✑ Chapter 2

371 23 1
                                    

L'ora di biologia non l'aveva mai trascorsa con tutta quell'ansia, Louis. Adorava il professor Bonner, adorava la materia e quei sessanta minuti, di conseguenza, sembravano sempre ridursi a venti.
Eppure, non poteva fare a meno di pensare agli occhi pieni di lacrime di Harry, al suo tentativo disperato di allontanarsi dagli studenti che avevano assistito a quella scena, che quel giorno, anche in quel preciso istante, non faceva altro che diffondersi in tutto il college, per le bocche dei ragazzi. A loro non occorreva nemmeno una vera e propria conferma: bastava guardare il comportamento del ragazzo dagli occhi verdi e l'assenza del suo presunto ex, Zayn. Non che non mancasse mai, alle lezioni. Ma ormai veniva naturale a tutti attribuire la causa alla fine della loro storia. E in quel momento, quello che prima era il desiderio più profondo e irrealizzabile di Louis, ora non gli sembrò più tanto magnifico, e si ritrovò a battere irrequieto le unghie sul banco dietro il quale sedeva. Gli occhi erano fissi su quelli azzurri del suo migliore amico Niall e probabilmente i loro pensieri, durante quella interminabile ora, non erano poi tanto differenti. Ma a Louis non bastava quella conferma. Voleva saperne di più. Voleva capire come tutto fosse accaduto. Non si capacitava di come, dopo due anni di serio rapporto, la coppia più conosciuta nell'intero istituto di Oxford avesse troncato così in malo modo. Giravano già delle voci, voci sulle quali però nessuno faceva affidamento. Agli studenti di quel college piacevano gli scoop: più la notizia era grande, importante, più sfaccettature aveva, ed era difficile poi risalire alla verità. Ma Louis, da bravo stalker quale era, sapeva a chi doveva rivolgersi per conoscere la realtà dei fatti. Liam Payne aveva la fortuna di essere nelle grazie di Harry. Non si separavano un solo attimo e molti si chiedevano come quel povero giovincello riuscisse a stare costantemente a contatto con il ragazzo più scorbutico e solitario che avesse mai frequentato il college di Oxford.

Il moro si fece più vicino al suo compagno di banco, abbassandosi quel poco che bastava per potersi nascondere dietro la schiena dello studente che si trovava davanti a lui, così da essere fuori dalla traiettoria visiva del professore. Tirò piano la stoffa della maglia di Niall, che si svegliò dal suo stato di trans continuo, affiancando l'orecchio alla bocca di Louis.

-Sono del parere che Harry oggi non si presenterà a pranzo. E se ho ragione, noi due ci siederemo al tavolo di Liam. Voglio scoprirne di più riguardo a questa faccenda e lui è quello giusto.

Il biondino, in risposta, corrugò le sopracciglia, offeso dalle parole del ragazzo.

-Non occorre che tu ti rivolga al "signorinoperfettinoPayne". So io perchè quei due si sono lasciati. Harry ha scoperto che Zayn ha un commercio illegale di marijuana in zona e, dato che non vuole guai, l'ha lasciato. Semplice.

Louis guardò Niall con un espressione contrariata in viso.

-Ti prego, dimmi che hai ragionato sull'enorme cazzata che hai appena sparato. Chi te l'ha detto?

-Certo che ci ho ragionato, Louis. Ed è un'ipotesi plausibile. Sbaglio o ti sei sempre lamentato della puzza di fumo che emana quel ragazzo?

-Dio, Niall. Questo perchè forse Zayn fuma?

-Ma non siamo sicuri di cosa si fumi.

-Ripeto: chi ti ha detto questa cazzata?

-Non è una cazzata! E poi.. non ha importanza chi me l'abbia detto.

Il piccolo ragazzo irlandese abbassó volutamente il tono della voce, imbarazzato.
Louis, in risposta, scosse il capo, sbuffando poi di seguito.

-Ti supplico, dimmi che non te lo sei inventato tu, Niall.

-Non me lo sono inventato! È vero!

-Sei il solito idiota.

Così dicendo, il moro si allontanò dal suo migliore amico, puntando gli occhi sull'orologio per, forse, la centesima volta in quell'ora. Mancavano cinque minuti al suono della campanella. Cinque minuti all'ora di pranzo.
Abbassò gli occhi sui movimenti del ragazzo al suo fianco che, prendendo una matita, scrisse sul banco un messaggio per lui:
"Okay, forse potrei aver esagerato, ma non mi va di pranzare insieme a gente che non conosco. Soprattutto se si tratta dell'amichetto del tuo tipo strano."
Louis alzò gli occhi al cielo, in disaccordo con l'aggettivo utilizzato dal biondo per descrivere il suo Harry. Prese silenzioso qualcosa per scrivere dall'astuccio e rispose al messaggio:
"Prima cosa: Styles non è un tipo strano.
Seconda cosa: ho bisogno di sapere perchè quei due si sono lasciati. Si tratta solo di un pranzo e, ti assicuro, che Liam ti piacerà."
"Come fai a sa..

Looking The RingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora