La festa (parte 1)

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Il mattino seguente ci svegliammo entrambe abbastanza presto, tanto che riuscimmo entrambe a farci la doccia e andare a fare colazione al bar del campus in santa pace.

Le lezioni non furono molto diverse da quelle del giorno precedente, non mancarono le presentazioni e le anticipazioni dei programmi che avremmo svolto, oltre questo nulla di interessante.

Appena finirono le lezioni raccolsi i miei libri e insieme ad Alice andammo a mangiare un panino nel chiosco di fronte il laboratorio di scienze, dove fanno degli hot dog buonissimi.

''Non vedo l'ora che sia stasera! '' disse all'improvviso Alice, rompendo il silenzio mentre ero alle preso con il mio panino. La festa. Me ne ero completamente dimenticata.

''Già, spero non ci sia troppo casino. I luoghi affollati non fanno per me. ''

Era vero. Ogni volta che andavo nelle discoteche in serate come carnevale o capodanno finivo col sentirmi soffocata. Credo di soffrire di claustrofobia!

''E dai Chloe, non essere pessimista, ti divertirai. Hai sentito cosa ha detto mia cugina sui ragazzi? Sono carini eee single.'' ammiccò verso di me, facendomi un occhiolino.

''Ok Ali, ho capito, però calmati!'' dissi, alzando gli occhi al cielo.
Finimmo di mangiare il panino in silenzio e poi Kate ci venne a prendere, perché la macchina di Alice non era ancora arrivata da Londra. L'aveva imbarcata e aveva una paura assurda per la sua 'piccolina', come la chiamava lei.
Salimmo in macchina e salutai Kate, stavolta era vestita con una gonna nera a vita alta, un maglioncino bianco, delle calze che le arrivavano sotto il ginocchio e delle vans nere ai piedi. Era così sicura di sé, volevo essere così anche io, invece ero di una fottuta timidezza che non si può nemmeno spiegare.

''Allora ragazze, siete pronte per stasera?'' disse Kate, tutta elettrizzata.
Io alzai gli occhi al cielo quando sentì un urletto da parte di Alice.

''Sì cugina, siamo prontissime. Vero Chloe?'' Mi disse, lanciandomi un'occhiata.

''Sì, non vedo l'ora.'' Dissi sarcastica.
Kate cominciò a parlare dei ragazzi e di quanti fossero fighi i suoi amici, ma io non li ascoltavo più e pensavo a quanto mi sarei sentita a disagio. A quanto ne sapevo alle feste del college c'erano una marea di ragazzi, la maggior parte con brutte intenzioni, ubriachi per tutta la casa, ragazzi che flirtavano senza ritegno e..

''Terra chiama Chloe!'' disse Alice.
I miei pensieri furono interrotti dalla mia migliore amica e non avevo capito nulla di quello che avevano detto.

''Eh? No scusa, non ho capito'' dissi.
''Ho detto che Kate passera a prenderci per le sette, quindi verso le cinque dovremmo cominciare a prepararci.'' Disse alice freneticamente.
Sgranai gli occhi ''due ore prima?! Io non ho bisogno di tutto quel tempo per prepararmi, mi basta il tempo di una doccia, di sistemarmi i capelli e di infilarmi quel vestito!''

''Invece avrai bisogno di quel tempo, perché penserò io a te. Ti farò bella e non accetto un 'no'. ''
Rabbrividì, ma annuì riluttante.

**
Arrivate al dormitorio mi buttai sul letto e piagnucolai perché avevo una lezione di letteratura inglese da studiare per lunedì. Sapevo che mancavano ancora alcuni giorni ma mi piaceva portarmi avanti con le lezioni e così mi alzai e presi il libro. Cominciai a studiare solo perché Alice era uscita per andare non so dove e sinceramente non mi dispiaceva, potevo studiare in santa pace.

Alle cinque in punto Alice arrivò a casa tutta pimpante ''Forza cogliona, dobbiamo prepararci.''
Andai contro voglia a farmi una doccia e ci stesi un po' più del necessario, perché l'acqua era così calda che non volevo più uscire.
''Chloe, che cazzo fai ancora là dentro?!'' gridò Alice.
Uscì dalla doccia imprecando e feci entrare lei, mentre mi misi l'intimo e mi asciugai i capelli.
Alice finì in dieci minuti e si asciugò anche lei i capelli.

''Okay principessa, adesso ti farò bella io, dammi solo un minuto che devo lisciare i miei splendidi capelli.'' Disse in modo altezzoso.
Ridacchiai e nel frattempo mi misi il vestito comprato il giorno prima e appena mi guardai allo specchio mi sentì bella e non potei fare a meno di sorridere.

Alice uscì dal bagno e spalancò la bocca ''Cazzo Chloe, farai proprio colpo vestita così questa sera.''
Non mi diede nemmeno tempo di rispondere che aprì l'armadio e si mise il suo di vestito ed era veramente uno schianto.

''Chloe, siediti qui, adesso ti truccherò e tu dovrai stare zitta.''

Mi sedetti e lei cominciò a mettermi qualcosa sulla faccia e sulle guancie, penso che sia fondotinta. Dopo di che si dedicò agli occhi e pregai che non mi facesse sembrare un pagliaccio.
Dopo quelle che sembravano due ore Alice finì.
''Finito bellezza!'' Disse entusiasta del suo lavoro.
Mi alzai e andai allo specchio e restai a bocca aperta, ero veramente bella, cazzo.
Il trucco non era esagerato, avevo solo un filo di eye-liner sugli occhi e del mascara nero, che faceva risaltare i miei occhi azzurri. Avevo un po' di Phard rosa sulle guancie e un rossetto rosso sulle mie labbra carnose che completava l'opera.

''Cavolo Ali, non sembro più nemmeno io'' Era vero, mi sentivo all'altezza per una volta, ma non me stessa! Sapevo che avrei esitato anche nel fare il minimo gesto per la paura di spagliare.

'' grazie sei stata molto brava. ''

''Di niente amica mia! Adesso devo preparami io.'' Disse tutta contenta.

La lasciai fare e nel frattempo mi misi le scarpe con il tacco, misi il profumo e presi una pochette dove ci misi cellulare, portafoglio e chiavi della stanza.
Alice finì alle sette in punto e scendemmo quando Kate fece uno squillo alla cugina..
Feci un enorme respiro e mi sedetti nel sedile posteriore dell'auto di Kate.
'Andrà bene' pensai, 'andrà tutto bene'.

**

''Siamo arrivate '' asserì Kate mentre Alice saltava giù dal veicolo, si intravedeva un grande casa. Dovevano abitarci tanti ragazzi.

C'erano molte auto parcheggiate lungo il viale e alcuni ragazzi lo animavano. Scesi dall'auto con esitazione, Kate capì il mio disagio e mi prese a braccetto.

''Tranquilla piccola londinese ti divertirai. Non essere tesa così sarà bellissimo! '' disse con superficialità e con fare da maestrina. Io non ero 'tesa' ero spaesata, in quel posto e con quei vestiti. Avrei voluto vedere Kate senza tutti quei piercing, acqua e sapone, con un jeans e una felpa fare da animatrice ai bambini dell'oratorio. Di sicuro la sua situazione non sarebbe migliore della mia.

''Non sono tesa, è che questo genere di cose non rientrano nel mio concetto di 'divertimento'. Cercherò di fare del mio meglio. '' dissi facendo un lungo respiro prima di varcare la soglia di quella grande casa.

Appena entrata l'odore del fumo mi riempì i polmoni, c'era della musica non troppo alta e la casa era piena a metà, questo mi fece rilassare per un attimo. Finche la voce di Kate non mi destò dai miei pensieri.

''Andiamo a posare le nostre cose di là, nel frattempo che arrivi il resto dei ragazzi. ''

''Ah, ne devono arrivare altri?'' dissi con disinvoltura.

''Sono appena le 19:30 Chloe. Per le nove ci sarà tanta di quella gente che risulterà quasi impossibile spostarsi da una parte all'altra. ''

''Ehi Kate, così la spaventi. '' Disse Alice sarcasticamente.

**

Erano le otto e avevo passato la prima mezz'ora ad inseguire Kate, intenta a faci fare nuove conoscenza. La casa si riempiva sempre di più e io già non vedevo l'ora di tornare a casa.

'' Allora Chloe, in questi giorni ho pregato letteralmente Kate per farci conoscere. Ti prego parlami di Londra, è il mio sogno, voglio andare a vivere lì un giorno!'' disse Emily con occhi sognanti, era la più 'normale' delle amiche che fino ad orma mi aveva presentato Kate.

''Beh Londra è Londra, malgrado il freddo la nebbia, la pioggia e lo smog, la amo e non la cambierei per nessuna città al mondo. È piena di opportunità ed è bellissima.'' Risposi fiera, da vera Londinese.

''Un giorno mi ci porterai.''

''Contaci! ''

All'improvviso da dietro senti qualcuno tirarmi per il gomito.

''Ehi Chloe, non sciuparmi mia cognata e venite di là piuttosto che la festa è iniziata!'' Non ebbi tempo di controbattere che Kate prese entrambe per le bracci e ci portò con se fra la folla. Non sapevo che Kate avesse un ragazzo. Arrivammo in un grande salone adibito a discoteca dove c'era gente che ballava, ragazzi ubriachi, ragazze che ballavano sui tavoli mezze nude. La vista, la musica assordante e l'odore del fumo mi fecero perdere i sensi per un attimo. Desideravo uscire da lì, e per di più avevo perso ogni traccia di Alice, l'unica persona alla quale appoggiarmi era Emily, visto che adesso Kate era impegnata a ballare sui tavoli come una pazza.

''Tieni Chloe, bevi.'' Emily mi passo un bicchierino contenente un liquido rosso, all'inizio non sapevo che fare, mi lascia per un attimo trasportare, stanca della mia perenne ostinazione e lo bevvi. Aveva un sapore amaro a me sconosciuto, sentì la gola bruciare nel berlo.

Piano piano cominciai a sentire la testa più leggere e mi lasciai trasportare della musica, cominciai a ballare insieme ad Emily mentre prendevo un altro bicchiere di quel liquido miracoloso.

L'effetto era paradisiaco, niente disagio, paura di sbagliare, esitazione. Per una volta mi sentivo svuotata dai miei problemi, ero senza pensieri. Una situazione difficile da descrivere, aveva un sapore che a mala pena ricordavo, si avvicinava molto alla felicità..

Salvata da uno sbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora