MOSTRO'S POV
Mentre guidavo in moto verso casa di Mattia, la rabbia si faceva sempre più forte dentro di me. Non potevo crederci che quel bastardo fosse ancora ossessionato da lei.
Cercai di non pensare a cosa stava succedendo tra i due continuando a scuotere la testa e con qualche lacrima che mi rigava il viso.
Sì, piangevo. Piangevo perché se io e Alison non ci fossimo mai baciati, Allison non ci avrebbe visti, io e lei non avremmo mai litigato e noi staremmo ancora insieme.
Piangevo perché era tutta colpa mia se l'avevo lasciata sola e quello stronzo se n'era approfittato di lei.
Era tutta colpa mia.
Arrivai all'indirizzo che mi aveva dato Jennifer, spensi la moto ed entrai in casa; lo scemo non aveva nemmeno chiuso la porta d'ingresso a chiave, quindi non fu necessario forzare la serratura.
Sentii delle urla e dei gemiti provenienti dal piano superiore. Salii le scale nel modo più silenzioso possibile e seguii i rumori fino a fermarmi di fronte alla porta da dove venivano le voci.
«Lasciami andare, brutto stronzo!» riconobbi la voce di Allison.
Feci per abbassare la maniglia, ma ovviamente era chiusa a chiave. Mi fermai prima di prenderla a calci o a spallate, dovevo elaborare un piano migliore.
Presi il cellulare dalla mia tasca e composi il numero di Allison facendolo squillare. Si sentì subito una vibrazione non molto lontana dalla porta.
ALLISON'S POV
Ad un tratto, sentii il mio telefono vibrare e un'ulteriore lacrima scese sul mio viso.
E se fosse lui? Se mi stesse cercando sul serio?
Non farti troppe illusioni, e poi se fosse davvero lui non gli dovresti rispondere dopo tutto quello che ti ha fatto. E poi non puoi, sei legata.
A quello posso rimediare.
«Mattia fermati un attimo ti prego, sono stanca e poi mi sta squillando il telefono... Potrebbero essere i miei genitori, devo rispondere... Ti prometto che non scapperò...» ansimai io convincendolo a liberarmi per un attimo.
Mi alzai di scatto e corsi verso il telefono; sul dispay c'era scritto ancora "Amore <3".
Mi tremarono le mani, era veramente lui come avevo sperato e creduto.
Feci per rispondere, ma poco prima che ci riuscissi lui riattaccò.
Posai il telefono nuovamente sul comò e chinai la testa; ero affranta. Potevo risentirlo, avevo l'occasione di risentire la sua voce, e invece per colpa di un maniaco sessuale non ho fatto in tempo a rispondere.
Mi asciugai le lacrime che scendevano copiose sul mio volto e cercai di strozzare il più possibile i singhiozzi, Mattia poteva capire e io non volevo.
«Chi era?» chiese lui quasi scocciato.
«Nessuno di importante...» risposi.
Il cellulare vibrò nuovamente, un messaggio sempre da parte sua.
*Non temere, sono qui dietro la porta. Ora ti vengo a prendere. Cerca di metterti qualcosa addosso.*
Mi coprii la bocca con una mano, non ci potevo credere che lui era veramente qui per me.
Posai nuovamente il telefono e feci come mi aveva detto, ma Mattia mi prese per un braccio e mi strattonò buttandomi nuovamente a letto.
«Dove credi di andare, lurida puttana? Avevi detto che non te ne saresti andata via!» mi urlò lui in faccia bloccandomi braccia e gambe e baciandomi forzatamente.
![](https://img.wattpad.com/cover/40141318-288-k956193.jpg)
STAI LEGGENDO
~Il Figlio Del Diavolo~ #wattys2017
FanfictionAllison, quasi 19enne, abita a Roma e come tutti gli adolescenti ha una vita difficile. Ama il rap e il suo rapper preferito è Mostro. Per il suo 19esimo compleanno riceve una gran sorpresa. Si può provare qualcosa per il proprio idolo che va oltre...