·Capitolo 26·

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MOSTRO'S POV

«Giò...» la sentii ansimare mentre si agitava e stringeva con una mano la mia e con l'altra il lenzuolo.

«Sono qui piccola, tranquilla» le sussurrai io per calmarla.

«No... Ti prego...» continuò stringendo gli occhi e torturando sempre più il lenzuolo.

«Allison? Mi senti?»

«Mattia... Basta... Giorgio ti... Ti prego... Aiutami... Giorgio...» una lacrima le scese lungo la guancia. Stava avendo un incubo.

ALLISON'S POV

*Lui mi butta sul letto e comincia a baciarmi, io gli sorrido e ricambio il bacio. Le sue calde labbra sfiorano il mio collo e io chiudo gli occhi per godermi quella piacevole sensazione che mi trasmette ogni volta che mi bacia. Mi era mancato davvero troppo il suo tocco.

Dopo una serie di baci, scende fino al mio basso ventre e mi sfila lentamente le mutande e comincia a stuzzicarmi.

Lievi gemiti mi escono dalla bocca, ma non appena sento i polsi legati mi faccio prendere dal panico.

«Giorgio..?» dico posando lo sguardo su di lui. Ma appena apro gli occhi non c'è lui, ma Mattia e mi sta guardando provocante.

«Cos-? Mattia?» la mia voce trema un po' per il terrore e un po' per il piacere che mi sta provocando.

«Mattia...smettila!» cerco di dimenarmi, ma sono immobilizzata e lui non vuole saperne di smettere la tortura.

Giorgio...dove sei? Ti prego, salvami, penso.

Ad un tratto vedo Mattia togliersi i boxer ed entra dentro di me facendomi urlare.

Non posso fare nulla per oppormi, non ci riesco.

Ad un tratto vedo l'ombra di Giorgio nella stanza e comincio a piangere perché spero sia veramente lui.

«Giorgio aiutami, ti prego... Portami via di qui...» sussurro, ma vedo l'ombra svanire sempre di più e capisco che era solo un'illusione e torno alla realtà sentendolo ancora dentro di me che sta per venire.

Preferirei cento volte di più morire che continuare a soffrire così.*

MOSTRO'S POV

«Giorgio aiutami...» continuava a ripetere.

Non ce la facevo più a vederla così, mi alzai dalla sedia e la scossi sempre di più fino a farla svegliare di soprassalto e col fiatone.

«Shh, calma piccola... Va tutto bene, era solo un incubo...» le sussurrai cercando di calmarla passandole una mano sulla schiena.

Lei si coprì il volto con le mani per un attimo, poi scoprì gli occhi per fissarmi e mi buttò le braccia attorno al collo nascondendo il volto nell'incavo del mio collo singhiozzando più forte.

«Non era solo un incubo... Era tutto quello che mi ha fatto... Lo stavo rivivendo e...» il pianto le spense la voce.

«Shh, sta tranquilla... È tutto finito... Ora ci sono io qui con te...» continuai a sussurrarle stringendola a me e baciandole la testa.

«E chi mi dice che ci sarai per sempre e non tornerai da lei?» ribattè tutto d'un fiato.

Non sapevo cosa risponderle; aveva ragione dopotutto. Scese una lacrima anche a me e la strinsi più forte continuando a cercare di consolarla.

Mi faceva male vederla in quello stato. Eravamo entrambi a pezzi.

LOWLOW'S POV

Rimasi con l'orecchio attaccato alla porta della camera ad ascoltare quella breve conversazione; mi si strinse il cuore dal dispiacere ad immaginare solamente cosa le avesse fatto quel bastardo.

~Il Figlio Del Diavolo~  #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora