Capitolo 16

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'Sta fermo Liam' borbottai posando del ghiaccio sulla sua guancia, esattamente dove Harry gli aveva sferrato il pugno. Liam sussultò per la terza volta per il fastidio

'Se magari facessi con più delicatezza, starei sicuramente fermo' rispose roteando gli occhi.

'Sto facendo in modo delicato, sei tu che continui a muoverti' sbottai sbuffando poco dopo 'si formerà un livido. Quel coglione, se lo prendo lo ammazzo di botte' dissi tra me e me, posando il sacchetto contenete il ghiaccio non molto delicatamente sulla guancia del ragazzo di fronte a me. Ero tra le gambe di Liam che stava seduto al posto del passeggero della sua auto, una cameriera era stata gentile a procurarci del ghiaccio. Harry invece, dopo avermi chiamato ben sette volte e non ricevendo risposta da parte mia, si era rassegnato capendo che ero arrabbiata con lui. Liam sussultò di nuovo quando premetti ancora più forte contro la sua guancia il ghiaccio, mise una sua mano sulla mia allontanandola dalla sua povera guancia, lanciò il sacchetto con il ghiaccio sul cruscotto e strinse le mie mani con le sue. Mi guardava insistentemente accennando un sorriso, quell'aria da cucciolo era irresistibile, ed era incredibilmente dolce. Sospirai pesantemente

'Mi dispiace Liam, davvero. È per colpa mia se Harry ti ha dato un pugno' abbassai lo sguardo

'Non è colpa tua Nora' si alzò dall'auto e vi chiuse la portiera poggiandosi contro 'non potevi sapere che sarebbe finita con me che prendevo un pugno. Ma, ehi..sto bene' mi accarezzò la guancia con il pollice, in modo molto dolce. Il mio cuore prese ad accellerare i battiti a quel suo tocco, mi alzai sulle punte per arrivare quanto bastasse alla sua altezza, accarezzai il punto più rosso della guancia, Liam si rilassò sotto il mio tocco, guardai insistentemente le sue labbra, lui sembrò capire e si abbassò di poco prima di far unire le nostre labbra. La sensazione che avevo allo stomaco era fastidiosa, ma contemporaneamente bella. Quel bacio bastò a farmi dimenticare tutta l'arrabbiatura del momento e mi sentivo così bene, tremendamente bene.

Harry

Camminavo avanti e indietro per tutto il salotto del mio appartamento, era circa la sesta sigaretta nel giro di un quarto d'ora. Kimberly era seduta sul divano e mi guardava masticando rumorosamente una gomma. Nora non mi rispondeva, l'avevo chiamata per ben sette volte e mi aveva palesemente ignorato

'Dovresti smetterla di fumare' disse Kimberly

'E tu dovresti farti i cazzi tuoi' sbottai fulminandola con lo sguardo. Eravamo amici dalle medie, gli ero davvero legato. Quando gli ho chiesto di fingere di essere la mia ragazza non ha esitato a dire di no anche se sapevo mi avrebbe fatto la ramanzina come stava per accadere adesso

'Il coglione sei tu Harry. Che diavolo ti è venuto in mente?' sbottò alzandosi dal divano, aspirai il fumo dalla sigaretta e guardai altrove 'mollare un pugno a Liam. Dio santo, Harry! È un tuo amico, mi conoscete da una vita'

'Esce con la ragazza che mi piace, Kim. E no, non sono impazzito. Farei di tutto per lei, e questo lo sai' ribadii spegnendo la sigaretta nel posacenere

'E come pensavi avesse reagito? Ti avrebbe applaudito?! Non lo ha fatto Harry' urlò quasi. Aveva ragione, tremendamente ragione

'Cosa avrei dovuto fare?! Avrei dovuto lasciare che la baciasse sotto i miei occhi? Non lo avrei sopportato' serrai la mascella e sapeva che era così

'Lo so Harry, ma facendo così, Nora cosa penserà di te?' recuperò la sua borsa e la mise in spalla, si avvicinò per lasciarmi un bacio sulla guancia e e andò verso la porta 'se posso darti un consiglio, lascia che si calmi. Non chiamarla in continuazione, lascia che le passi tutto e poi le spieghi le cose come stanno'

'Si come ti pare' dissi roteando gli occhi, Kimberly aprì la porta e mi sorrise beffarda

'Potranno anche piacermi le donne, ma fidati un consiglio lo so ancora dare..tu intanto stattene buono okay? Ciao Haz' disse salutandomi e chiudendo la porta dietro di lei. Poteva anche essere una rompicoglioni di amica ma aveva ragione.

Nora
Erano passati giorni, e di Harry nemmeno l'ombra. Ed era meglio così, non volevo vederlo almeno per un pò, in questi giorni ho frequentato molto di più Liam, la mattina veniva a prendermi e andavamo a lavoro insieme, pranzavamo insieme e la sera mi riaccompagnava a casa. Questa mattina avevo la giornata libera in libreria, la mamma prima di andare a lavoro mi aveva lasciato delle commissioni da fare e con mia grande sorpresa aveva accettato di lasciarmi l'auto per fare prima, diceva che per andare a lavoro avrei potuto prendere benissimo l'autobus e che la macchina avrei potuto prendera solo in casi straordinari, e a quanto pare questo era uno di quei casi. Alzai il volume della canzone che trasmettevano alla radio, una canzone di Ed Sheeran: ho sempre pensato che fosse uno dei migliori cantanti sulla faccia della terra. I suoi testi sono oro, e questo lo pensava anche Ivonne, ricordo che stavamo sempre chiuse nella sua stanza ad ascoltare Ed Sheeran e a cantare a squarcia gola le sue canzoni, sospirai pesantemente mentre parcheggiavo nello spazio di fronte il supermercato. Spensi il motore, recuperai la borsa e scesi dalla macchina, entrai nel supermercato dopo aver recuperato un cestino, guardavo la lista mentre vagavo per i vari settori e prendevo i prodotti dagli scaffali e li riponevo nel cestino. Canticchiavo in mente ripassando la lista della spesa e delle cose da prendere, ripresi a camminare quando mi accorsi che mancavano delle cose, e notai una persona, lui. Era fermo, immobile che mi fissava con un paccho di biscotti tra le mani, mi fermai sui miei passi e nella mia mente presero vita le immagini di me che strangolavo Harry

'Ehi ciao, è da un pò che non ci si vede' mi disse Harry facendomi risvegliare dal mio stato di trans, scossi la testa e lo guardai: aveva l'aria di un cucciolo in cerca di coccole

'Ciao Harry, già... quasi una settimana'dissi facendo un sorriso forzato e lui cercò di ricambiare

'Nora ascolta, vorrei dirti quanto mi dispiace per la reazione che ho avuto. Mi dispiace davvero tanto'

'Senti Harry io ho da fare okay? Non voglio stare qui ad ascoltare quello che hai da dirmi' sbottai infastidita. Non volevo sapere se era realmente dispiaciuto o mi prendeva per il culo, volevo solo andarmene a casa e non vederlo

'No, tu adesso mi ascolti' disse afferrandomi per un polso e attirandomi a lui quasi con forza 'ti ho detto che mi dispiace. Diamine Nora, tu non sai come ci si sente quando vedi l'unica cosa che ti fa perdere la testa e ti rende davvero felice, tra le braccia di qualcun altro. Non sai come ci si sente' urlò quasi, una vecchietta che passò di lì in quel momento, guardò prima me e poi Harry, ci lasciò uno sguardo truce e poi andò via

'Ogni momento, ogni fottuto momento della mia giornata penso a cosa stia facendo tu, e la mia cazzo di mente si prende gioco di me dicendomi: ehi amico smettila, lei sta con un altro adesso. Smettila di pensarla' sospirò lasciandomi il polso, feci un passo indietro mentre continuavo a guardarlo 'il punto è che, non ci riesco. Non riesco a smettere di pensare a te, non ci riesco' concluse distogliendo lo sguardo. Lo guardavo e non ero capace di non dire nulla, aveva confessato che pensava a me praticamente sempre e io non gli avevo detto nulla, zero, neanche una sillaba

'Io e Liam non stiamo insieme.. ci stiamo solo frequentando. Sono..tremendamente arrabbiata con te che ti prenderei a sberle fino a consumarti la faccia' deglutii 'e un momento prima sei un..coglione stronzo senza speranza e mi viene voglia di ucciderti, e un attimo dopo mi viene voglia di baciarti'

'E allora fallo!' venni interrotta da lui

'È sbagliato Harry. Totalmente sbagliato' dissi scuotendo la testa 'abbiamo chiarito fin dall inizio che siamo solo amici' mi avvicinai a lui

'È assurdo' scosse la testa abbassando lo sguardo. Boccheggiai per qualche secondo, aveva ragione: tutto questo era assurdo. Esattamente come lui, io non riuscivo a stargli lontana

'Io..io devo andare Harry..' dissi balbettando, non ricevetti risposta, aveva lo sguardo basso e sembrava essere quasi senza fiato per il modo di come respirava, mi voltai cominciai a camminare

'Aspetta..' disse in tono appena udibile, mi fermai nuovamente sui miei passi 'se siamo solo amici.. spiegami perché sento quel costante bisogno di averti affianco a me, spiegami perché ho bisogno di te, perché io non ci riesco. Io non riesco a spiegarmelo Nora'

ESCAPE|Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora