3

107 10 0
                                    

A Max piaceva dormire con Seth. Sentire il suo corpo vicino, il suo odore sulle lenzuola e il suo respiro regolare durante la notte. Avrebbe voluto abbracciarlo, sentire la sua testa premuta contro il suo collo e le braccia attorno al suo stomaco, ma sapeva che era un capriccio. Doveva semplicemente accontentarsi per quelle rare volte in cui la mattina si alzava e vedeva i capelli scuri di Seth, le sue piccole mani sul suo petto e le sue gambe (cosi sexy) attorcigliate alle sue. Non sapeva se era lui a cercarlo la notte oppure Seth, poco importava, perché era bello svegliarsi accanto a lui.

Seth trovava confortante sentire un corpo vicino al suo... per quanto sia restio di giorno al contatto, la notte era come se tutto sparisse. Trovava piacevole il corpo dell' amico, lo aiutava a conciliare il sonno ed era come se, accanto a Max, Seth dormisse meglio. Quelle volte in cui si alzava e trovava il suo corpo sopra quello di Max, beh provava una sorta di imbarazzo... sapeva che era lui a cercarlo, gli piacevano le carezze che Max gli faceva quando si svegliava nel bel mezzo della notte. In realtà non sapeva se Max fosse sveglio, ma appena apriva gli occhi a causa di un brutto sogno o da un ricordo spiacevole, Max diceva qualcosa con la voce impastata dal sonno e lui si rifugiava tra le sue braccia.. sentiva la sua mano grande accarezzargli la cute e poi scendere fino alla base del collo. Con Max tutti i brutti ricordi o incubi sparivano.

Quella mattina Seth sentiva il corpo di Max premuto sulla sua schiena, le sue braccia posate sul suo fianco, le sue gambe incastrate alla sue. Il respiro era regolare, segno che Max stava ancora dormendo. Le labbra dell' amico sfioravano la base del collo di Seth e la leggera erezione di Max era premuta  contro il suo sedere. Seth con un balzo fuoriuscì dal letto e con un "MAX!" urlò contro l' amico. Dio, Max era sempre così, così... appiccicoso! "Max"ribadì, ma quest'ultimo si stiracchiò leggermente con l' intenzione di continuare a dormire. "Max se non ti alzi, mi arrabbio!" disse con tono severo Seth. "Okok" rispose con voce roca l' amico sedendosi sul letto. Con i capelli in aria, il petto nudo e le gambe coperte dal lenzuolo, Max non riusciva a capire perché avesse avuto un risveglio del genere. Di solito era lui a svegliare Seth, non il contrario e si, lui era più gentile di Seth. "Come mai ho avuto un risveglio così traumatico?" chiese Max appoggiando i piedi per terra. "Ah e così saresti tu la vittima?" "Vittima? Seth non è che stai ancora sognando?" ribatte' divertito Max. gli si avvicinò, scompigliando i capelli di  Seth: era il suo saluto nei confronti dell' amico. Seth però non riusciva a calmarsi... voleva mettere in chiaro che quello che c' era stato stamattina non doveva più accadere. "Max!" urlò Seth seguendolo in bagno. Max, con un asciugamano sulla faccia per pulirsi il viso, guardo' attentamente il suo amico e finalmente si accorse che era effettivamente arrabbiato. "Seth tutto a posto?" chiese quest'ultimo. L'amico quasi batte' i piedi per terra dal nervosismo. "Non capisci niente Max..."sbuffo' Seth. "Si pensa invece che io sia la persona che ti conosca meglio" sorrise l' amico. Insomma doveva in qualche modo alleggerire la situazione!

"Il tuo amico era premuto contro il mio sedere" affermò tutto d' un fiato. "Amico?"chiese Max perplesso. Seth lo superò, dirigendosi in camera, e gli diede una spallata... lo fece apposta. Odiava il Max tonto. "Cavolo Max!!" Questi lo guardò stupito non capendo la situazione. ".... che ti prende?" chiese serio. Il suo amico stava dando i numeri! "Amico quale?"continuò.

"Le tue parti intime"sussurro' Seth. Seguì un silenzio imbarazzato da parte di quest'ultimo e divertito dell' altro. "Amico eh? Si chiama pene, pisello, pistola, uccello, caz.." "Max!! Stai zitto!!"

"Sei arrabbiato?"chiese Max dispiaciuto.

"Si, mi da fastidio ok?" e in quel momento Max si sentì il cuore stritolare. Insomma non era successo chissà cosa, però Seth ne aveva fatto quasi un affare di Stato. L' amico arrabbiato lo guardava, con gli occhi chiusi a fessura, i capelli scompigliati e le labbra dritte prive di sorriso. Allora Max non riuscì a sopportare lo sguardo così severo dell' altro perché in fondo, non era mica colpa sua se si era eccitato premendo il suo pene contro il sedere dell' altro. Così si vestì in fretta e con un ultimo sguardo a Seth e un "Forse é meglio che oggi non ci sentiamo", ritorno' a casa sua.

Sotto pelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora