POV DI SHAWN
Oggi é il 21, ovvero l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale.
Mi piace il Natale, l'atmosfera natalizia in generale mi garba.
-Shawn hai intenzione di berlo il latte o vuoi rimanere a contemplarlo per tutta la giornata?- interrompe i miei pensieri la voce di mia madre.
Sbuffo e la ignoro, cosa che é diventata parte della mia routine quotidiana.
-Domani arriva tua sorrella.- dice fissando il vuoto.
-Davvero?- chiedo incredulo.
-Sisi, porterà con sé una persona speciale.- continua senza neanche degnarmi di uno sguardo.
-Oh, sono felice per lei.- dico sorridendo, ma lei continua a non guardarmi, quindi mi alzo dallo sgabello su cui ero seduta precedentemente.
Mi dirigo in camera e apro il mio armadio.
Prendo un pantalone di tuta a caso e una felpa, mi infilo le vans, il giubotto e il cappellino, prendo il telefono e lo zaino e esco di casa sbattendo rumorosamente la porta dietro di me.
Perché mia mamma deve trattarmi come se fossi una merda?
Forse non ha tutti i torti.
Sblocco il mio telefono e mando un messaggio a F.A belle fossette: F, andiamo a scuola insieme?
Da belle fossette: Sisi, ti stavo già aspettando.
A belle fossette: Arrivo messyy
Da belle fossette: ❤
Riesco già a vederla, cerco il suo sguardo, ma sembra perso. Poi trova il mio e mi rivolge un sorrisino. Non é sola, ci sono anche la sua migliore amica e la mia dannata vicina di casa.
Arrivo da F e le scocco un bacio sulla fronte, mentre con un braccio la avvolgo e la avvicino il più possibile a me.
-Vi siete messi d'accordo?- chiede guardandoci Irene.
-Che intendi?- chiedo alzando un sopracciglio.
-Vi siete vestiti uguali.- dice ridendo.
Ci osserviamo a vicenda ed effettivamente é vero. Portiamo entrambi un pantalone di tuta grigio e una felpa nera. E abbiamo lo stesso identico cappellino, solo che il mio è grigio e il suo è nero.
Ci guardiamo negl'occhi e iniziamo a ridere, seguiti da Irene e Sofia.
-Beh bando alle ciance, dobbiamo andare a scuola, ho un'interrogazione alla prima ora e non ho intenzione di arrivare in ritardo.- dice F.
-Okay capo.- dico mettendole un braccio sulle spalle e intrecciando le nostre mani.
-Siete disgustosamente carini.- dice Sofia guardandoci.
-Ow grazie.- rispondo alzando gli occhi al cielo.Le cinque ore volano ed é ora di tornare a casa.
Durante tutte le lezioni non ho fatto altro che pensare a mia madre e a come mi tratta da quando ci siamo trasferiti qua in Italia.
É come se non esistessi e questa cosa all'inizio non mi disturbava, ma ora sì.
Mi fa sentire una merda anche solo con lo sguardo. Non so cosa abbia fatto di sbagliato.
Forse io sono sbagliato.
-Ehi, tutto bene?- chiede F prendendomi per mano.
-Sisi- mento.
Si ferma e io la guardo.
-Perché ti sei fermata?- chiedo senza lasciare la presa dalla sua mano delicata.
-Mendes, ti conosco. É tutta la mattina che continui a fissare il vuoto facendo una faccia triste. Sembri me, ogni tanto.- dice guardandomi con gli occhi leggermente lucidi, ma decisi.
-Non ti posso nascondere niente eh?- chiedo con un tono sconfitto e scherzoso allo stesso tempo.
-Nono, su, spara il rospo.- dice continuando a guardarmi dritto negl'occhi.
-Okay, allora, da quando siamo arrivati in Italia, è come se non avessi una famiglia. Mio padre lo vedo solo la domenica e mia madre non mi caga nemmeno di striscio. Mi tratta una merda e mi incenerisce con lo sguardo.
Sinceramente mi fa sentire una merda.
Non so che cazzo abbia contro di me, ma sospetto che pensi che sia un puttaniere come al tempo, non si é neanche accorta dei miei voti che si alzano e del fatto che sono cambiato.
Ci sto male F, mi manca la mia famiglia.- confesso rimanendo quasi senza fiato.
-Shawn, non sei una merda.- gli dico e lui alza un sopracciglio.
-Anche se ti chiamo merdina.-ridacchio.
Lui sorride e abbassa la testa.
Gli afferro la mano e lo incito a guarmi, cosí continuo.
-E comunque se tua mamma non ha notato che il tuo cambiamento, c'è da dire che sia proprio cieca. E se pensa che tu sia il vecchio Shawn, falle capire che si sbaglia. Falle capire quanto cazzo sei perfetto.- risponde mettendomi una mano sulla guancia e accarezzandomela dolcemente con il pollice.
-Come faccio?- chiedo chiudendo gli occhi al suo tocco paradisiaco.
-Boh non so, comprale non so, qualcosa di carino a Natale, falle un regalino, o boh, offriti di cucinare tu a Natale, non saprei. Comunque tu sei cambiato e lo dovrà capire in qualche modo.- dice tracciando col pollice il segno della mia mandibola.
-Quella donna possiede tutto e non so cucinare. E poi domani arriva mia sorella, e in più ha detto che porterà una persona speciale e io passerò come secondo piano, come é sempre accaduto.- dico sbruffando.
-Oh Shawn, ci sarà qualcosa di carino che potrai regalarle.
E poi non credo che tu riesca a passare tanto facilmente in secondo piano, Dio, guarda quanto sei bello.- dice Fede cercando di alleggerire la tensione.
-Ho un'idea, potrei scappare.- dico giocando con un boccolo che le cade lungo il collo.
-Beh, a quel punto verrei con te.- dice lasciandomi un bacio sulla mandibola.
-Scapperesti veramente con me?- dico alzandola e facendo in modo che incroci le gambe dietro la mia vita, fregandomene del fatto delle persone che ci stanno attorno.
Posiziona le sue braccia intorno al mio collo e avvicina le sue morbide, ma rovinate, labbra al mio collo lasciando un bacio sulla mandibola.
-Scapperei fino in capo al mondo con te.- continua.
-Beh allora é deciso.- dico lasciandole un bacio leggero sulle labbra.
-Maybe i've fallen in love with you..- dice mettendo i piedi sul cemento e allontanardosi leggermente a me.
-Vieni qui.- dico avvicinandola nuovamente a me e scoccandole un bacio sulla fronte.
-Sei mia.-----
Ciao amici lettori:--)
Allora..
GRAZIE. GRAZIE. GRAZIE. GRAZIE.
GRAZIE. GRAZIE per aver letto la mia ff e aver votato.
Siamo quasi a 240 visualizzazioni, é pazzesco.
Vi amoo :3Buona lettura!
F
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I don't know my name || Shawn Mendes
FanficIn my dreams you're with me, we'll be everything I want us to be, and from there, who knows? Maybe this will be the night that we kiss for the first time, Or is that just me and my imagination. PS: HO DECISO DI NON CORREGGERE I CAPITOLI, VEDERE I...