(Tales) La scelta

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Allora, prima che cominciate a leggere sappiate che queste Tales non sono una vera e propria parte della storia. Ho cancellato la "storia" Tales from Victoria Academy perché non riuscivo a gestirla. Sinceramente, tra questo sito ed EFP sono troppo incasinata per pensare anche a queste Tales. Non volevo però eliminare del tutto questi capitoli così li ho spostati tutti qui.

Chi non aveva letto queste Tales sappia che riguardano la scelta degli Elementi di tutti i ragazzi che non abbiamo visto (Grace, Lucy, Astrid, Derek, Jared...) avvenuta prima di Mirta ed Irvan. Sono molto semplici e la fine non può certo riservare molte sorprese però spero che piacciano e che vi aiutino a conoscere di più i personaggi.

Buona lettura,

Artemide

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Grace Cahill

Nella sala riunioni ci sono già così tanti ragazzi che i posti a sedere sono tutti occupati. E lei è troppo piccola per farsi largo tra i ragazzi che si affrettano verso le poche sedie libere, anche se forse sarebbe abbastanza veloce.

Rimane ferma sulla soglia guardandosi intorno.

Sono al coperto, ma dal soffitto dipinto come un cielo nuvoloso non si direbbe. Le mura sembrano alzarsi verso il vuoto.

D'istinto allunga la mano per afferrare la propria valigia, poi, dopo aver stretto per due volte il vuoto, si ricorda che la donna l'uomo all'ingresso le ha detto di lasciarle a lui, insieme a quelle degli altri.

Non gli ha prestato molta attenzione, presa com'era ad osservare la donna che gli stava accanto. Ci aveva messo un po' ad inquadrare l'espressione completamente neutra e lo sguardo vacuo. Non aveva mai visto un'Ombra con la Pelle, quelle che ha conosciuto da suo padre al massimo riempivano dei vestiti molto semplici.

Rabbrividisce pensando a suo padre, poi scaccia quel pensiero per potersi godere il momento.

Di fronte a tutte le sedie non c'è un piccolo palco come si aspettava, ma sette porte dall'aria strana, innaturale.

Socchiude gli occhi per mettere a fuoco e vede delle rune combinate incise nel legno. Chissà dove portano quelle scorciatoie.

Individua un gruppo di ragazzi seduti a terra, la schiena appoggiata al muro, e si dirige verso di loro.

Mentre cammina stringe la cinghia della propria borsa grigio polvere e scansa dei ragazzi così alti da non accorgersi nemmeno di lei.

"Il mondo deve sembrare grande ad una persona così piccola" ha detto una volta suo padre, ma in quelle parole non c'era un briciolo di affetto, non sincero.

Per fortuna dopo il divorzio ha potuto vederlo solo una volta al mese. Non che sua madre sia particolarmente educata, ma almeno ha il buonsenso di starsene per i fatti suoi.

Si inginocchia e poi si siede a terra. Si sfila la borsa e appoggia le spalle al muro.

Si risistema velocemente.

Per qualche motivo i suoi piedi sembrano ancora più piccoli nelle scarpe da ginnastica. Indossa dei jeans neri e una maglietta grigia che le sta enorme nonostante sia una S. È stata sua sorella Gwen a sceglierla, ma per qualche motivo sul suo corpo sinuoso e formoso sembra tutto perfetto.

Appoggia gli avambracci sulle ginocchia inclinando il busto in avanti e i liscissimi capelli biondi le ricadono davanti agli occhi.

Odia tenerli sciolti, ma Gwen non approva.

Si guarda intorno.

Sulle sedie davanti a lei ci sono un ragazzo e una ragazza, probabilmente gemelli, con i capelli rossi e gli occhi verdi che non la smettono più di parlare. Sembrano molto affiatati.

Passato ~ Unica sceltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora