capitolo 33

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PIERO E LA VERITÀ

Mentre siamo al centro commerciale decido di dirle quello che é successo con Piero

"Ehm ti dovrei dire un cosa" dico timidamente

"Si dimmi" risponde tranquilla

"Stamattina, a casa di Gianluca é venuto Piero dicendoci che doveva dirci una cosa, Gianluca si é arrabbiato perché non doveva andare a casa sua perché ti ha fatto soffrire e cosi hanno iniziato a picchiarsi. Sono intervenuta io e ho cacciato Piero"

Ha la faccia incredula:"non ci credo, prima fa del male a me e poi picchia il tuo ragazzo" dice delusa

"Non fraintendermi, peró credo che lui non ti abbia detto la verità quando ti ha lasciata, secondo me e Gianluca c'é dell'altro sotto..non voglio confonderti ti sto raccontando quello che pensiamo io e Gian"

"Mi ha specificatamente detto che non mi ama più. Anche se questo non fosse vero io non mi fiderei più di lui, ero la sua ragazza, il vero motivo avrebbe potuto dirmelo se mi amava."

"Ma-"

"Voglio metterci una pietra sopra, come ho fatto con gli altri ragazzi. Mi aiuterai?"

Sospiro e rispondo"si ovvio"

"Bene...uuu entriamo in quel negozio!!!"

**************

Tornate a casa mangiammo e dopo andai all'Università con Ale. Durante la pausa vidi Piero entrare a scuola e venire verso di noi. Chiamo Ale e lei si gira verso di lui con sguardo apatico.

Alessandra

"Ale" inizia a dire Piero..aspetta da quando mi chiama Ale?...no non devo cedere

"Perché sei venuto qui?" dico fredda

"Ti devo parlare" dice dispiaciuto...

"Io non voglio parlare con te"

"Devi solo ascoltarmi, ti prego"

Guardo Vane e lei capendo sta per andarsene ma poi si ferma, va da Piero e gli dice seria:"stai attento"

La guardo sorridendo e poi se ne va

"Cosa devi dirmi?"

"La verità"

"Se mi devi dire che non mi ami più te ne puoi anche andare"

"No..ti ho mentito, la verità é che-"

Driiiiiin

"Devo tornare in classe"

"No aspetta"

Vado via, non so perché ma non lo voglio ascoltare. Insomma le ultime volte che ho parlato con lui sono finita per tagliarmi e piangere, sinceramente non mi va di riprendere...

Mentre sto per entrare in classe sento Piero urlare:"devo tornare in Italia!!"

Rimango spiazzata e mi giro

"C-che hai detto?" Dico mentre le lacrime scendono

Si avvicina a me e mi dice:"io non ti ho lasciato perché non ti amo. Credevo che fosse una buona scusa, ma mi sbagliavo. Sto male senza di te, ma io devo tornare in Italia"

"No, ma..perché?!"

"Quando sono venuto qui avevo promesso a mio padre che avrei trovato un lavoro buono con grandi guadagni entro un certo tempo...non l'ho trovato ed é scaduto il tempo. La mia famiglia vuole che ritorni li"

"Perché non me lo hai detto?"

"Non volevo farti avere un pensiero in più"

Sto piangendo come una disperata e Piero mi abbraccia forte

"Non andare, ti prego" dico tra un singhiozzo e l'altro

"Lo vorrei tanto..."

Mi stacco dall'abbraccio

"Potremmo andare in giro a cercarti un lavoro, ci faremo aiutare da Vane e Gian, capiranno."

"Non c'é più niente da fare.."

"Quando parti?"

"Domani"

"Passiamo questi ultimi momenti insieme"

"Andiamo a casa" dice Piero prendendomi la mano

Arrivati a casa andiamo in cucina e ci sediamo sul divano

Riprendo di nuovo a piangere

"Ale.." mi richiama Piero dispiaciuto

"Non puoi partire..non voglio dirti addio"

"É solo un arrivederci e poi..aspetta cosa sono quelli?"

Nooo ha visto i tagli

"Ehm..niente"

"Ale cosa hai fatto?"

"Non é niente!"

"Prima che ti lasciassi non li avevi...li hai fatti a causa mia...no tu non devi più farlo!! Anche quando partiró tu non devi farlo!!"

"Non mi controllo.."

"Invece lo farai. Ci sentiremo ogni sera via Skype, promesso, e poi sai che io ti amo con tutto me stesso. Non farlo più Ale"

"V-va bene"

Non stiamo più parlando, non serve a nulla..siamo abbracciati: io ho la testa sul suo petto e lui mi tiene forte, stretta a sé

Arrivano Vane e Gian a casa e oh povera me mo si incazzano

Vanessa

Entriamo in casa e vediamo Ale e Piero abbracciati

"Ciao..." dico sorpresa mentre Gian sta andando di nuovo a picchiarlo ma lo fermo

"Ehi ehi" inizia Ale ridacchiando

"Spiega tutto quanto" dico fulminando con lo sguardo Piero

"Allora innanzitutto mi dispiace per esservi entrato quasi nella macchina"

"Gli sei quasi entrato nella macchina?" Dice Ale incredula

"Ti dispiace???? Potevamo morire e tu dici mi dispiace?!?!?!" Gianluca si sta di nuovo fiondando su di lui ma lo freno un'altra volta

"Ma quando?" Continua Ale non capendo niente

"La sera che ti ho lasciato" gli risponde Piero

"Comunque, io non l'ho lasciata perché non l'amavo, era solo una scusa..."

"Una scusa per cosa?" Chiedo io non capendo dove volesse arrivare

"Devo tornare in Italia" cosa?? Dice davvero??

"Piero se questo é uno scherzo io giuro che ti uccido" dice Gian capendo che non era uno scherzo

"Magari lo fosse.." rispose lui

"Ma non é possibile.." dico io sconvolta

Ci spiegó tutto e infine concluse con:"parto domani"

"Piero mi dispiace tanto, non volevo aggredirti in quel modo" diciamo io e Gian, subito dopo abbraccio Piero e Gianluca gli da una pacca sulla spalla

"Almeno passiamo la serata insieme no?" Dice Piero triste

"Si dai!" Dico io cercando di tirare su il morale a tutti

Spazio meee :)
Ciao gente, scusate il capitolo corto e schifoso ma per prima cosa é un capitolo di passaggio, seconda cosa non l'ho scritto ascoltando la musica che per me é un valore importante ascoltarla mentre scrivo

Spero vi piaccia comunque, un bacio e alla prossima :)

ti amo ma ti odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora