Caro Louis,
Mi sto spegnendo. Non ho più forze per piagere, urlare, respirare.
Sono inutile. I ragazzi hanno perso le speranze, mi mandano una volta ogni due giorni qualche messaggio per sapere come sto, ma non rispondo.
Mi stanno dimenticando.
Non lo so nemmeno io come sto, mi viene da impazzire, oppure di morire.
Forse tu stai bene, sorridi alla luce del sole che illumina il tuo viso mozzafiato, mentre io non esco più di casa per paura di spezzarmi, più di quanto sono già a pezzi.
I miei occhi bruciano, troppo tempo sono rimasti "a galla" tra le mie inutili lacrime che non verranno mai asciugate, da te.
Mi sento come se sto annegando, non ho più forze per salire in superficie e nessun salvagente può salvarmi.
Sono una nave che sta affondando.
Sto affogando. Tu eri sempre vicino a me, mi reggevi quando stavo per cadere, per qualunque punto di vista.
Mi ricordo quando mi aiutavi se scivolavo sul ghiaccio, quando mi invitavi a pattinare, quando inciampavo sui miei stessi piedi sulla strada.
E forse, lo facevo apposta, per essere sicuro che mi prendevi e mi stringevi forte a te, sapre che tu eri sempre il mio salvatore.
E quando piangevo, eri pronto ad asciugarmi le lacrime, a sussurrarmi cose dolci, a baciarmi.
Ma adesso non sei qui, con me.
Sto cedendo, Louis.
Harry.