Me ne vado

49 10 0
                                    

- Brooke. Finché io o Eder saremo ancora in vita, tu sarai al sicuro. – fece Xander guardandomi dritto negli occhi.

Inclinai la testa di lato, senza interrompere il contatto visivo. Aveva degli occhi veramente strani. Di che colore erano?

Poi Eder si schiarì la voce, riportandomi alla realtà. Branchi scomparsi. Pericolo mortale. Giusto.

- Be', cosa vi fa sperare che io inizi a fidarmi di voi così, di punto in bianco? – domandai concentrandomi sul centrotavola stropicciato.

- Ti abbiamo salvato! – esclamò indispettito Xander, senza traccia della precedente gentilezza – Non ti basta?

- Non ho nessuna prova concreta del vostro salvataggio. – risposi con lo stesso tono – Per quel che ne so, potreste essere anche voi due sterminatori di branchi, o qualcosa del genere!

- Non lo siamo. – intervenne velocemente Eder – E tu devi crederci.

Lo guardai. Stava cominciando a starmi simpatico, perché voleva rovinare tutto appoggiando quello stronzo del fratello?

- Perché? Non puoi pretendere che una sedicenne che ha appena visto cadere il suo branco sia così ingenua. E se è vero che sono l'alfa... è anche peggio.

Mi allontanai, a disagio. Forse erano venuti a fregare il mio nuovo status sociale. Sì, non sembravano particolarmente amichevoli.

Eder mi fissò, riflettendo. Poi fece un sospiro.

- D'accordo. Mettiamola così: tu sei rimasta senza nessuno, la tua casa è completamente piena di sangue e presto gli assassini del tuo branco riprenderanno la caccia. Non puoi restare qui, e non conosci un posto abbastanza sicuro per nasconderti. – mi guardò di sottecchi – Noi ti stiamo offrendo una casa, un branco, una nuova famiglia e... vendetta.

Vendetta, eh? Sgranai gli occhi, mentre una risata isterica iniziava a uscirmi incontrollata dalla bocca. Poi a metà iniziai a tossire.

I gemelli mi fissarono con la stessa identica espressione perplessa.

- Ragazzi – gracchiai – si vede proprio che siete maschi.

- Ci mancherebbe altro. – borbottò Xander, mentre Eder aggrottava la fronte.

- Significa che dopo tutto questo non sei minimamente arrabbiata?

Si. No.

- Sconvolta.

- Eh?

- Sono sconvolta. Il che significa che al momento non ho intenzione di fare niente se non rintanarmi nel mio vagone, sotto il piumino, con una scatola di biscotti al cioccolato. – ci pensai su – Una scatola grande.

Si scambiarono un'occhiata, questa volta allibita.

- Ma allora non capisci che sei in pericolo? – sbottò Xander – Ti abbiamo appena spiegato che andando avanti così non arriverai a domani, e tu pensi ai biscotti!

- Mi dispiace, ma questa volta sono d'accordo con mio fratello. E' irragionevole.

Mi alzai in piedi.

- Voi siete irragionevoli. E non sapete proprio come trattare la gente.

Entrambi i gemelli balzarono su, perfettamente sincronizzati.

- Soltanto le ragazzine viziate come te. – ringhiò Xander, con tutta l'aria di volermi saltare addosso.

Eder non diede segno di volermi difendere, questa volta. Si vedeva benissimo che concordava con il gemello.

She wolf - falling to piecesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora