Capitolo 13

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Erano passate due settimane da quando eravamo ormai diplomati, Phoebe era partita per l'Italia insieme ai suoi genitori, mentre io e Trevor stavamo pensando di andare già in California.
Arrivai a casa dopo aver lavorato tutto il giorno in pasticceria, avevo deciso di riaprirla e tutti ne erano molto contenti, e quando me ne sarei andata sarebbe andata in gestione al nipote della signora Brown. Mi cucinai della pasta al sugo e andai a guardare un po di tv quando a un certo punto sentii delle voci provenire da fuori casa, allora mi avvicinai e trovai Trevor insieme a un altro ragazzo "ma chi era?"pensai ma quando si girò sgranai gli occhi "cazzo..Ray..che diavolo ci fa Trevor con lui?!"...a un certo punto Ray se ne andò e Trevor venne verso la porta e suonò, io aprii di scatto la porta e gli chiesi
-Perché parlavi con Ray?-dissi incrociando le braccia al petto senza neanche farlo entrare
-Niente mi aveva chiesto un indicazione!-mi disse
-Trevor non prendermi per il culo è chiaro?! Ora dimmi perché era qui!-alzai la voce
-Jo lascia perdere ok?-mi disse in tono stanco-è tutto apposto!-
-Tu devi capire una cosa, quando c'è di mezzo Ray niente è apposto!-
-Se lo dici tu-ed entrò
-Trevor dimmelo-urlai
Lui si girò non capendo il mio comportamento
-Ok-lui si sedette-gli sto dando dei soldi-
-Che cosa? E perché?-
-Perché così ti sta lontano!-mi guardò-Lo sto pagando per farlo stare lontano da te!-
Sgranai gli occhi -Ma sei impazzito! Ti sei bevuto il cervello?!-
-No...ma almeno potresti ringraziarmi!-disse alzandosi
-Ringraziarti e per cosa per avermi messo nella merda un'altra volta?!-
-Io non ti ho..-
Non lo feci finire -Si l'hai fatto pensi che i tuoi soldi durino in eterno?! Lui ti massacrerà finché non otterrá ciò che vuole! Ti avevo detto di stargli lontano-urlai
-Senti sono stanco ok forse è meglio se vado a casa-
-Bravo e non ti azzardare a tornare!-urlai..l'ultima frase mi provocò un dolore lancinante al petto..ma non potevo avere di nuovo a che fare con tutta questa merda e oramai Trevor ci era dentro fino al collo...conoscevo Ray e sapevo che non si sarebbe accontentato dei soldi.
Lui si girò e spalancò gli occhi-Cosa?-disse in un sussurro
-Mi hai sentita..quando esci da quella porta non ti disturbare a tornare!- ero troppo arrabbiata e in quel momento non volevo neanche averlo vicino.
Lui mi guardò come se volesse dirmi qualcosa ma poi si girò e se ne andò senza neanche sbattere la porta.
Era finita, mi ero fidata di lui e invece di aiutarmi a uscire da quel vortice mi stava facendo ritornare e non potevo permetterlo, ricacciai subito le lacrime e decisi di chiamare una ragazza che sarebbe venuta con me a Berkeley, avevo bisogno di andarmene non potevo più rimanere in quella città che mi aveva divorato l'anima
-Jo ciao! Hai cambiato idea?-mi chiese
-Si a che ora partiamo?-chiesi a Liz
-Domani alle 7 che bello! Non vedo l'ora Jo-
-Si anche io a domani Liz-
-A domani ciao!-
Andai in camera mia e iniziai a fare le valigie.

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