Cap 32

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Ehyyyyyy(: oggi ho deciso di scrivervi all'inizio del capitolo e non alla fine, dato che so che molte di voi, o quasi tutte preferiscono leggere il capitolo piuttosto che gli spazi autrice..
Beh, volevo solo dirvi che ci sono rimasta malissimo..i voti sono molti e sono contenta di questo..ma riguardo le visualizzazioni e i commenti non ci siamo..volete che smetta di scrivere?.. Non vi piace la storia?.. Stavo iniziando a prendere in considerazione l'idea di cancellare la storia..voi che ne pensate?.. Per favore commentate perchè non so davvero cosa fare..
Detto questo..vi lascio al capitolo oggi interamente dedicato ad Harry(: da qui ci saranno nuovi personaggi un poooo' straniiii.
ANYWAYYYYY buona letturaaaaaaaaa(; 
        E ricordatevi di commentareeee..       
                              All the love
                                   Angy Xx
Harry's pov.

Sbattei la porta del mio appartamento dopo essere entrato. Sentivo ancora la pressione delle sue labbra carnose sulle mie, la sua lingua che sfiorava timidamente la mia.. Avevo ancora l'immagine di quei due occhi dorati che mi supplicavano di dirle parole confortanti, di dirle che sarei tornato a casa, che sarei tornato per lei.
Ma ho fatto l'esatto opposto. Con lei non ci sarei tornato, non potrò mai tornarci. Nè avevo l'intenzione di farlo.
Sospirai mentre controllai il telefono, c'erano una decina di messaggi.

Da Caroline:'Ehy Harry, stasera ti aspetto?Xx.'

Alzai gli occhi al cielo trattenendo un veso di disgusto. Dopo tre giorni questa mazza di scopa mi era ancora dietro. Era stata una semplice botta e via, non ero neanche cosciente quando me la feci. E quando da sobrio, mi ritrovai nel suo letto, rimasi scandalizzato nel vedere chi avevo vicino.
Non che fosse brutta, era carina, di viso. Ma fisicamente non aveva nulla, a parte un po' di culo..probabilmente era l'unica cosa che la rendeva guardabile, assieme agli atteggiamenti da puttana.
Ma non era neanche lontanamente paragonabile a Sunshine, lei era lei. Lei era perfetta.
...
Scossi la testa chiudendo gli occhi, per poi riaprirli e puntarli sullo schermo, leggendo gli altri messaggi.

Da Charlie:'Hazz allora domani alle 9 vieni alla festa?'
Da Charlie:' Credo sia una domanda stupida(;'
Da Charlie:' Quando pensi di rispondermi?'
Da Charlie:'...fottiti'

Risi leggendo. Charlie era un ragazzo tremendamente festaiolo, forse il più tremendo che avessi mai conosciuto. Amava le feste, ogni tipo di festa era una buona scusa per lui per divertirsi e darsi alla pazza gioia.
Era uno di quelli che non si perdeva niente alle feste, nessun gioco o nessun ballo, beveva di tutto.
Beh, nessuno si godeva le feste quanto faceva lui.
L'immagine di Charlie, che bellava seminudo sul tavolo della festa di due sere fa, ubriaco fradicio, circondato da troie urlanti che fischiavano e applaudivano si fece spazio nella mia mente.
Non potrò mai dimenticare che quella notte la trascorsi con lui in bagno, ad aspettare che smettesse di vomitare e di sentirsi male.

Eliminai anche quei pensieri, e passai avanti con i messaggi.

Da Christine:' Harry? Ieri sera sei sparito all'improvviso, tutto bene? Non ci hai fatto sapere nulla e ci siamo preoccupati. Stronzo.'

Da Christine:' Spero che almeno domani sera ti degnerai di muovere quel culo e di venire alla festa con noi.'

Da Christine:' o altrimenti verremo a prenderti. Sai che siamo capaci di farlo.
A domani sera riccio.'

Risi leggermente mentre decisi cosa risponderle.

Per Christine: 'Ci sarò, ragazza dai capelli verdi.'

Risposi infine.
Christine era diventata l'unica ragazza che avessi mai voluto come amica.
Non era una bellezza sovrannaturale, ma era carina, a parte il fatto che aveva i capelli di un verde scuro sulle punte, e un verde acqua per il resto della testa. Non che me ne intendessi di capelli, ma odiavo quel colore quando si trattava di acconciature.
Strano ma vero, io ho sempre preferito le ragazze naturali a quelle rifatte. Erano fin troppo gommose, e io preferisco di gran lunga la carne al silicone. Comunque Christine era..strana?
Era la ragazza più sfrontata che avessi mai conosciuto, era l'unica che riusciva a tenermi testa, e per come urlava, a volte avevo davvero paura. Credo che nessuno sia mai riuscito a metterle i piedi in testa..
Eppure i suoi occhi azzurri non davano proprio l'idea di una sfacciata isterica. Probabilmente, anzi, sicuramente, erano i piercing che aveva sul naso, e sulla lingua.
Vestiva quasi sempre di nero, a volte rosso e bianco..vestiti corti e aderenti, anche se mai troppo volgari, solo audaci. E la rappresentavano.
Se dovessi paragonare Chris e Sun..beh non potrei farlo, sono totalmente opposte.
Una è la luna e l'altra il sole. E non sto scherzando, non è per niente il modo di dire.. Sunshine è così.. piccola..innocente..dolce..altruista..si crea problemi inutili su tutto..è perfezionista..a volte anche troppo, talmente tanto da farmi innervosire..è perfetta..è..
Che cazzo sto dicendo?!
Non potevo restare tutta la serata con la mente lucida, mi avrebbe fatto pensare troppo..e ogni pensiero mi avrebbe portato sempre dalla stessa parte. E non potevo permettermelo.

Andai in cucina ed aprì il frigo, sperando che quell'idiota di Charlie non avesse fatto fuori l'intera scorta di birra.
Quando non vidi altro che cibo iniziai ad andare in panico. Non poteva aver davvero bevuto fino all'ultima birra. Non poteva aver bevuto le mie birre cazzo.
Ma poi ebbi un'illuminazione.
Aprì il freezer, e le vidi, le ultime due tre bottiglie di birra, che avevo nascosto per non farle bere da Charlie.
Tirai un sospiro di sollievo e le poggiai sul tavolo. Mi sedetti e ne stappai una.
Iniziai a bere a grandi sorsate.
Non volevo pensare.
Se pensavo mi saliva la nostalgia.
Mi veniva voglia di andare da lei, di abbracciarla e urlarle contro.
Urlarle contro perchè era colpa sua.
Era colpa sua se era così fottutamente perfetta. Se era così fottutamente tutto quello che volevo.
Se pensavo mi veniva voglia di lei.
Voglia di passare la notte con lei, di sentire di nuovo quelle sue labbra sulle mie, sentire la sua pelle contro la mia, prendere ogni cosa di lei..non solo il suo corpo, io volevo la sua anima.

E mentre a fine della seconda bottiglia, il liquido frizzante iniziò a bruciarmi in gola, assieme a questo, anche tutti i miei pensieri scivolarono via..mentre la mente si offuscava, liberandosi.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 09, 2015 ⏰

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