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Baciare Seth era come toccare la lava... era lui così caldo oppure l' amico? Gli prese delicatamente il viso tra le mani e lo ribacio'; questa volta in modo più delicato e più consapevole. Max era premuto contro Seth, lui ancora sconvolto, non riusciva a prendere in mano la situazione. Non amava Max e men che meno gli piacevano i ragazzi... ma allora perché si lasciava baciare? Perché non voglio ferirlo.
Max traccio' con la sua lingua il labbro inferiore di Seth, lo bacio' delicatamente, infilò le mani nei suoi capelli e succhio' la porzione di pelle dietro l'orecchio dell' amico. Lì in quell'istante Seth si accorse di tutto; della presenza del corpo di Max sul suo, dei suoi baci, delle sue mani che gli toccavano le gambe, i fianchi, i capelli, come se l'altro volesse memorizzare il suo corpo. Quando Max diede un piccolo colpo di bacino, l'altro si rese conto che i loro corpi combaciavano perfettamente; i boxer di Max continuavano a strusciare sui suoi e le loro erezioni dure cercavano un sollievo immediato. Seth si sentiva decisamente... fottuto. Come faceva a respingerlo se anche il suo corpo collaborava? Come dire di no a Max, quando sperava -o forse pregava- che Max si sbrigasse a togliergli le mutande? Il castano passò la lingua sui capezzoli dell'altro e Seth sentì un gemito sfuggirgli dalle labbra. Max sorrise divertito e guardò l'amico. I suoi occhi così scuri quella notte, lo guardavano imbarazzati e con una smorfia, Seth si coprì il volto con il braccio. "Ehi"sussurro' Max baciandogli tutto il volto "Ti prego non nasconderti" sospirò sulle labbra dell'altro prima di baciarlo. Pian piano Seth spostò il braccio e guardò l'amico. Era strano troverselo sopra di lui, i nasi che si scontravano e le labbra a sfiorarsi ad ogni respiro. Lo guardò e vide le pagliuzze dentro il color miele dei suoi occhi; era così felice che anche le sue ciglia lo esprimevano. Continuava a sorridere, a mordersi il labbro inferiore, a sfiorarlo con ogni parte del suo corpo. Da quanto non vedeva Max così felice? Ed era... imbarazzato? "Sei imbarazzato anche tu?"bisbigliò con un sorriso sulle labbra. Inconsapevolmente Seth mise una mano nei capelli del castano e a Max quasi scoppiò il cuore, perché lo trovavo un gesto così intimo e così quotidiano, che si ritrovò a baciarlo come se ne dipendesse la sua stessa vita. La lingua che rincorreva quella di Seth, le mani toccavano i fianchi del moro per poi passarle sulle coscie -aveva un feticismo per le sue gambe, così sexy- e premere con energie le erezioni. Gli sì spezzò il respiro quando Seth mugugnò nella sua bocca e il castano dovette staccarsi per mancanza di aria, ma continuò a stare addosso a Seth, vicino più vicino continuava a dirgli il suo corpo. "Lo sono. È tutto nuovo anche per me"bisbiglio' "Voglio farti star bene, ok?"chiese specchiandosi negli occhi dell' amico. Era così bello il suo Seth, con la pelle color latte, le guance rosse, le labbra gonfie e lucide, il respiro accelerato. Il suo Seth. Lo amava. E Seth ricambiava. Il suo stomaco fece le capriole a quella consapevolezza. Gli leccò il collo, lasciando al suo passaggio una scia di segni rossi e Seth era ormai nell' altro mondo, continuava a gemere-era tutto così nuovo per lui-. La testa all' indietro, la bocca spalancata da dove fuoriuscivano parole spezzate, il respiro pesante. Mi sto perdendo.
Quando finalmente Max si mise tra le gambe di Seth, lo strinse forte a sé, con il cervello ormai bruciato dopo tutti quei baci. Max gli alzò una gamba, lasciando sicuramente un segno, e Seth, con i talloni premuti contro la schiena dell' amico, lo avvicinò ancora di più-come se fosse umanamente possibile-. Il castano iniziò a muoversi, le erezioni tenute chiuse nella sua mano, e Seth con gli occhi lucidi, premeva le unghie nel braccio di Max. Questi si avvicinò e lo baciò, un bacio fatto di lingue e saliva, di respiri spezzati, di cuori che battevano a mille. "Più veloce"sussurrò Seth sulle labbra di Max, e questi lo fece, incoraggiato dalla voglia dell' amico. Era così felice, così tanto che la parola felice gli sembrava riduttiva per esprimere quel momento. Finalmente era lì con il suo Seth, si amavano entrambi e poteva vedere il suo viso pervaso dal piacere ed era lui la fonte di questo piacere! Erano quasi vicini all'orgasmo; passò il pollice sulla punta dell'erezione di Seth e questi lo guardò con occhi spalancati e bocca socchiusa. Si sporse per baciarlo e "Sei così sexy piccolo" disse contro le sue labbra. Seth fece una risata imbarazzata e strinse le ciocche dei capelli di Max. A quel punto Max venne, dopo pochi movimenti, le labbra dischiuse su quelle dell'amico, la fronte umida e gli occhi felici. "Vieni anche tu" soffio' all'orecchio del moro e quello, dopo due movimenti di polso da parte di Max, venne tra i loro corpi premuti.
Gli sembrava di volare e non sentiva più il suo corpo. Il suo respiro non si regolarizzava, il corpo di Max premuto contro il suo non aiutava e nemmeno i suoi continui baci. "Max non riesco a respirare" affermò spostandolo da sopra il suo corpo. Non si offese Max, non fece nemmeno caso al tono di Seth, freddo, infastidito e... colpevole? Era perso nel suo mondo Max, fatto di pelle di Seth da baciare, delle sue mani che lo toccavano, dei suoi occhi felici che lo guardavano. Il castano passò una mano tra i capelli dell'amico e premette il petto contro la schiena di Seth. "È stato bellissimo" gli sussurrò contro la nuca, poso' un bacio tra le scapole dell'altro e con il mondo ai suoi piedi, si addormentò con un sorriso-enorme-sulle labbra.

La mattina dopo era Domenica e ad entrambi piaceva dormire fino a tardi, e spesso finivano per stare tutto il giorno a letto a guardare film demenziali o troppo sdolcinati. Quindi quando Max si svegliò quella mattina era decisamente presto e capì che qualcosa non andava. Si alzò e cercò Seth. Lo trovò in cucina che gli dava la schiena; le spalle era un po' curve e le ginocchia al petto, guardava la strada in modo... sconsolato? Max gli toccò la schiena e questi all'improvviso si irrigidì, ma Max, ancora con la testa sulle nuvole, non si accorse di nulla. Posò un bacio sul collo dell'amico e legò le braccia attorno al collo del moro ma questi subito le divise. "Ok, ho capito. Niente dimostrazioni d'amore, giusto?"ribattè divertito. "Giusto"affermò Seth con un sussurro. "Come mai già sveglio?"gli chiese Max mentre iniziava a preparare la colazione. "Non avevo più sonno"mentì l' amico. Era piu' giusto dire che non aveva dormito affatto; come farlo dopo tutto quello che era accaduto quella notte? Dopo che Max si era addormentato -come sempre in modo così veloce-, il suo cervello aveva iniziato ad andare in panico. Appena chiudeva gli occhi poteva sentire la bocca di Max sulla sua, le sue mani che percorrevano il suo corpo, i sussurri al suo orecchio, ed era impossibile addormentarsi. Non quando ti senti tremendamente in colpa verso il tuo migliore amico. Non quando provi disgusto per te stesso. Ogni pensiero rincorreva l'altro e il panico diventava sempre più grande, sempre più presente. "Seth?"lo chiamò Max. "S-si?"balbettò l' altro puntando gli occhi sul viso dell' amico. "È da un po' che ti chiamo... tutto bene?"gli sorrise dolcemente con gli occhi luminosi. "Certo certo"annuì Seth energicamente -forse un po' troppo- "Dicevi?"continuò. "Vanno bene i pancakes?"chiese Max. Il moro lo fissò e ai suoi occhi l' amico non era più quello di sempre. Dio, Max lo amava. Sentiva il cuore esplodere e sbriciolarsi ai suoi piedi, perché no, non lo accettava. Max non poteva amarlo. Era solo attrazione mista alla novità. Lui era semplicemente la sua cavia, un esperimento per capire la sua omosessualità. Così Seth cercando di autoconvicersi dei suoi stessi pensieri, si alzò e puntò lo sguardo negli occhi del suo amico. "Max io... non mi sento bene e... ecco vorrei rimanere solo... ti dispiace se-"
"-stai male?"chiese allarmato Max avvicinandosi al corpo dell'altro. "Tranquillo"lo rassicurò Seth allontanandosi "Solo un po' di stanchezza" continuo'. "Posso rimanere qua con te" sussurrò dolcemente Max allungando la mano sul polso dell' altro. Lo attirò a sé e lo abbracciò, nascondendolo nelle sue braccia; voleva che Seth gli entrasse sotto pelle, così sarebbe rimasto sempre e solo con lui. Si immaginava così il suo futuro. Lui e Seth sempre insieme, stretti l'uno nelle braccia dell'altro. Voleva questo-lo desiderava- e finalmente ce l'aveva. Lo baciò sulla fronte e Seth alzò il mento verso il viso di Max e successe qualcosa di incredibile. Il cervello di Max capì tutto, ogni singolo sguardo, ogni respiro, ogni rifiuto, ma il suo corpo non registrò l' informazione. Non era entrata nelle membra di Max e perciò aveva ancora la faccia da ebete e occhi che brillavano. Non vide la smorfia di Seth, gli occhi pieni di rimpianto, le braccia lungo i fianchi invece che strette attorno al busto dell'amico. "Ok, vuoi stare da solo, giusto?"chiese Max annusando i capelli dell'altro. Seth sapeva sempre di pulito. "Si, ti prego!"piagnucolò di rimando l' altro. Perciò, dopo essersi vestito, Max sulla porta di casa posò un leggero bacio sulle labbra di Seth. "Avevamo detto-"
"-niente dimostrazioni d' amore, lo so. Dimmi come faccio a resistere a una bocca così sexy?"chiese malizioso facendo colorare il viso dell'altro. "Vattene"ordinò Seth con un sorriso sulle labbra spingendolo fuori dalla porta. "Ok ok vado"dichiarò l'altro con le mani alzate "Vengo a farti un saluto più tardi, ok?"
"Non devi"rispose Seth con lo stomaco attorcigliato. "Voglio"ribattè l'altro con un sorriso smagliante. Un ultimo saluto e Max si incamminò verso casa, un sorriso da ebete in volto, una voglia di saltare e correre ignaro che il corpo vuole sentire tutto, perciò il dolore era alle porte.

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