·Capitolo 2·

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Appena arrivai in classe, mentre camminavo verso il mio posto, mi fecero uno sgambetto e caddi.

Tutti cominciarono a deridermi.

Cominciamo proprio bene la giornata eh.

Mentre mi sanguinava il labbro, mi rialzai quasi indifferente se non indolenzita dalla botta contro il pavimento.

Mi sedetti finalmente al mio posto e mentre tiravo fuori l'astuccio e il diario, sentii qualcuno che mi chiamava...

«Allison come stai? Ti sei fatta male?»

Ne riconobbi la voce, era Jennifer, la mia compagna di banco nonché migliore amica.
Lei era l'unica persona in tutta la classe che mi considerava e a cui volevo bene.

«Si tranquilla sto bene, non è niente»

Si accorse del mio labbro che stava sanguinando e mi chiese preoccupata «E il tuo labbro...? Sta sanguinando!»

«Massì, non è niente...» cercai di rassicurarla io.

Nel mentre che parlavo, mi leccavo il labbro assaggiando il sapore del mio sangue.

«... Te ne sei fatti altri?» mi chiese.

«Di che parli?» le risposi facendo finta di non sapere di cosa stesse parlando.

«Andiamo Allison, lo sai benissimo a cosa mi riferisco» disse quasi rimproverandomi.

«Continuo a non capire...» dissi continuando a mentire.

Lei mi fece segno con l'unghia segnandosi leggermente il braccio mimando un taglio.

«Ah... Beh... S-sì...»

«Lo sapevo... Quanti ne hai fatti stavolta?»

«Ehm... 4 e più o meno profondi...»

«Ma dai.. Quando la smetterai di farti del male? Quanto sangue hai perso?» chiese con aria preoccupata.

«Abbastanza da riempire una tazzina da caffè...» dissi io per farle un'idea.

«Allison... Devi cercare di smettere... Non ti serve a niente!»

Non le risposi.

Sì, ero autolesionista. Era dalla prima superiore che lo facevo. Io ci provavo sempre a smettere, ma non ne potevo fare a meno. È come se avresti voluto togliere la droga ad un drogato: impossibile.

La campanella suonò e io mi preparai a sopportare le lezioni delle prof.

Dopo 3 ore di lezione, suonò finalmente la campanella dell'intervallo.
Presi le mie cuffie e feci partire la playlist con tutte le canzoni di Mostro.❤

Peccato che l'intervallo durava solo 10 minuti...

Sentii la campanella della fine dell'intervallo, finii di cantare e spensi la musica, tornando nel mondo della realtà abbandonando quello del rap dove preferirei 10.000 volte di più vivere.

Passarono 3 ore e poi la campanella risuonò. Finalmente era finita la tortura.

Al solo pensiero che 3 giorni dopo la scuola sarebbe finita, mi sentivo leggermente meglio perché non avrei più dovuto rivedere i miei compagni.

E in più, l'ultimo giorno di scuola sarebbe stato anche il giorno del mio 19esimo compleanno. Ma poco importava, sapevo già che sarebbe stato un giorno come tutti gli altri.

Aspettai che uscissero tutti dalla classe per poi mettermi le cuffie e dirigermi verso casa.

Appena arrivai, sentii che mia mamma stava cucinando, ma non avevo molta fame.

«Sono a casa!»

....

---------SPAZIO AUTRICE---------

Ciao a tutti!

Spero che la storia vi stia piacendo!

Perdonatemi se questi primi capitoli sono molto introduttivi e con pochi "colpi di scena", ma vi prometto che dal giorno del compleanno di Allison, le cose si faranno molto più interessanti!

Votate e commentate se vi va! :D

~Il Figlio Del Diavolo~  #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora