capitolo 2

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Salendo in macchina, sul sedile posteriore guardo, per l'ultima volta quella casa che per 17 anni, è stata testimone di tante avventure.
"Emy, sicura che vada tutto bene?" Dice mio padre con voce preoccupata.
"Sì papà, è tutto ok..."
Mi guarda strano e poi alza le spalle
" ok"
Eccoci arrivati all'aeroporto.
Appena saliti sull'aereo, accendo il telefono e metto la modalità aerea,  inizio ad ascoltare la musica, partendo con "a little piece of haeven"
Degli avenged sevenfold.
00:15  di notte , appena arrivata all'aeroporto di Sidney, una macchina ci viene a prendere e ci porta in una villa, a 20 minuti dalla città. Ero talmente presa dai miei pensieri, da non accorgermi che eravamo arrivati.
Vedevo mio padre sorridere, man mano che la casa si avvicinava,io diversamente da lui, non ero tanto emozionata, o felice di andare a vivere con loro,
"Siamo arrivati emily"
"Già" dissi esasperata
"Emily inizia pure ad andare verso la Porta io arrivo subito" sempre con il suo sorriso splendente
"va bene papà" dico girando le spalle e andando verso casa
"Già odio questa villa, questa vita, odio tutto" sussurro tra me e me.
Guardo attentamente la casa, stranamente tenebrosa, mi avvicino alla porta socchiusa, mentre il portico scricchiola
"È permesso? C'è qualcuno? Sono Emily White è permesso?" Ripeto prima di entrare in quella casa, alquanto spaventosa, la porta sbatte subito  dietro di me, sento una leggere risata, avevo troppa paura per girarmi così da voltata chiesi
"Chi sei?" Un'altra risata
"Non prenderti gioco di me, chi sei?!, Hey!  Sto parlando con te?!"
Nessuna risposta , allora a quel punto mi gira prendendo coraggio ma,non c'è più nessuno.

The last night Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora