Capitolo 21

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E anche il mese di marzo passò.

Benvenuto aprile.

Mancavano solo due mesi agli esami e io non avevo ancora preparato la tesina da presentare ai professori.

Tracorrevo quasi tutti i pomeriggi in compagnia di Harry. Era fantastico e ogni volta faceva di tutto per rendermi felice.

Grazie a lui i miei voti aumentarono ancora di più.
Insomma con lui la mia vita doveva migliorare.

Anche con Louis le cose migliorarono.

Dopo una settimana, Louis si presentò a casa mia e mi spiegó tutto.

Che non voleva usarmi, che teneva veramente a me e che tra noi poteva esserci ancora una soda amicizia.

Certo non lo perdonai subito, ma nei giorni seguenti notavo che comunque lui ci stava male così tentai di restaurare, insieme a lui ovviamente, un buon rapporto.

Con il passare dei giorni convingevo ancora di più me stessa sul fatto che fossi attratta da Harry e quelle emozioni che avevo solo con lui potessero solo sinignificare una cosa: mi piaceva e anche tanto.

"Oggi alle 16:30 al parco non mancare!
Mery Xx."

Ero distesa sul mio letto quando il mio telefono squillò avvisandomi del messaggio appena ricevuto.

Mery finalmente era tornata dall'Italia.

Esatto era andata in Italia per due settimane a trovare il padre che aveva trovato lavoro lì.

"Ovvio sist, sarò puntuale come sempre.
Martha Xx "

Risposi e notai che mancava solo un'ora.
Andai a fare una doccia veloce e mi vestii abbastanza leggera.

Stranamente qui ad Holmes Chapel da una settimana le giornate erano soleggiate e ciò mi rendeva felice.

Le 16:00.

Mancava ancora mezz'ora così decisi di andare da Harry.

Gli mandai un messaggio per sapere se fosse a casa.

"Ehi Harry sei a casa? "

Subito dopo mi arrivò un messaggio in risposta.

"Si si, vieni?"

"Si sto arrivando"

"Perfetto"

Questa fu la nostra conversazione.
Interessante eh?

Bussai alla porta del riccio e subito dopo aprì.

Indossava una camicia con delle moto sbottonata, lasciando intradevedere i due uccelli e metà farfalla, i suoi inseparabili jeans neri e ai piedi calzava un paio di stivaletti neri in pelle adornati alla caviglia con delle borchie.

Era tremendamente sexy cazzo.

"Ehii"
Sorrisi ampiamente.

"Piccolaaa" urlò abbracciandomi.

Ormai quel "piccola" era diventato un soprannome e a me piaceva tanto, mi faceva sentire amata, o qualcosa di simile.

"Vieni entra"
Mi fece accomodare a casa sua.

"Allora come mai da queste parti?"
Chiese il riccio

"Ci abito Harry, ci abito"
Risi

"Intendevo come mai sei venuta da me"
Disse con un sorriso vittorioso in volto

"Tra mezz'ora ho un appuntamento"
Feci spallucce

La sua espressione sorridente mutó in una più seria.

Nobody knows [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora