Una leggera brezza sfiorava la mia pelle, e mi mossi un po' prima di aprire gli occhi, ero ancora poggiata con la testa sulla spalla di Brando e lui, mi avvolgeva ancora con il suo braccio. Ma poi realizzai. C'eravamo addormentati in spiaggia. Di scatto mi alzai con il busto e Brando si mosse un po'. Iniziai a strattonarlo.
-Io: Brando? Brando? Cazzo! Svegliati!- lui mugugnò e poi apri gli occhi strofinandoseli. Non poteva essere successo, avevo dormito fuori. Senza avvertire nessuno. Mio padre mi ucciderà? Ma come è potuto accadere? C'eravamo stesi, è vero, scherzavamo, ridevamo, poi lui ha iniziato ad accarezzarmi i capelli, e probabilmente è stato quello a farmi addormentare.
-Brando: oddio! Che ore sono?- presi il cellulare, erano le 6:15 del mattino, e il sole non doveva ancora sorgere del tutto.
-Io: oh dio, le sei e un quarto!-Sbloccando il telefono notai le 30 chiamate perse di mio padre, messaggi da Carlo, Denise e.. Mirko. Decisi di non aprirli, ma notai un "Che cazzo di fine hai fatto?" da parte di Mirko. Io e Brando ci alzammo velocemente e ci scrollammo la sabbia di dosso, ne eravamo pieni. Lui senza dire niente mi prese la mano e corremmo verso la macchina, appena saliti mettemmo subito in moto.
-Brando: Mi dispiace un mondo, maria!- la sua voce era mortificata e lo sguardo dispiaciuto, ma in fondo era stata anche colpa mia, e poi devo ammettere che non mi era dispiaciuto affatto dormire affianco a lui, su una spiaggia. Era stato... dolce.
-Io: non ti preoccupare, tranne per il fatto che mio padre mi ucciderà.- rise, ma si vedeva che non era per niente tranquillo.
-Brando: però..è stato bello, dovremmo rifarlo.- disse, mettendo la sua mano sulla mia coscia, sussultai al suo tocco, ci guardammo per un secondo, poi lui riportò lo sguardo sulla strada. Qualche riccio gli cadeva sugli occhi e il colore delle pupille era più chiaro. Misi la mia mano sulla sua e lui me la strinse. Non avrei potuto conoscere ragazzo migliore.
-Io: decisamente, ma la prossima volta, avvertiamo!- ridemmo, tolse la mano e la riportò sul volante. Presi il telefono, e inizia a scorrere tutte le chiamate perse, decisi di richiamare mio padre, dovevo fargli sapere che stavo bene, poi mi avrebbe uccisa, strangolata, appena arrivata a casa.
-Io: chiamo mio padre..- avvertii Brando, lui annuì. Lasciai squillare per un po'.
-Papà: Maria, ti sei degnata a rispondere!- mi rimproverò, aveva la voce assonnata ma più tranquilla del dovuto.
-Io: perdonami, papà, ma sto bene, sto tornado a casa.. Scusami.- dissi con il tono più dispiaciuto possibile.
-Papà: si, va bene, calma, ma la prossima volta avvertimi prima di fermati a dormire da Denise.-
-Io: cosa? ...-
-Papà: si, tu non mi rispondevi. Per fortuna avevo il numero della tua amica e lei mi ha detto che stavo dormendo, che stavi da lei e stavi bene.- spalancai gli occhi, e ringraziai mentalmente Dio e Denise.
-Io: si, scusa papà, a tra poco.- chiusi il telefono, e feci un sospiro di sollievo. Andai nei messaggi di Denise.Denise:
Non so che fine hai fatto, ma mi devi un favore!
La risposi subito.Io:
Oddio, sono in debito con te. Grazie. Ti amo.Il suo ultimo accesso era alle 2:00 di notte quindi l'avrebbe letto appena si sarebbe svegliata. Entrai nella chat con Mirko, non mi interessava se avrebbe visto che avevo visualizzato i messaggi senza risponderlo.
Mirko:
"Dove sei?""Perché non mi rispondi?"
"Sono passato per casa tua, sono mezzanotte perché ancora non sei rientrata? "
"Dove cazzo sei finita? "
"Maria, cazzo!"
"Lo uccido a Brando, lo giuro."
"Cazzo rispondimi. "
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Love will change. ||Mirko Trovato||
Fiksi PenggemarNon credevo nell'amore finché non ho in trovato lui. Non voglio sprecare molto parole a spiegare con mi sono ritrovato nel cerchio dell'amore. Mi chiamo Maria, ho 16 anni, vivo da poco a Pomezia, non sono molto alta, non ho un fisico da modella, ho...