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POV DI FEDERICA
UN MESE DOPO

Un fastidioso bip bip mi sveglia.
Allungo il braccio e tasto il comodino, fino ad arrivare al telefono.
Spengo la sveglia e con malavoglia mi alzo dal letto.
Mi dirigo in cucina e mi preparo un caffè.
Mi siedo sul divano e inizio a sorseggiare la mia bevanda calda, dopodiché afferro il mio "diario" e inizio a scrivere.
Ho deciso di iniziare a scrivere quando mi sono trasferita a New York. Non é un vero e proprio diario, ci scrivo semplicemente tutto quello che mi passa per la testa. Scrivo anche delle lettere, lettere a persone che mi mancano, ma sono troppo orgogliosa per tornare indietro.
Non sento Luca da otto mesi, ho cambiato numero e telefono, e quindi non ho avuto la possibilità di sentirlo, ma gli ho scritto tante di quelle lettere.
Mi manca talmente tanto.
Mi manca la mia vecchia vita, anche se mi costa ammetterlo.
Ritiro le lacrime e mi alzo dal divano.
Mi dirigo in bagno ed entro nella doccia.
Dopo dieci minuti esco e mi preparo per andare a lavoro.
Prima di uscire di casa lascio un bigliettino a Calum e Irene dicendogli di essere andata in libreria.

-Cosa cosa cosa? Sei andata a letto con Luke?- esclamo ridendo.
-Ehm, si..- risponde Clary diventando dello stesso colore dei suoi capelli.
-Wow, quindi fate sul serio eh?- chiedo facendo un sorriso malizioso.
-A quanto pare.- risponde ridendo.
-Dai lavoriamo.- suggerisco guardando lo sguardo truce che ci ha rivolto pochi secondi fa la proprietaria.
-Sarà meglio.- risponde ridendo sotto i baffi.

-Libertaaá.- esclama Clary quando usciamo dalla libreria.
-Yee.- rispondo ridendo come una cretina.
-Cosa facciamo stasera?- mi chiede Clary.
-Ah boh, io sono a pezzi, avrei veramente tanta voglia di dormire.- rispondo sbadigliando.
-Che pallosa che sei.- dice sbruffando.
-Lo so che mi adori.- rispondo alzando il petto soddisfatta.
-Purtroppo sì.- dice posando un braccio attorno alle mie spalle.
-Blee.- dico facendole la linguaccia e insieme ci dirigiamo verso la stazione della metropolitana.

Arrivo a casa e non c'é nessuno, così chiamo Irene, che ormai si é trasferita a New York, dopo che lei e Cal hanno fatto coppia fissa.
-Ehi Ire, dove siete?- chiedo appena risponde.
-Oh io e Calum siamo andati al cinema.- sussurra.
-Oh okay allora ora vi lascio.- dico prima di attaccare.
Mi butto sul divano e cado in un sonno profondo.

-Dove mi porti?- chiedo a Shawn.
-É una sorpresa, piccola.- mi dice cincendomi i fianchi con le sue mani.
-Eccoci, siamo quasi arrivati.- dice dopo un po'.
-Posso toglierla?- chiedo indicando la bandana che mi ha costretto a mettere sugl'occhi.
-Ora si.- dice slacciandomela lui stesso.
Lo spettacolo é fantastico.
Siamo sopra l'Empire State Bulding é c'è un tavolo tutto apparecchiato.
-Hai preparato tu tutto questo?- chiedo abilita.
-Si.- dice grattandosi la testa imbarazzato, amo quando lo fa.
-Grazie mille, davvero.- dico prima di lasciargli un bacio sulle labbra.
-Questo però non è tutto.- dice quando stiamo per accomodarci.
-Ah no? Cosa c'è ancora?- chiedo alzando un sopracciglio.
Si inginocchia davanti a me e sento già i miei occhi inumidirsi.
Mi sorride, e mi prende una mano.
-Probabilmente avrai già capito ciò che sto per chiederti, però voglio farti lo stesso una specie di discorso.
Sai che non sono molto bravo con le parole, ma con te é tutto più facile, cioè ehm, non è proprio così ma.. ricominciamo.
Sono innamorato di te, F. Anzi dire che sono innamorato di te é riduttivo, perché non credo ci siano termini di paragone sui sentimenti che provo per te.
Tu sai già di essere mia, e anche se me l'hai promesso, vorrei che questa cosa diventi ufficiale.
Quindi, mi vuoi sposare?-
E detto questo tutto svanì.

-Noo- urlai svegliandomi.
-F é tutto okay.- dice Shawn avvicinandosi a me.
-Che ci fai tu qui?- chiedo piangendo.
-Calum mi ha detto che eri sola a casa e ho pensato di passare a farti un po' di compagnia.- dice grattandosi nervosamente la testa.
Sorrido a quell'immagine, ma due secondi dopo continuo a piangere e a singhiozzare.
-Perché piangi?Shh, non farlo.- dice stringendomi tra le sue braccia.
Non gli rispondo, continuo solo a piangere, piangere e piangere.
Mi aggrappo alla sua maglietta come fosse la mia ancora e continuo a singhiozzare tra le sue braccia.
-Non piangere amor.. ehm Fede- dice lasciandomi un bacio tra i capelli.
Chiamami pure amore penso, ma non lo dico.
Non posso.
-Mi vuoi sposare?- mi aveva chiesto, sembrava tutto così reale.
Singhiozzi, lacrime, dolore, rammarico, orgoglio.
Sono fatta solo di questo ormai.
Continuo a stringere la sua maglietta, avvicinando di più i nostri petti.
Sento il suo cuore battere forte, e sorrido perché so di esserne la causa, poi però singhiozzi continuano a uscire dalle mie labbra.
-Se non la smetti di piangere giuro che ti bacio.- sussurra dolcemente.
Continuo a piangere, vorrei talmente tanto baciarlo.
Mi prende la testa tra le mani e ad un centimetro dalle mie labbra sussurra:
-L'hai voluto tu.-
Si fionda sulle mie labbra e sento il fuoco dentro di me.
Tutta la mia colonna vertebrale viene perseguita da un brivido.
Chiede l'accesso alla mia bocca, che dovrei negare, ma non lo faccio.
Ho troppo bisogno di lui.
Sorrido contro le sue labbra e lui fa lo stesso, prima di lasciarmi un altro bacio.
Mi allontano e ci fissiamo in silenzio, per poi scoppiare a ridere e giuro, mi scoppia il cuore.
-Solo amici eh?- dice avvicinandomi ancora a lui.
-Siamo un tale casino.- rispondo guardandolo negl'occhi, quei bellissimi occhi neri che io amo.
-Ti amo.- continuo lasciandogli un bacio sul collo, per poi posare la testa sulla sua clavicola.
-Ti amo anche io, non sai quanto.
Dio quanto mi sei mancata.- dice giocando con un riccio ribelle.
Sorrido e gli lascio un bacio sul petto, dove c'é il cuore, prima di addormentarmi tra le sue braccia.

I don't know my name || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora