Pensa Katy mentre prende l'acqua.
Ritorna con dell'acqua"Adesso ti ci butto un po' d'acqua." Nel frattempo che apre la bottiglia e fa sgorgare l'acqua sulla spalla gonfia ed arrossata dell'amica, Nash gliela sfila di mano e gliela rovescia sulla testa, bagnandole i capelli e il viso, scoppiando in una risata che fa attirare l'attenzione di tutti. Katy rimane ferma, mentre l'amica, tappandosi la bocca con una mano, rimane a guardare la scena.
"E' guerra." Dice sussurrando ma abbastanza forte da farsi sentire. Corre a prendersi un'altra bottiglia d'acqua, ma Nash che già aveva previsto la sua mossa, ha già cominciato a correre divertito. Ben presto tutti cominciano in una vera e propria lotta nell'acqua, tutti tranne Cara, troppo indaffarata a limarsi le unghie.Mentre tutti continuano a giocare con l'acqua, Katy continua a rincorrere Nash che sembra irraggiungibile tanto che è veloce a correre. Così la ragazza di ferma col fiatone, poggiando le mani, che contenevano la bottiglia d'acqua, sulle ginocchia.
Il ragazzo si gira divertito e la guarda. "Troppo faticoso per te, bimba?" Dice con aria da sfida. Ma la ragazza che si ricompone, lo guarda con altrettanta aria da sfida e ribatte:"No, solo che non ne vale la pena correre dietro ad uno come te."-Questa brucia.- pensa Nash.
Alza le spalle il ragazzo.
Sorpreso dalla risposta le si avvicina. "Quindi ho vinto io, mi stai dicendo." La guarda ancora con quel sorrisetto di sempre.
Lo guarda. "Oggi si, solo oggi però." Sorride ironicamente.
Poi, si avvicina di poco e ribatte: "E come sarei io?"
Katy rimane ferma, non sapeva come rispondere a quella domanda.
Nella sua mente in quel momento, stava succedendo il caos.
Caos totale.
Il cuore comincia a batterle irregolarmente e il respiro sembra mancarle.
Un vuoto al petto.
Altri pochi passi, e si sarebbero potuti baciare, di nuovo.
Ma lei non può, affatto. Si conoscono da pochissimi giorni e le sembra impossibile che in così poco tempo qualcuno sia riuscito a rapirle il cuore in quella maniera. Ma lei è una dura e non si farà imbambolare così. O almeno è quello che lei pensa.Nash sembra invece tranquillo, come se sapesse quello che stia facendo ma non è così.
Anche lui, dentro di sé è un esplosione di emozioni e gli sembra così strano. Lui la vuole solo scopare, almeno è quello che crede.Rimangono fermi entrambi, a guardarsi, ad ascoltare i respiri l'uno dell'altro. Poi Nash, inaspettatamente da entrambi, si avvicina e la prende dai fianchi delicatamente, e l'avvicina al suo bacino.
Katy rimane impietrita dalla sua mossa, ma in particolare dai suoi occhi, che in quel momento sembravano due diamanti al sole: luccicanti, come se una strana luce glieli invadesse.
Le loro labbra sono a pochi centimetri di distanza.
Nessuno dei due pensa più ad altro se non a questo momento.
Ma, improvvisamente Nash stringe gli occhi e si allontana, lasciandole i fianchi e, senza spiegazione se ne va verso il resto del gruppo che, fortunatamente per i due, non ha visto niente.La ragazza rimane impietrita, come il ghiaccio negli occhi del ragazzo che poco prima stava per baciare. Avrebbe voluto urlargli di restare, di non andarsene e dentro di sé lo ha anche fatto, ma quelle parole non sono uscite purtroppo dalla sua bocca, sono affogate dentro con tutte le emozioni che stava provando poco fa.
Lo stava per baciare o si sbaglia? Se lo è sognato o era tutto vero? Era tutto vero.-Porca troia...-pensa - mi stava per baciare.-
È incapibile la mossa del ragazzo per lei. Ma da una parte è anche sollevata che non sia successo.
Le urla degli altri, fradici d'acqua, la distraggono dai suoi pensieri e si volta a guardarli. Vede tutti, ma non Nash.
Deglutisce, e mette un sorriso falso.
"Arrivo!" Urla e si incammina verso di loro, cercando di scrutare e di scontrarsi con lo sguardo ghiacciato di Nash.
Ma non lo vede.-Diamine, che coglione.- pensa.
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Ice-colored eyes.-Nash Grier
Fanfiction"A volte credo che anche il silenzio fosse stato un rumore in passato. Un rumore che passava inosservato, così da diventare invisibile, o meglio dire muto, silenzioso." Katy, ragazza di 16 anni costretta a studiare costantemente dai genitori, si rib...