Capitolo 7

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Erano passati 5 giorni dalla morte della signora Brown, il giorno prima si tenne il funerale dove era venuta tutta la cittadina, tutti la adoravano. Tutti mi fecero le condoglianze compreso Trevor il quale si limitò a dirmi "mi dispiace" e poi se ne andò. Mi sentivo vuota, la mia mente era tutto tranne che lucida avrei voluto fumare una canna o bere fino allo svenimento come una volta ma tenno duro per lei e per tutto quello che mi aveva insegnato.
Il sabato della stessa settimana dovetti andare a fare la spesa, ma passai davanti alla pasticceria che oramai era chiusa per lutto e io mi rifiutavo di aprire senza di lei, decisi di scendere dalla macchina, arrivai li davanti feci i lungo sospiro e poi entrai.
Si poteva ancora sentire il suo profumo e la sua voce mentre cantava, mi strinsi le braccia intorno alla vita come per proteggermi da tutto ciò che poco tempo prima ritenevo la mia casa.
Mi immobilizzai davanti alla foto che vi era appesa su una colonna dove ceravamo io e lei, lei adorava questa foto mentre io la detestavo, le lacrime incominciarono a scorrere lungo il viso.
-Mi dispiace Emily! Mi dispiace di non essere riuscita a salvarla è colpa mia!-dissi tra i singhiozzi
-Non è colpa tua-
Mi girai di scatto e vidi Trevor appoggiato alla colonna vicino alla porta di entrata, quando vide il mio volto scavato con gli occhi rossi a causa del non dormire per gli incubi e per il pianto, assunse un espressione mista tra il dispiaciuto e il preoccupato
-Oh Jo!-
-Che ci fai qui?-gli chiesi asciugandomi le lacrime
-Volevo vedere se era tutto apposto ma ho trovato te-mi indicò con un braccio
-Capito..comunque è tutto apposto-
-A me non sembra proprio tutto- lo disse guardandomi, piano piano si avvicinò a me mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, io abbassai lo sguardo e dissi in un sussurro
-L'ho persa..non saprà mai quanto gli ho voluto bene-e iniziai a piangere a più non posso mentre Trevor mi abbracciò lasciandomi sfogare fino a che non ebbi più lacrime.
Dopo essermi sfogata uscimmo insieme dal negozio
-Stai bene?-mi chiese
-Meglio grazie-
-Ok- e si mise le mani in tasca
-Mi dispiace..-dimmo all'unisono
-Prima tu-dissi
-Mi dispiace per come mi sono comportato in questo periodo l'altro giorno quand'ero con gli altri non volevo dirti quelle cose e non le penso veramente davvero è solo che mi sono lasciato trasportare dalla...-
-Rabbia-conclusi al posto suo
-Già- e fece un debole sorriso
-Si hai esagerato un po' ma è stata colpa mia non dovevo trattarti così.. Non te lo meriti-dissi
-Ok...pace?-e mi porse la mano
Io feci un piccolo sorriso e poi gli porsi la mano -pace.-
-Signorina Smith?-
Mi girai e vidi un uomo vestito con giacca e cravatta "e adesso questo chi è?!"pensai
-Si?-
-Sono l'avvocato della signora Emily Brown lei è Jocelin Ryler Smith?
-Si sono io-
-Io vado vi lascio soli..ci sentiamo Jo-mi disse Trevor
-Ok ciao-
-Scusi se la disturbo ma dovrei parlare del testamento della signora-
-Ah ok se vuole possiamo entrare in pasticceria-
-Ok perfetto-
Entrammo e feci un caffè per entrambi e poi ci sedemmo a un tavolo
-Ok signorina Smith forse lei non è al corrente di ciò che aveva deciso la signora Brown-
-No non penso-
-Ok le spiego subito...la signora Brown prima di morire aveva fatto un testamento in cui l'unica ereditaria è lei-
-Ereditaria del negozio?-chiesi aggrottando la fronte
-Non solo la signora Brown aveva un'alta somma di denaro che aveva deciso di conservare e quella somma ora aspetta a lei-
-Cosa? Aspetti ma quali soldi le non me ne ha mai parlato!-
-Già voleva che lei lo sapesse solo dopo la sua morte a meno che non ci fossero stati altri problemi ma ora questa somma è sua-
-Di quanti soldi si sta parlando?-
-Tanti, immagini che con quei soldi si può pagare tutti gli anni di college se ci andrà comprarsi una o due case e non solo..-
Rimasi senza parole "perché li aveva lasciati a me?"
-Lo so che in questo momento è molto provata però dovrebbe firmare qui se accetta-
-E se non accettassi?-
-Beh non avrebbe niente di tutto ciò che le ha ereditato..però parlando sinceramente anche se lei non dovesse farci niente comunque il gesto della signora è stato a dire poco altruista e sarebbe un peccato per lei non accettare..magari un giorno quei soldi potrebbero sempre ritornare utili!-
Aveva ragione ma mi sentivo una ladra però presi una scelta e non tornai indietro.
-Ok dove devo firmare?.-

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