14.Una visita inaspettata

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PARLA EMMA
Mattia era li,che aspettava una mia risposta,ma dovevo proprio rispondere?
Non lo sapeva che era quello che aspettavo?
Così per fargli prendere un colpo mi toccai la nuca e sussurai:"Ecco,Mattia...io non so cosa dirti..." abbozzai un sorriso timido per poi dirgli:"ma certo amore mio"
Ci baciammo,cenammo e se ne andammo in giro per Roma tutta la notte,ritornammo alle 6:00 di mattina del giorno dopo.
In quel momento ero pazza,si ma di lui,eravamo due innamorati pazzi...
Appena ritornati a casa crollammo dal sonno.
PARLA MATTIA
Non ci potevo credere,io ed Emma che ci sposavamo:non vedevo l'ora;così decisi di andare da Cristian e Virginia per prendere Azzurra.
Lasciai un biglietto ad Emma con su scritto:

"Per la mia futura moglie,
Sono andato a prendere Azzurra da Cristian e Virginia,poi passo al super mercato per prendere il necessario,non ti scomodare,oggi voglio che ti rilassi al mille per mille.
                                          Baci Mattia"
La piegai e la misi sulla scrivania accanto al nostro letto,presi una rosa dal cespuglio che si trovava fuori dalla finestra e la misi vicino alla lettera,stranamente ero diventato anche romantico,direi troppo.
Andai da Cristian,forse dormivano dato che bussavo ripetutamente con nessuna risposta...
Decisi cosi di passare prima al super mercato per prendere delle cose.
Uscito dal supermercato decisi di andare a prendere mia figlia (mi è sempre fatto strano chiamarla cosi perche fino a due mesi fa sapevo che era di Fabio ma dettagli).
Bussai.
Aprii una donna sulla sessantina bassa:era la mamma di Virginia.
"Lei chi è?"
"Lei non mi conosce ma io conosco sua figlia Virginia"
Vidi la figura di Cristian avvicinarsi e dire:"Pamela lui è il padre della peste"
Io lo guardai interrogativo:"ha fatto i capricci?"
Pamela mi fece entrare.
"Piangeva e urlava,e non ho ben capito per cos'era"
Gli diedi una pacca sulla spalla a Cristian e poi dissi:"Vieni dal king che hai eh?!"
Stranamente si era calmata.
Virginia uscì con solo una maglietta e un pantaloncino,aveva le occhiaie,cosa che Virginia non ha mai avuto cosi dissi:"ma ha fatto storie tutta la notte?"
Virginia disse:"Doveva stare in braccio senno non dormiva"
Così guardai i due babysitter e dissi:"mi spiace se ha fatto casino,ecco guardate" tirai fuori 100€ "questi sono per farmi perdonare"
Loro rifiutarono così dissi:"se non li prendete mi offendo e non vi invito al nostro matrimonio eh!"
Cristian sgranò gli occhi:"Ha accettato?"
Annuii e subbito ci unimmo in un forte abraccio,poi guardai l'ora:era tardissimo,Emma si starà preoccupando!
"Ragazzi poi vi faccio sapere l'orario e il resto,ma ora devo scappare"
Lasciai i loro soldi sul tavolo e me ne andai.
Entrai in casa e vidi Emma che aveva gia apparecchiato e aspettava noi per pranzare.
Mentre mangiavamo le raccontai del disastro che era nostra figlia.
Bussarono alla porta.
Andai io ad aprire:"chi è?!"
"Hey king"
"No vabbhe Emma guarda chi so"
Erano i Dear Jack.
Alessio salutò Emma e prese in braccio Azzurra,la scuotò un po troppo che la piccolina gli vomitò tutto il latte che aveva bevuto dalla mamma.
Alessio la porse subbito a Emma cosi scoppiammo a ridere mentre la principessa piangeva.
Diedi il cambio ad Alessio.
Gli altri ci salutarono e poi ci mettemmo a chiacchierare,i Dear Jack erano delle persone fantastiche,abbiamo duettato si e no due canzoni e ora stanno qui a chiacchieare del piu e del meno e sapevano del matrimonio;così li invitammo.
Erano dolcissimi con la piccola Azzurra:quando piangeva si offrirono loro per cullarla un pochino.
Iniziò a parlare il piu anziano dei Dear:Riccardo.
"Mattia noi siamo anche qui per chiedervi se volevate venire con noi in un ospedale qui vicino per fare un mini concerto a quei bambini che hanno il cancro,sapete per farli un po sorridere"
Emma prese la parola:"ci avevamo pensato anche noi,ma abbiamo Azzurra,il matrimonio e dopo il matrimonio volevamo farle il battesimo"
Prese la parola il ragazzo tatuato e muscoloso,Francesco:"Noi abbiamo preso gia la data e poi glielo avremo fatto sapere se voi c'eravate"
"Quando sarebbe?" dissi io.
Prese la parola il ragazzo con i capelli un po lunghi alto,l'unico tra i cinque non tatuato,Lorenzo:"c'é il 16 maggio dell'anno prossimo"
Io ed Emma ci pensammo un po su e poi dimmo quasi in coro:"ci saremo"

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