Cap 27

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Cinque giorni dopo.. E Harry ancora non tornava.. E se gli fosse successo qualcosa? Io non me lo sarei mai perdonata..
Ero incazzata sì, ma non mi era mai capitato che lui non si facesse vivo a casa a causa mia..

La mamma era preoccupatissima, aveva cercato in tutti i modi di rintracciarlo senza risultato, avevamo chiesto a tutti, i vicini, amici di famiglia, compagni di classe, amici..

Iniziai a ripensare alla lista di amici di Harry, quelli che avevamo in comune e non.
Niall, Louis, Liam, Kennet, Heraton, John, Sam, Dylan, Louise, Hiley, Jennifer..Liam!
Ecco a chi non avevamo chiesto..
Liam era sempre occupato..e quasi nessuno sapeva dove fosse..l'unico posto in cui lo si poteva trovare dalla mattina alla sera era ad allenarsi in quel vecchio capannone..
Lo sapevo, perchè Harry una volta me lo spiegò..

Mi disse..che conobbe Liam tre anni fa, durante una rissa che si creò ad una festa..
Uno dei suoi amici si ferì, ed Harry non sapendo come fare iniziò a chiedere ad ognuno dei presenti se sapesse come aiutare qualcuno con le ferite di quel genere.. Liam fu l'unico a farsi avanti..
Da lì si incontrarono quasi sempre..e diventarono inseparabili.. Ora Liam è uno dei migliori amici di Harry ed è l'unico a sapere le intenzioni di mio fratello.

E di sicuro sapeva dove si trovava ora.
Dovevo trovare Liam.

La voce tremante, quasi morta di mia madre, mi riportò coi piedi per terra.
La sua espressione era stanca, affaticata, mentre i suoi occhi verdi erano contornati da profonde occhiaie nere, a causa delle ore di sonno inesistenti di quei giorni..
I suoi capelli e i suoi vestiti erano molto meno curati in quel periodo..a stento sapevo se li avesse stirati o meno..

"Novità?.."mi domandò, con gli occhi spenti, e senza curiosità nella voce, come se avesse perso ormai ogni speranza.
"No.."odiavo risponderle in quel modo, anche perchè sapevo cosa Harry significasse per lei.. Harry per lei, significava tutto quello che non significavo io..

Harry era il figlio perfetto, Harry era quello intelligente, Harry era quello ordinato, responsabile, bello, cordiale, educato, sempre preparato, simpatico, solare, disponibile.

Nonostante i miei sforzi per essere tutte quelle cose, io non lo ero mai abbastanza.
Non lo sono mai stata. E l'ho sempre saputo.
Ma mia madre non mi ha mai illusa. Ha sempre dimostrato la differenza fra me e Harry, così ci ho fatto l'abitudine, e ho imparato a non farci caso.
Anche se, durante il periodo dei 12 anni ai 15, faceva male, tanto male.
A quale figlio piacerebbe non essere considerato abbastanza dalla propria madre? Essere considerato uno sbaglio, un errore, un qualcosa di inutile, o che la sua presenza per lei sia totalmente indifferente?
A nessuno, credo.

"Ma..abbiamo dimenticato una persona.."dissi seguendola con lo sguardo, mentre camminava nervosamente avanti e indietro per il soggiorno, ormai non faceva altro in quei giorni, a parte piangere e urlare.
"E allora? Non credo una persona faccia la differenza"rispose bruscamente mentre si porto l'indice alle labbra per poi iniziare a morderlo cercando invano di trattenere le lacrime.
Sospirai abbassando lo sguardo.
"Invece questa persona può darci le risposte che cerchiamo..lo so, e so anche come trovarla"
Immediatamente sentì i suoi occhi bruciarmi sulla pelle.
"Come ne sei così sicura?" La freddezza nella sua voce era costante, anche se potevo scorgere un pizzico si speranza in quelle parole.
"Perchè so cosa significava quella persona per Harry"
Al suo nome, gli occhi verdi le si riempirono di lacrime, pronte a scorrere come fiumi sulle sue guance pallide, per l'ennesima volta.

"Sicura sia una buona idea?"mormorò con la voce che tremava, come se stesse per scoppiare in un pianto isterico da un momento all'altro.

Annuì senza fiatare, mentre piccoli singhiozzi iniziarono ad uscire incontrollabili dalla sua bocca.
Portò le mani sul volto, coprendoselo, mentre pianse man mano sempre più forte.
Potevo comprendere il dolore di una madre disperata, se fosse stata un'altra persona non ci avrei pensato due volte a stringerla e a cercare di darle speranza o conforto..
Ma lei per me non c'era mai stata, non è mai stata una madre, e ne tantomeno io ci sarei stata per lei in quell'occasione.
Non se lo meritava.

E mentre lei si disperava alle mie spalle, io ero già fuori casa, che mi avviavo alla ricerca di quel capannone, in cui c'era, o almeno speravo, la risposta a tutte le domande che in quei giorni mi avevano tormentata come la peggiore delle torture..

We were in love.was it a mistake?-Harry Styles fan fictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora