'Spostati Nora' sbottò, facendomi spostare aprendo la portiera dell'auto dato che io non mi muovevo 'ho già visto abbastanza' il suo sguardo era deluso
'Cosa?! Tu non capisci Harry..' dissi a bassa voce, al contrario suo che stava quasi dando di matto
'Io?! Io non capisco? Beh spiegami allora, perché a me sembra ancora di vederci bene Nora'
Eccola di nuovo. Quella sensazione strana allo stomaco che compariva ogni volta che Harry era presente, ogni volta che eravamo vicini
'Ascoltami Harry, possiamo parlarne per favore?' tentai di dire ma fece un sorriso amareggiato, quasi triste
'Non mi interessano le tue stronzate Nora. Quello che ho visto ha spiegato tutto..'
'Quindi vuoi basarti su quello che hai visto e non vuoi ascoltare quello che ho da dirti?' chiesi di rimando e lui annuì impercettibilmente. Scossi piano la testa allontanandomi da lui lasciandolo li, attraversai la strada andando sul marciapiede che portava alla porta di casa mia, feci qualche passo fermandomi poi sull'erba e mi voltai. Lo trovai ancora li che mi guardava, probabilmente si aspettava che mi sarei fermata o che sarei tornata indietro
'Sai cosa Harry? Io non volevo neanche baciarlo Liam, perché lui ha capito in un mese quello che io non ho capito in molti altri. E vuoi sapere un'altra cosa? Ha ragione! Diamine se ha ragione' avanzai tornando con i piedi sull'asfalto. Harry aveva chiuso la porta dell'auto e stava attraversando la strada, avanzava verso di me e ad ogni suo passo sentivo un peso scendermi sempre di più sul petto, il cuore mi si faceva pesante e perdeva battiti ad ogni suo passo 'ha ragione quando dice che io per te non provo amicizia, non volevo neanche ammetterlo a me stessa. Ma...ehi guardami sto parlando a vanvera sui miei sentimenti per un ragazzo a cui non importa un bel niente di quello che ho da dire' allargai le braccia mentre il mio tono di voce si alzava man mano che parlavo. Lo stavo facendo, stavo esternando tutti i miei sentimenti riguardanti Harry e mi sentivo più...libera, mi sentivo meglio
'Ripetevo a me stessa che tu fossi solamente un amico, ma quando mi baciavi, qui dentro' dissi indicandomi lo stomaco 'qui dentro succedeva il caos, e succede ogni volta che mi sei vicino, ogni volta che i nostri occchi si incrociano, succede ogni volta che ci sei tu' dissi ancora con il fiato corto. Mi guardava e se ne stava in silenzio, lo avevo fatto: gli avevo detto tutto quello che provavo. Aspettai ancora, per minuti che sembravano secoli ma non ricevetti risposta, mi voltai ancora una volta e rientrai in casa chiudendo la porta dietro di me e accasciandomi contro di essa. Dopo essermi calmata mi rialzai, salii le scale ed entrai nella stanza di Ivonne, mi sistemai sul suo letto e chiusi gli occhi abbracciando un suo pupazzo.
Il mattino seguente mi svegliai esattamente come mi ero addormentata la sera prima, mi portai su mettendomi a sedere, mi guardavo in torno e credevo che la soluzione migliore sarebbe stata quella di lasciar libera questa camera, di lasciar andare Ivonne e di accettare che lei non ci fosse ma che sarebbe restata lì per qualsiasi cosa io avessi bisogno, sospirando uscii da quella camera e scesi in cucina per la colazione, trovai mia madre che leggeva una rivista mentre beveva la sua dose di thè. Mi sedetti a tavola dopo aver preso la mia tazza e averla riempita di caffè e latte
'Mamma...' cominciai a dire prendendo un sorso, quando ebbi la sua attenzione continuai 'stavo pensando a una cosa che mi hai detto tempo fa..'
'Di cosa si tratta tesoro?' chiese lei cauta posando la tazza sul tavolo, presi un respiro profondo prima di parlare
'Ho deciso di liberare camera di Ivonne..' silenzio. Mi guardava solamente e stava in silenzio
'Oh tesoro...sei sicura di volerlo fare?' chiese con voce bassa e io annuii, mia mamma sorrise compiaciuta. Si alzò e fece il giro del tavolo venendomi vicino 'Nora, vorrei aiutarti davvero, ma credo che questa sia una cosa che dovresti fare tu e poi ho il lavoro'
'Si mamma lo so, grazie comunque' le sorrisi chiudendo gli occhi quando le sue labbra si posarono sulla mia fronte
'Oh approposito, ma quel ragazzo riccio, aspetta come si chiama...' fece fi ta di pensarci su ma sapevo dove voleva andare a parare
'Harry...' pronunciai abbassando lo sguardo
'Si lui, non si è più visto. Non avrete mica litigato? È così un caro ragazzo' certo mamma, sapessi quant'è stronzo cambieresti subito idea
'È impegnato con il lavoro e non abbiamo litigato' dissi alzandomi. Posai la tazza nel lavello e mi voltai verso mia mamma che mi guardava aspettandosi molto di più 'oh andiamo mamma! Smettila, non c'è nulla di quello che tu pensi. Vado di sopra' dissi velocemente lasciandola parlare a vanvera
Harry.
Mi ritrovavo ancora una volta di fronte casa di Nora, ancora una volta indeciso su cosa fare. Mi sento così stupido, certo aveva esternato quello che provava per me e infondo, molto ma molto infondo, era merito di Liam se lei aveva capito di provare qualcosa per me. Sospiro profondamente prima di bussare al campanello e mettere le mani in tasca e sospirare nuovamente. Ad aprirmi fu la madre di Nora, a rifletterla bene le somigliava moltissimo
'Salve signora, cercavo Nora è in casa?' chiesi titubante, ero stato senza dirle niente e temevo che non volesse vedermi
'Ciao Harry, è un piacere vederti. Nora è di sopra, seconda porta a sinistra' disse lasciandomi entrare, il salotto era abbastanza grande con un divano posto di fronte il televisore,vi era un tavolino avanti a esso e poi diversi mobili con delle fotografie 'fa come se stessi a casa tua, devo scappare a lavoro scusami. Grazie per essere passato' mi sorrise gentilmente la mamma di Nora, ricambi il sorriso salutandola e ringraziandola. Mi soffermai a guardare le poche foto che erano sparse per il salotto, una di queste attiró la mia attenzione,vi erano due ragazze: una di queste era Nora,e l'altra suppongo sia Ivonne, sorridevano entrbe e Nora aveva un diro conficcato nella guancia della ragazza al suo fianco ed entrambe sorridevano, soprattutto Nora:lei aveva un sorriso smagliante,non l'avevo mai vista così. Salgo lungo le scale fino ad arrivare alla seconda porta sulla sinistra, come mi aveva detto la madre di Nora. Busso ma non ricevo risposta, il volume alto della musica non le permette di sentire, apro la porta e la trovo di fronte all' armadio intenta a prendere degli abiti da esso: aveva dei pantaloni della tuta e una maglia decisamente troppo grande per la sua taglia, i capelli era raccolti in una crocchia disordinata, tossii per attirare la sua attenzione e non appena si voltò i vestiti che aveva tra le mani le caddero a terra
'Che..chi ti ha fatto entrare?' chiese cercando di recuperare i vestiti, mi avvicinai per darle una mano
'Tua madre, mi ha aperto lei la porta di casa' le dissi dandole una maglietta 'ho anche bussato ma non hai sentito a causa del volume alto'
'Oh... Che ci fai qui comunque?' chiese mettendo i vestiti sul letto e iniziando a piegarli per poi riporli in uno scatolone
'Ieri abbiamo lasciato un discorso in sospeso...' cominciai col dire
'Non ho poù noente da dirti Harry, ho detto tutto ieri' alzó lo sguardo per guardami e lasciar perdere la maglia
'È vero?!' domandai e lei mi guardó aggrottando le sopracciglia non capendo cosa intendessi ' tutto quello che mi hi detto,è vero?' feci il giro del letto andandole vicino
'Non dico cose non vere Harry, dovresti saperlo' disse a voce bassa, mi avvicinai ancora di più, i mostri nasi si toccavano e potevo sentire il suo respiro farsi pesante e il suo cuore battere forte, anche io mi sentivo agitato quando le stavo vicino
'Ho pensato molto alle tue parole e credimi, stento a crederci che provi le stesse cose' dissi sorridendo, con il pollice la accarezzavo la guancia e lei mi guardava intensamente, era tempo che non mi sentivo così
'Beh credici, solo...l'ho capito tardi' fece spallucce, questa volta non avrei sbagliato. Avrei fatto tutto per bene e non me la sarei lasciata scappare. Avvicinai le mie labbra alle sue baciandole lentamente e con dolcezza ed era la sensazione più bella al mondo stare con lei. Duró a lungo, era il bacio più bello che avessi mai dato dovevo ammetterlo. Si staccó continuando a guardarmi e sorrideva, proprio come in quella foto, era bella...davvero bella
'Prometti che non mi allontanerai di nuovo' le dissi continuando ad accarezzarle dolcemente la guancia
'Prometto che non lo faró'
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ESCAPE|Harry Styles
FanfictionEra strano come per una semplice ragazza di 19 anni la vita si fosse fermata in un ospedale, dove tutto il passato che non voleva lasciarsi alle spalle era stato trascorso lì. Aveva 18 anni, quando alla sua migliore amica le è stata strappata via da...