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POV DI FEDERICA

-Siamo arrivati.- dice Shawn dopo circa una quindicina di minuti di macchina.
Non so perché, ma sono nervosa, non tantissimo, ma un po' lo sono.
Quando l'ho visto venirmi in contro nel mio stomaco non c'erano solo farfalle, c'era un fottutissimo zoo lá dentro.
-Vogliamo entrare?- mi chiede porgendomi il braccio.
Annuisco e accetto il suo braccio.
Entriamo in questo ristorante che si affaccia sul lago e un cameriere ci chiede se avevamo già prenotato.
-Oh si, ho chiamato qualche giorno fa.- risponde Shawn educatamente.
-Prenotazione a nome?- chiede il giovane cameriere.
-Mendes.-
-Il vostro tavolo é quello.- dice indicando un tavolo vicino alla finestra, cosicché potessimo ammirare lo splendido lago.
Mi siedo e Shawn spinge la mia sedia verso il tavolo, proprio come un vero gentiluomo.
Arrossisco e ringrazio Shawn con un bacio sulla guancia, subito dopo si siede e io non posso fare a meno di guardarlo.
Quella camicia bianca gli sta così bene, fa da contrasto con i capelli e gli occhi neri.
Ho sempre avuto un debole per i ragazzi con gli occhi chiari, ma gli occhi di Shawn non hanno eguali.
-F? Ti sei incantata?- mi chiede ridendo il mio ragazzo.
-Oh no, stavo solo pensando a quanto ti sta bene quella camicia bianca.- dico sorridendo imbarazzata.
-Sono sempre nella tua testa eh?- afferma ridendo.
-Eh beh, si.- rispondo ridendo con lui.
Il cameriere di prima si avvicina al nostro tavolo, interrompendo le nostre risate.
-Cosa prendete, signori?- ci chiede educatamente.
-Io prendo il risotto- dice convinto Shawn.
-E lei signorina?- mi chiede rivolgendomi un sorriso un po' troppo contento il cameriere.
-Lo stesso.- rispondo e Shawn mi prende la mano.
-Okay grazie.- risponde e ci lascia soli.
-Sbaglio o non ti ha tolto gli occhi di dosso?- mi chiede un tantino irritato.
-L'avevo notato, ma ho ignorato. Preferisco non togliere gli occhi di dosso a te.- confesso.
-Beh direi che é una risposta appropriatia.- dice scherzando.

Passiamo una bellissima serata, scherziamo, ridiamo e ci amiamo.
Dopo la cena siamo andati a fare una passeggiata sul lungolago e Shawn mi ha raccontato che quando abitava in Canada, vicino alla sua cittadina, c'era un lago, che lui poteva facilmente raggiungere in bici.
-Era il mio posto sicuro.- mi ha confessato guardandomi negl'occhi.
-E ora non lo é più? - chiesi sperando di sapere già la risposta.
-No, sei tu il mio posto sicuro.- disse e mi bació.
Arrivati sotto casa mia, ci salutammo con dei piccoli baci, alternati da 'ti amo' e promesse.

**

É il 25 dicembre, Natale.
Sorrido facendo scorrere mentalemente le immagini della serata precedente.
Dottore, che sintomi ha, la felicità?
Ciondolandomi decido di abbandonare il mio amato letto e di scendere giù a fare colazione con la mia famiglia.
-Buon Natale famiglia.- urlo appena entro in cucina.
-Buon Natale amore.- risponde mia mamma abbracciandomi, seguita da papà e Lorenzo.
-Andiamo ad aprire i regali!- esclama Lorenzo felice come un bambino di sei anni.
Ci incamminiamo tutti in salotto e ci sediamo accanto all'albero di Natale.
-Questi sono per te.- dice mia mamma passandomi due pacchi e una busta -da parte di mamma e papà.- continua.
Apro la prima scatola, e per niente sorpresa ci trovo dei libri.
Sorrido in segno di ringraziamento e apro l'altro pacco, contenente un maglione caldo caldo color panna.
-Ow grazie, é adorabile.- dico stringendolo al petto.
-Ora apri la busta.- ordina mio papà tutto felice.
Prendo la busta tra le mani, la apro e trovo due biglietti aereo.. per Londra.
-OMMIODDIO GRAZIE MILLE MAMMA, PAPAÁ.- dico saltandogli addosso.
-Ma perché due?- chiedo dopo essermi staccata.
-Beh, per il tuo ragazzo ovviamente.- risponde mia mamma sorridendo.
-Iil.. mmio.. Shawn?- chiedo a bocca aperta.
-E chi altro?!- risponde ridendo mia mamma.
-Oddio, grazie mille mamma- le dico buttandole le braccia al collo e abbraciandola.
-È grazie a lui se sei tornata a sorridere, è grazie a lui se ho di nuovo mia figlia.- dice con le lacrime agl'occhi.
-Grazie mamma- rispondo piangendo.
Dopo essermi staccata dall'abbraccio corro in camera mia a prendere il telefono.
Ci metto due secondi a comporre il numero di Shawn, che ora so a memoria.
-Amore?- risponde dall'altra parte della linea.
-Shawn, oddio non sai cos'é successo.- dico.
-Cosa é successo? Qualcosa di grave?- chiede preoccupato.
-Cosa? Oh, nono tutto il contrario.- rispondo rassicurandolo.
-Sputa il rospo.- dice curioso.
-Oh okay, è una cosa incredibile,insomma, andiamo a Londra!- dico infine.
-Chi cosa? Io e te? Tu ed io?- chiede dall'altra parte della linea, quasi urlando.
-Si, io e te, i miei genitori hanno pensato a tutto!- dico tutta felice.
-Ma é una cosa stupenda F, non vedo l'ora!- esclama.
-Pure ioo, ti amo Shawn, ci vediamo dopo.- dico.
-Ti amo, a dopo.- risponde e attacca.
Londra.
Io e lui.

**

POV DI SHAWN

Sento il campanello suonare.
Deve essere Federica.
Corro ad aprire la porta ed eccola lì, in un abito rosa cipria con le maniche lunghe e delle ballerine nere.
-Sei bellissima.- le dico prendendola per mano e scoccandole un bacio sulla fronte.
-Oh, tu devi essere Federica, é un piacere conoscerti.- dice mia madre venendoci in contro.
-Il piacere é tutto mio signora.- risponde educatamente F.
-Chiamami Clary.- dice sorridendole, cosa che F, ricambia subito.
-Fedee, sei uno schianto.- dice mia sorella avvicinandosi alla mia ragazza.
-Oh Ashley, grazie, anche tu.- risponde sorridendo.

**

Il pranzo é andato benissimo e subito dopo il dolce ho trascinato F in camera mia.
-Ti ho comprato un regalo.- dice F, prendendo un pacchetto da dentro la sua borsetta.
-Oh, grazie, ma non dovevi, davvero.- dico accarezzandole la guancia.
-E invece si, dovevo.- dice passandomi il pacchetto.
Lo apro e ci trovo un bracciale, uno personalizzato, con incisa una frase:
In my dreams, you're with me, we'll be everything I want us to be.》
-Oh Fede, dio é bellissimo, grazie grazie, ti amo.- dico e mi fiondo a baciarla.
Le sue labbra sono così calde e morbide, come delle nuvole.
Mi stacco dal bacio le mimo un "aspetta", apro il mio cassetto e prendo una scatolina.
-Adesso é il tuo turno.- dico passandole il regalo che le ho comprato.

POV DI FEDERICA

-Adesso è il tuo turno.- dice Shawn passandomi una scatolina.
Sorrido e la apro, dentro trovo una catenina con un ciondolo a forma di pezzo di puzzle, con incisa la lettera S.
-Ce l'ho anch'io.- dice cacciandosi la catenina fuori dal maglione nero, prima che potessi dire qualcosa.
-Non ti piace?- chiede Shawn abbassando la testa.
-Cosa?! Sei pazzo! É bellissima, la amo Shawn. Ti amo Shawn.- dico e gli lancio le braccia al collo e mi alzo in punta di piedi facendo sfiorare le nostre labbra.
-Ti amo.- dice
-Ti amo.- rispondo eliminando definitivamente la piccola distanza presente tra noi.
Non posso farne a meno.
Non posso fare a meno di lui.

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Ehi amicii
Ecco a voi, come promesso, il capitoloo
E siccome oggi mi sento molto ispirata, forse ne posterò un altro lalaa
Vi amo,
F:-)

I don't know my name || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora