capitolo 4

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Jude.
J: "ei dove stai andando,ci sono gli allenamenti" mi chiede.
Io: "senti io vado dove voglio e soprattutto a te non deve interessare"dico cercando di liberarmi da lui.
Jude: "è successo qualcosa te lo si legge in faccia"
Io: "bhè...forse hai ragione" gli dico e mi molla il polso.
Jude: "cosa è successo, ovviamente se si può chiedere" mi dice avvicinandosi a me.
Io: "mia madre e mia zia...hanno...c'è stato un incidente e sono finite male" dico e mi metto a piangere sulla spalla di Jude.
Jude: "e ora come stanno?"
Io: "non lo so infatti sto andando in ospedale" gli rispondo staccandomi dalla sua spalla.
Jude: "vengo con te" mi dice deciso.
Io: "no tu va agli allenamenti ti staranno aspettando e dici che ho avuto un piccolo male alla pancia e sono tornata a casa,non voglio che sappiano di mia madre e mia zia" gli dico tutto d'un fiato.
Jude: "okay,oggi alle 3 ci sarai?" mi urla perché io stavo correndo per prendere un taxi ed ero un po' distante da lui.
Io: "si ci sarò,se non mi vedi significa che sono ancora all'ospedale. Ciao" gli urlo dall'altra parte della strada e me ne vado.

(all'ospedale)
Io: "scusi la camera delle signore Suzuke"gli chiedo a un dottore che passa davanti a me.
Dottore: "camera 10 al 2° piano" dice.
Corro all'ascensore. Arrivata al secondo piano supero correndo la camera numero 9 e arrivo alla 10. Apro la porta della camera vedo una scena bruttissima per me:mia madre e mia zia distese su quel letto di ospedale prive di sensi.
Io: "mamma come stai,riprenditi per favore non voglio perderti come con papà" scoppio di nuovo in lacrime.
Mi sento così impotente. Che situazione schifosa.

15.30
Cavolicchio sono le tre e mezza e dovrei essere già agli allenamenti invece sono rimasta in camera con mia madre a parlarle,anche se non si è ancora ripresa dall'incidente.

Ora però devo andare si è fatto tardi.
Esco dalla stanza di mia madre e inizio a correre verso l'uscita,vedo Axel uscire da una stanza (la camera di sua sorella Julia). Lui mi vede e andiamo insieme agli allenamenti.
Axel: "non mi hai ancora detto perché eri in ospedale"
io: "per prendere delle medicine... per mia zia, si proprio così!"
Axel: "se avresti dovuto prendere delle medicine saresti andata in farmacia". Io: "e io invece sono andata a prendere le medicine all'ospedale,perché mi veniva più comodo... problemi?"
Non ho proprio  voglia di raccontare dell'incidente anche a lui,sarei scoppiata a piangere e sarei sembrata una scema davanti ai suoi occhi.
Axel: "nessun problema! Però volevo capire perché oggi in classe dopo quella telefonata eri così giù e pensavo che fosse successo qualcosa,poi ora ti ho visto all'ospedale e ho pensato che qualcuno stesse male e che tu lo avessi saputo da quella telefonata" dice preoccupato per me
Io: "no la telefonata non c'entra niente tranquillo" dico con un sorrisino e una mano messa tra i capelli come se fosse tutto normale.
Axel: "vedi che se vuoi parlarne con qualcuno io sono qua,e so cosa si prova ad avere un tuo caro in ospedale"
Io: "anche tu hai un tuo caro in ospedale?"
Axel: "si, mia sorella Julia"
Io: "oddio, mi dispiace tantissimo. Come sta?"
Decidiamo di sederci su una panchina.
Axel:"è ancora in coma. Proprio per lei per un certo periodo non ho voluto giocare a calcio" mi racconta con la testa china.
Io:"Perché?" chiedo. Non vorrei essere troppo invadente, ma questa cosa mi incuriosisce molto.
Axel:"È successo l'anno scorso. Io avevo la finale del football frontier, la mia sorellina era felicissima di venirmi a vedere. E mentre si dirigeva con i miei allo stadio una macchina la investì e da allora non si è ancora risvegliata."
Che coincidenza! Anche mia madre e mia zia sono state investite da una macchina.
Io:"mi dispiace tantissimo" dico rattristandomi.
Axel:"Continuerò a vincere per lei" dice stringendo la mano in un pugno.
È giusto che gli racconti cosa è successo oggi. Dato che lui si è aperto con me io mi aprirò con lui.
Io:"sai, oggi quando mi hanno chiamato era l'ospedale. Mia zia e mia madre hanno avuto un incidente e forse mia madre finirà in coma" dico e scoppio di nuovo piangere, con le mani sugli occhi, mi fa male raccontare cosa era successo. Lui mi abbraccia e mi ritrovo ad essere appoggiata sul suo petto, caldo e muscoloso. È bello sapere che c'è qualcuno su cui poter contare, così come con Jude, o con Mark. Sono davvero dei ragazzi fantastici, tutti quanti.
Io: "scusa" dico strofinandomi l'occhio. Axel: "tranquilla,capisco come ti senti" si alza in piedi "ma ora andiamo ci staranno aspettando".
Dopo aver corso arriviamo al campo. Axel si allena con loro e io e le manager prepariamo le polpette di riso per tutti.
Finiti gli allenamenti,tutti si mettono a mangiare come degli ingordi. Poi Jude mi si avvicina e mi butta una polpetta di riso in faccia,inizio a rincorrerlo per tutto il campo,tutti ridono a crepapelle poi finalmente riesco a prenderlo.
Io: "la prossima volta ti uccido" dico con un sorriso maligno.
Tutti gli altri si rigirano a mangiare le ultime polpette rimaste. Jude mi si avvicina di nuovo e mi dice all'orecchio: "com'è andata all'ospedale,come stanno tua madre e tua zia".
Io: "Jude forse è meglio parlarne da qualche altra parte"
Jude: "okay vieni con me so dove andare"mi risponde e mi tira via.
Ci incamminiamo verso la torre,e là saliamo in alto, dove c'è un panorama davvero magnifico.
Jude: "allora come stanno tua madre e tua zia?"mi chiede guardando il tramonto,che è magnifico.
Io: "stanno male, non si sono ancora svegliate" dico triste.
Jude: "ma come è accaduto quel incidente"mi chiede girandosi verso di me. Gli racconto tutto sull'incidente.
Jude: "mi dispiace" dice mettendomi una mano sulla spalla.
Sorrido e mi scende una lacrima sul viso lui mi prende e mi tira a se e mi abbraccia, che strana situazione, ma mi sento davvero bene con lui. Dopo un po' mi stacco.
Io:"grazie"
Jude: "perché ti ho abbracciato? È stato carino anche per me..." dice dolcemente anche un po' imbarazzato.
Io: "grazie anche per essermi stato vicino" dico e divento un peperone. Jude: "non credi sia meglio tornare a casa?"mi dice alzandosi.
Io: "ma...io non posso, in casa non c'è nessuno, cosa dovrei fare?Non voglio rimanere a casa sola,non ho qualcuno che può stare con me"dico spensierata. Jude: "non c'è tuo zio?"
Io: "mia zia non è sposata"
Jude: "vieni da me ,la mia casa è grande e ci sono molte camere"mi dice. Io: "ne sei sicuro? E poi la tua famiglia vorrà?"
Jude: "si,ci penso io ora andiamo".
Io:"non vorrei disturbare però"
Jude:" stai tranquilla non disturbi affatto"
Io:"Grazie mille Jude"
Arriviamo davanti casa sua, o meglio davanti alla sua villa enorme!
Jude: "prego entra" mi dice dolcemente.
Io: "cavolo,la tua casa è fantastica,sembra la villa di un riccone" dico sbalordita.
Jude:"ahahah grazie".
Jude: "c'è una stanza libera accanto alla mia, puoi sistemarti lì" mi dice avviandosi in quella camera.
Io: "mamma mia!! È bellissima questa stanza, poco poco più grande di quella in cui stavo"gli dico.
Jude: "ahahaha " dice e va verso la porta.
Gli vado vicino e gli do un bacio sulla guancia.
Io: "grazie per tutto quello che stai facendo"
Jude: "ma figurati, quando ho sentito quello che era successo volevo esserti d'aiuto. E poi sei una ragazza molto simpatica, spero che potremo diventare grandi amici" dice sorridendo.
Io: "grazie,anche io lo spero"dico e lui chiude la porta.
Mi butto sul letto a pancia in su,in quel letto matrimoniale bellissimo.
Nella borsa avevo la divisa della raimon per la scuola,la divisa della squadra di calcio i miei vestiti e naturalmente intimo e il pigiama.
Io e Jude siamo passati da casa mia prima di venire qua e ho preso queste cose. Dopo averle sistemate prendo il mio telefono per vedere se mi è arrivato qualche messaggio,ma nulla.
Dato che mi sto annoiando decido di andare nella stanza di Jude: busso e lui: "avanti" entro e lo vedo sdraiato sul suo letto con il pallone sulla testa,guardando il soffitto,chissà a cosa sta pensando.
Io: "Ei,a cosa stavi pensando?" chiedo sedendomi sul suo letto.
Jude: "oh no niente"risponde voltandosi verso di me.
Io: "sicuro?" chiedo sorridendo.
Jude: "bhe stavo pensando a ... te"dice leggermente imbarazzato.
Io:"oh..."
Jude: "nel senso... chissà come ti senti adesso"
Io: "furiosa! Ma allo stesso tempo triste" dico abbassando lo sguardo. Jude: "capisco" mi dice mettendosi seduto vicino a me.
Io: "facciamo qualche passaggio"dico e mi alzo dal letto e lui fa lo stesso.
Jude: "andiamo in giardino,c'è un campo di calcio"mi dice prendendo il pallone e la mia mano.
Arriviamo dietro la sua casa dove c'è il campo. Ovviamente non poteva mancare la piscina un po' più distante dal campo. Che casa magnifica!
Inizia a tirare fortissimo in porta. Poi io tiro con il mio colpo alato.
Jude: "perché non creiamo un dribbling che ci può essere d'aiuto per prendere palla alla zeus?" mi chiede.
Io:"okay, ci sto" dico.
Iniziamo a provare. La tecnica dovrebbe essere che, io e lui corriamo verso il giocatore che ha la palla, appena gli arriviamo vicino giriamo attorno a lui così velocemente in modo da creare una specie di nebbia che non gli fa vedere la palla e gliela prendiamo.
Però è difficile,ora sono davvero sfinita.
Io: "magari ci proviamo domani agli allenamenti che ne dici Jude?" chiedo affannata.
Jude: "si forse è meglio" dice.
Ritorniamo in casa e io vado in camera mia a cambiarmi. E lui fa lo stesso.
Arriva il padre di Jude, Jude parla di me e suo padre acconsente a farmi restare.
Jude: "alle 21.30 si cena" dice e io annuisco. Sono ancora le 20.30 wuindi decido di vestirmi per fare una passeggiata. Mi metto una t-shirt nera, un pantaloncino e delle Vans nere. Pettino i capelli e esco.
Vado all'ospedale,anche se è tardi ma non mi importa. Vado nella camera di mia madre,prima di entrare incontro il dottor Yukomizo.
Io: "dottore dottore"lo chiamo a un certo punto si gira e mi dice "oh buonasera signorina"
Io: "dottore avete scoperto qualcosa su mia madre e mia zia?" chiedo.
Dottore: "bhè ormai le devo dire la verità mi spiace,però andiamo nel mio studio" mi dice facendomi preoccupare. Io:"si,okay"dico con voce tremante.
Arrivati nel suo studio...
Dottore: "signorina sua madre purtroppo...è...finita in coma"dice. Non ci credo,non può essere vero, Perché tutte queste disgrazie devono accadere proprio a noi?
Io: "non è vero,non è così,impossibile!"dico scoppiando a piangere.
Dottore: "mi dispiace davvero tanto"dice abbassando la testa.
Io: "m-mia zia?"chiedo asciugandomi le lacrime.
Dottore: "abbiamo riscontrato in sua zia un trauma cranico"dice.
Io:" ancora peggio, cazzo" dico disperandomi ancora e ancora.
Io: "arrivederci"dico andandomene via e uscendo dall'ospedale.
Mi metto a correre più che posso,verso casa per buttarmi sul mio letto a piangere e non ascoltare il resto del mondo.
A un certo punto però sbatto contro Axel che mi vede piangere.
Axel: "Clau...che hai?"
Io: "Axel.."dico piangendo.
Axel: "Cla" dice e mi accarezza i capelli. Io: "mia madre...è... in coma"dico piano.
Axel: "mi dispiace Claudia davvero,e tua zia?" dice dispiaciuto.
Io: "mia zia...ha un trauma cranico,non sai come mi sento".
Axel pov's
Invece io sapevo come si sentiva. Cosa potevo fare? Quello che la ha aiutata è stato Jude!
Io: " mi dispiace ma dovrai affrontare questa cosa,anche io mi sentivo male come te"ecco la cazzata. Invece di confortarla, le dico che deve superare questa cosa.
Claudia: "hai ragione ma non ce la faccio. E ora scusa Axel ma devo andare a casa" dice.
Io: "sicura di voler rimanere da sola in casa?"le chiedo.
Claudia: "sto con Jude,starò da lui" dice ingelosire.
Io: "perché con Jude?" dico geloso. Claudia: "bhe lui è stato il primo a sapere di mia madre e mia zia e poi mi ha aiutato tanto,e ha deciso di invitarmi a casa sua" dice.
Io: "ah. Va bene. Ricordati che io ci sono sempre" dico e la abbraccio.
Claudia:"Grazie Axel, grazie mille"mi dà un bacio sulla guancia e se ne va.
Claudia pov's.
Arrivata a casa di Jude vado in camera e chiudo la porta. Mi butto sul letto prendo il mio cuscino e gli faccio il bagno di lacrime. A un certo punto bussa Jude alla porta.
Jude: "ei Claudia mi apri?" mi chiede fuori dalla porta.
Io: "Jude per favore voglio stare sola" dico singhiozzando.
Jude: "no dai aprimi" dice iniziando a colpire la porta.
Io: "ti ho detto di no" gli dico buttandomi di nuovo sul cuscino.
Jude: "dai ti prego"dice.
Io: "e va bene"apro la porta e mi ributto sul letto. Chiude la porta e si avvicina a me.
Io: "ciao"dico voltandomi.
Jude: "che è successo?"mi chiede sedendosi sul mio letto proprio accanto a me.
Io: "sai cosa è successo? Che avere una madre in coma,una zia col un trauma cranico ed essere figlia unica, non è per niente bello. Tu almeno hai una sorella tuo padre ti vuole bene fin dalla nascita,e sei fortunato,io non ho nessuno!"dico piangendo.
Jude: "intanto io non sono così fortunato,perché non vivo con mia sorella,quello è il mio padre adottivo perché i miei genitori sono morti e poi non è vero che non hai nessuno...tutti noi della squadra ti vogliamo bene anche se sei qui da pochissimi giorni,e soprattutto hai me,io mi sto davvero affezionando a te e mi dispiace per quello che stai passando"mi dice un po' imbarazzato.
Io: "Jude, scusami se mi sono arrabbiata con te, sei un amico"dico e ci abbracciamo.
Dopo esserci abbracciati scendiamo a cenare.

Angolino
Molto lungo questo capitolo. Volevo aggiornare ieri sera ma non ho potuto.
Bacioni😘

ci sei sempre stato ❤inazuma eleven «Jude Sharp»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora