'Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.'
Poco tempo fa,quando mi sono sentita libera da quelle catene che mi tenevano prigioniera del passato,mi sono soffermata sul significato di due paroline.
Inizio e fine.
Due opposti che si attraggono.
Due processi che si susseguono all'infinito.
Due pezzi di un puzzle che si sentono incompleti quando sono l'uno senza l'altro.
Incuriosita e dubbiosa del valore che gli abbiamo sempre attribuito ho cercato sul vocabolario e ho trovato l'unica risposta a tutte le mie domande.
Il primo istante e il punto ultimo.
Il primo secondo e poi l'ultimo. Di un minuto,di un amore,di un affetto,di una vita o di un secondo stesso.
Quel mentre tra inizio e fine,allora, siamo noi. Quel secondo siamo noi. Quell'amore siamo noi. Quella dolore siamo noi. E a volte siamo tanto stupidi da pensare che gli inizi siano quelli più importanti.
Ma,ditemi,cosa preferite tra l'inizio e la fine di un dolore? Tra l'inizio e la fine di una tempesta? E di un incendio? Di un aereo che precipita?
Ci sentiamo tutti degli eroi quando diciamo che seppur accadesse ci sentiremmo vivi fino all'ultimo secondo. Ma in realtà siamo cagasotti per natura.
TUTTI QUANTI NOI.
Preferiremmo che tutto finisse nell'instante stesso in cui è iniziato piuttosto che provare la paura di perdersi e di perdere tutti gli altri.
Anche se soffriamo come cani,molte volte anche la fine di una storia d'amore è un bene,perché non fa altro che decretarne un nuovo inizio,forse quello giusto.
Ma prima di quel tanto agognato e nuovo capitolo c'è sempre quella benedetta parola.
Fine,fine,fine.
Sembra tanto triste,ma se la guardi dalla prospettiva giusta non fai altro che sentirti bene e speranzoso.
Un anno fa non la pensavo affatto in questo modo. Ero intrappolata tra passato e presente e futuro. E ancora e ancora. Si sfioravano,si allontanavano quasi come se vivessero tre vite parallele e non una sola.
Quell'inizio fatto di dolore mi teneva per i capelli,incatenata nella mia autodistruzione.
Dal momento in cui è nato,l'ho sentito scorrere dentro di me e molte volte mi sono trovata ad aggrapparmici per non soccombere.
Per me è sempre stata una questione di 'inizi' a cui non riuscivo a porre fine perché il destino aveva deciso che non era arrivato ancora il momento,che dovevo farmi ancora un altro po' le ossa.
L'inizio di una lacrima. L'inizio della paura,della rassegnazione,della pazzia,della tristezza e poi della depressione.
Ogni secondo era un nuovo inizio che si portava dietro un carico sempre maggiore di dolore.
Ero intrappolata in quel tunnel e ad un certo punto mi ero abituata al buio in cui mi ero persa,nonostante arrancassi ancora verso quel piccolo puntino di luce .. che agognavo,adoravo senza cercare di raggiungerlo mai.
Avevo tanta voglia di vivere quel fatidico nuovo inizio che mi ero dimenticata di trovare la strada che mi avrebbe portato verso la fine e mi avrebbe permesso di ricominciare. C'era bisogno di andare a piccoli passi,ma io volevo tutto e subito. La vita,però,prima di tornare aveva bisogno di metterci un punto,punto e basta.
Ma,mentre correvo,sapevo che non ce l'avrei fatta,ero convinta che i miei tentativi fossero del tutto inutili,quindi mi limitavo a correre. Senza sprint,senza voglia di andare più veloce,senza il bisogno di aggrapparmi a quella parola,raggiungerla e non lasciarla mai più.
Avevo paura e volevo essere Bolt allo stesso tempo. Appena vedevo uno spiraglio,rallentavo. Era tutto così confuso.
Soffocavo all'idea di non sapere cosa e chi avrei trovato una volta uscita allo scoperto,senza sapere che il sole era proprio lì dietro di me.
Aver paura della felicità e della paura stessa sono come un cappio al collo quando la vita è la prima a prendersi gioco di te. E quando poi ci si mettono anche le persone,sai di essere veramente nei guai. Sai che le speranze di salvarsi sono poche e che l'unica opzione è combattere.
Quel medico aveva decretato e firmato un nuovo inizio.
Un inizio fatto di sbagli e percosse,dove l'unica vittima,nel posto sbagliato al momento sbagliato,ero io.
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Non si vive solo di ricordi
RomancePerché quando ti volti non sempre ti imbatti in bei ricordi .. Questa è la storia di una ragazza che, dopo aver attraversato l'inferno,ha avuto la fortuna di assaggiare le delizie della vita .