5.

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Niall non sapeva come comportarsi, se sporgersi un altro po' in avanti o se aspettare Eve avvicinarsi. E anche la bionda lo pensava: sarebbe sembrata troppo frettolosa di riavere la sua fortuna o doveva aspettare che finisse di avvicinarsi lui?
Eve poté sentire il respiro caldo di Niall solleticargli la pelle, sorrise involontariamente e poi si prese di coraggio spezzando la piccola distanza che li separava. Questa volta il bacio era diverso: Niall aveva le labbra leggermente screpolate dal freddo, però erano belle da baciare, mentre quelle di Eve erano sempre morbide e sapevano di fragola, ma erano calde e Niall non voleva staccarsi subito come la sera prima. Per questo allungò una mano e le sfiorò una guancia, spingendosi di più verso di lei. Forse stava esagerando, ma se la fortuna non gli fosse tornata più? Pensava che Eve dopo quella sera non si sarebbe fatta più viva, tanto valeva approfittarne un po'. E ne rimase sorpreso, perché Eve non protestò, anzi sembrò ricambiare con piacere.
Ma poi si ridestò dai suoi pensieri che, chissà come mai, avevano fatto uno strano giro facendole perdere completamente il lume. Era bello baciare quel ragazzo, ci sapeva fare nonostante fosse durato pochi secondi.
Si separò lei per prima, allontanandosi piano piano e sentendo il leggero lamento di Niall che la sorprese un po'. Forse era piaciuto ad entrambi, ma in realtà sapevano come stavano le cose. E Niall sicuro si era lamentato perché adesso la fortuna non era dalla sua parte, altro che bacio, pensò la bionda.
"Uhm, ok..." erano entrambi in imbarazzo e per spezzare l'aria tesa che si era creata, ricominciarono a mangiare.
Chiacchierarono un po' e dopo il dolce, Niall che si macchiava i pantaloni -chissà perché!- e che quest'ultimo pagava il conto per entrambi, si riunirono con gli amici e si salutarono.
"Quindi, domani sera alla stessa ora, qui?" sembrava quasi disperato il tono di Niall e Misha osservò attentamente il ragazzo: quel biondino era bello, poi quell'accento irlandese lo rendeva ancora più interessante. Conosceva a memoria i gusti della sua migliore amica e se doveva essere sincera, Niall non rientrava nei suoi canoni, ma lo scambio dei loro sguardi la diceva differente.
Non voleva scommettere come aveva fatto il suo ragazzo con Liam, ma era sicura che con quello scambio di baci, già, era successo qualcosa. Non sapeva cosa si erano detti durante la cena, ma si era preparata giusto due domande mentalmente mentre cenava da fare all'amica non appena sarebbero rientrate in casa. Guai a Evelyn se provava a scappare dalle sue grinfie! Non l'avrebbe fatta dormire!
Eve annuì, estraendo il suo cellulare dalla borsa e porgendolo a Niall, "Scrivimi il tuo numero. Sai, nel caso ci fosse qualche problema." spiegò e Niall dovette trattenersi dal cominciare a fare uno strano balletto per tutto il parcheggio del locale. Non era felice solo perché una bella ragazza gli aveva chiesto il numero, ma soprattutto perché voleva dire che avrebbe mantenuto la promessa e che sarebbe stata disposta a scambiarla con lui per un po'.
"Sì, certo. E tu scrivimi il tuo, non si sa mai." voleva essere sicuro al cento per cento e quindi le passò il suo telefono, scrivendo velocemente il suo numero su quello di Eve e riconsegnandoglielo.
Poi tutti si salutarono ed ognuno salì su un'auto.
"Però è carino." Misha si girò ad osservare l'amica, intenta a guardare qualche notizia sul suo cellulare, senza metterci tanto impegno.
"Liam sicuramente!" si intromise Louis, sorridendo come un ebete.
"Stai zitto! Mica parlavo di te o di Liam!" lo riprese la castana, controllando di nuovo qualche possibile musione da parte dell'amica. Ma ricevette solo un "Sì, carino." in tono atono.
Odiava quando Eve non esprimeva le sue emozioni, voleva leggerle nel pensiero o farle il solletico sui fianchi fin quando quest'ultima non avrebbe vomitato la verità.
"Beata te che hai il suo numero." sbuffò Louis tristemente.
"Lo puoi rubare dal suo cellulare." gli suggerì Harry, scherzando ovviamente.
"Hai il numero di Liam?" gli occhi di Louis si spalancarono ed Eve ebbe per un momento paura del suo amico.
"Intendeva dire quello di Niall, cretino!" gli diede un pugno sul braccio e mentre Louis si lamentava con voce acuta, gli altri ridevano.

"Se continui a fissare quel numero, lo consumi." nel frattempo, Liam, prendeva in giro il suo amico biondo. Aveva visto come guardava quella ragazza e non capiva se le piaceva lei, o solo la fortuna che gli dava. O toglieva, in quel caso.
"Lo so, lo so... Ma solo io penso sia stata una fortuna averla incontrata?" Niall finalmente scollò i suoi occhi dal cellulare e fissò Liam, che però prese una buca.
"Io la adorerò di nuovo quando ti ripasserà la fortuna." si lamentò il suo amico, volendo non rompere la sua auto.
Niall rise un po'.

Baciati dalla fortuna || N.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora