12. ~Non gli era passata

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"Non è giusto!" si lamentò Niall. "Fino a ieri sera c'era un canale dedicato solo al cibo. Si può sapere che fine ha fatto?"

Risi correndo a sedermi sul divano insieme al biondino, che era intento a fare zapping col telecomando.

"Cavolo! Abbie guarda cos'ho trovato."

"-Da quando vanno in onda programmi francesi in America?- Niall ed io chiedemmo contemporaneamente con una faccia piuttosto difficile da decifrare.-

-Da quando andate su canali francesi.- rise Harry andando in cucina.

-Niall, sei un idiota.- "

"Che ricordi" sussurrai malinconica abbracciando il biondino.

Niall ricambiò stretto, lamentandosi su quanto gli mancasse l'America.

"Sì però adesso cambiamo canale perché non ci sto capendo nulla", rise.

Io rimasi nella mia posizione, poggiai la testa sulla sua spalla chiudendo gli occhi, in quel modo sentivo solo la sua risata buffa e ben presto i passi di mio fratello farsi sempre più vicini.

"Stasera andiamo a farci un giro per la città, sei dei nostri? Verrà anche Cleo."

"Sì, se decidi di tagliarti quei capelli, tra poco saranno anche più lunghi dei miei. Sono gelosa!" scherzai, in verità l'avevo anche fatto perché mio fratello da quella mattina era piuttosto strano, forse per via di quella piccola litigata con Zayn la sera precedente, forse per il fatto che il suo migliore amico si comportava in modo strano da un po'...stava di fatto, che volevo farlo sorridere, come sempre.

Ma nonostante ciò annuì solamente, facendo dietrofront per tornare in camera sua.

Harry non avrebbe mai lasciato a nessuno decidere la sorte dei suoi capelli.

"Ehi!" mi alzai in piedi prendendolo per mano. "Non ti chiederò come stai, visto che sei strano da stamattina, voglio solo sapere se è stato Zayn a ridurti così."

Il riccio sospirò, scuotendo la testa.

"Vi ho sentiti stanotte. Che è successo?"

"Credo dovresti spiegarmelo tu, sorellina. Visto che Zayn si concia così per te."

"Che cosa? Cos'ha fatto sentiamo."

"Avevo ragione. Ha dato un fottutissimo pugno nel muro ieri sera, ho dato uno sguardo alla sua mano e credo di non averla mai vista ridotta in quel modo. Per poco non si rompeva le ossa! Ci hai sentiti urlare stanotte perché non voleva dirmi il perché di quel gesto. Sono rimasto sveglio fino le cinque per tirargli quelle poche parole di bocca e non ti dico cos'altro mi ha detto, cos'altro ha dentro. Forse a te non interessa come si sente, ma a me sì, è il mio migliore amico ed odio profondamente vederlo così per una ragazza!" concluse alzando la voce.

"Beh sei stato tu a volermi portare qui!" sbottai.

"Non avevo altra scelta!"

"Perfetto! Se pensi di più a come si sente il tuo migliore amico allora è meglio che tolgo il disturbo!" urlai correndo su per le scale.

Harry non disse una parola, prova certa che avevo ragione.

Una volta in camera chiusi la porta violentemente, presi la valigia da sotto il letto e cominciai a buttarci dentro i miei vestiti. Avevo le lacrime agli occhi, volevo buttarmi per terra e piangere fin quando qualcuno non mi avesse fermata.

Fin quando qualcuno non si fosse interessato della mia vita.

Harry non era preoccupato per me, nessuno lo era.

Abbie Allison Styles 2 -Love me again-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora