Quel giorno decisi di andare a scuola in macchina, non volevo più pensare camminando, volevo cercare di dimenticare ogni singola nottata passata a piangere, e per il momento anche prendendo la macchina non cambiava granché. Arrivai a scuola e mi diressi al mio armadietto
-Ehi Jo-mi salutò Phoebe
-Ehi ciao come va?hai fatto domanda al college?-
-Si ma per il momento non voglio pensarci, mi è venuto il mal di testa solo a compilare quei fogli-
Risi e poi dissi -A chi lo dici-
-Ascolta ci vediamo domani perché oggi esco prima ok?-
-Certo a domani-mi abbracció e se ne andò.
-Ti vuole molto bene!-sentii una voce che oramai era famigliare
-Siamo migliori amiche..-dissi prendendo i libri
-E allora? Ci sono tante migliori amiche che in realtà si colpiscono alle spalle perché vogliono la stessa cosa!-
-Senti vuoi rovinarmi la giornata o cosa?!-presi la borsa e lui si avvicinò sorridendo
-No voglio migliorarla, che fai sta sera?-
-Studio-
-Bene allora vieni a casa mia-
-No-
-Ti passo a prendere alle 8-e iniziò ad andare dalla parte opposta alla mia
Camminando all'indietro per guardarmi
-Ma ti ho detto di no!-
-Bene alle 8 ragazza del mistero-
-Ma..-rinunciai dato che era troppo lontano e stava parlando con i suoi amici "maledizione e adesso che faccio?"pensai, "mi posso fingere malata!""si è di che cosa?di influenza improvvisa!ma dai" ora si che ero in un bel guaio.Quando tornai a casa non sapevo che fare, dovevo dirgli una bugia per non andare oppure...."accidenti ma perché proprio io?!"pensai. Verso le 7 pensai che sarebbe stato scortese non andare quindi decidi di prepararmi, mi feci una doccia e mi vestii semplice:jeans,maglioncino nero e vans, era il look perfetto per uscire con un amico è sicuramente sarebbe rimasto tale niente di più.
Suonò il campanello e io mi irrigidii "ma cosa stavo facendo?!", andai ad aprire la porta e lui era li con dei jeans delle converse nere e un giubbotto di pelle nero
-Allora sei pronta?
"No per niente"volevo rispondergli
-Si.
Per tutto il tragitto in moto non parlammo molto, quando arrivai davanti a casa sua restai senza parole era una villa enorme avrà avuto forse due o tre piani ed era circondata da una staccionata bianca.
Entrammo in casa e lui sembrava molto a suo agio mentre io sembravo un baccalà
-Allora ti piace il cinese?-
-Ehm..si certo-
-Oh meno male perché avevo già preso tutto-disse tirando fuori il cibo-
Ci sedemmo sul divano mentre iniziammo a guardare un film di cui non avevo capito niente già dai titoli di testa.
-Va tutto bene?-mi chiese
"Ora o mai più"pensai
-Perché mi hai invitato qui Trevor?-
-Perché voglio conoscerti meglio-
-Cosa vuoi sapere?-
-Beh perché vivi con la signora Brown, com'eri da piccola..cose così-disse alzando le spalle.
-Oh-
-Ok incomincio io-disse girandosi verso di me
-I miei sono molto ricchi ma sono dei genitori fantastici anche se sono rompi palle a volte, da piccolo ero una pesta..non sono cambiato molto....ah e il mio colore preferito è il blu-avevo un tono da bambino e io risi per la sua ultima frase.
-Invece tu?-mi chiese
-Vivo con la signora Brown perché i miei genitori sono morti quand'ero piccola-
Lui sgranò gli occhi -Oh-
-Poi il mio colore preferito è il celeste, da piccola ero...vivace-
-Vivace?-lo disse come se avessi detto chissà cosa
-Già-mi schiarii la voce e poi cambiai argomento-ti aiuto a sparecchiare-
Si alzò e mi disse -Tranquilla faccio io-
-Non c'è problema
Andammo in cucina e dopo aver finito di sistemare notai che mi stava fissando -Che c'è?-gli chiesi
-Niente è solo che mi sembra che ti stai nascondendo?-
Aggrottai la fronte e lui proseguì -Mi sembra che non ti stai aprendo con me!-
-Perché dovrei farlo? Non ti conosco neanche!-
-Ah ok-
-Forse è meglio se vado a casa-
-No dai resta-
Mi girai di scatto e dissi -Perché per sentirmi dire che quella che sono in realtà non è la vera me?! Perché tutti volete sapere cosa mi è successo?!-
Lui alzò le mani in segno di difesa e disse -Quindi ammetti che ti è successo qualcosa?-disse in tono preoccupato
-No-
-Ma se l'hai appena ammesso!-
-Senti questa sono io se non ti piaccio non posso farci niente-iniziai ad alzare la voce.
-Non ho detto che non mi piaci ma non sei tu questa e ne sono sicuro!-
-Beh ti sbagli-incrociai le braccia e iniziammo a guardarci senza dire una parola, poi scosse la testa e disse -Ti porto a casa che è meglio!-
Quella frase mi fece male e non so per quale motivo ma non volevo crollare -Bene- e mi girai per andare verso la porta.
Durante il viaggio nessuno disse niente fino a quando...
-Aspetta-mi prese per un braccio quando scesi dalla moto-non mi piace litigare con te!-
"Neanche a me"pensai, ma la freddezza ebbe la meglio.
-Non mi interessa-gli dissi,lui tolse subito la mano
-Perché cerchi ti allontanarmi?!-mi chiese aggrottando la fronte
-Io non ti ho mai chiesto di avvicinarti sei tu che hai fatto tutto...-
-Ok allora vai...ritorna alla tua vita ma sappiamo entrambi che neanche tu vuoi riesci a farne a meno-
-Farne a meno di cosa?-mi stavo stancando di questa situazione perché non mi lasciava andare e basta?!
-Fare a meno di noi!-
-Non c'è un noi-detto questo me ne andai senza neanche girarmi.

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Lasciati Amare
Chick-LitJo è una ragazza semplice di 18 anni e ha un passato che non ha mai svelato a nessuno. Trevor è il tipico play boy di 18 anni che non si è mai legato a nessuno. Ma dal loro primo incontro non saranno più gli stessi Cosa succederà tra loro? Ma soprat...