Stavo camminando per il sentiero innevato, mentre ancora scendevano dal cielo qualche fiocco di neve. Ero incappucciata in un bel giaccone di pelle, con la sciarpa e il cappellino di lana blu in testa. Il sentiero era delineato da pini innevati, quasi ghiacciati, messi in fila. Mi strinsi nel cappotto. Era uno spettacolo bellissimo. Era la prima volta che visitavo la montagna e la prima volta che provavo la freschezza nel toccare la neve con i guanti. Ne ero rimasta affascinata. Ero abituata a vivere in una cittadina sul mare, in Spagna. Lì non nevicava mai, faceva sempre un caldo afoso da non lasciarti respirare e c'erano chilometri di spiagge,con tanto di ombrelloni, mare e surf. Qui era tutto più calmo, più tranquillo. La scena sembrava quasi magica e surreale. Mentre camminavo e ascoltavo gli scarponi che s'immergevano nel manto di neve,che producevano quel rumore gradevole, sentii una sensazione di freddo immenso, fino a gelarmi le vene,come se ci fosse una bufera di ghiaccio che mi stava avvolgendo. Caddi sul manto di neve, un po' stordita. Aprì gli occhi lentamente e vidi un ragazzo, dai capelli azzurri color della ghiaccio, con gli occhi dello stesso colore, solo più intensi,più caldi.
Mi porse la mano:"Scusami, non volevo investirti con lo snowboard, tutto bene?"
L'afferrai e mi tirai sù. Non riuscivo a dire niente, mi sentivo congelare in ogni singolo muscolo e i denti mi battevano velocemente. Dopo quelle parole non sentii più niente: vidi solo puntini neri e bianchi, il ragazzo di fronte a me iniziava a svanire pian piano. Chiusi gli occhi lentamente, barcollando, poi caddi. Mi sentivo cadere all'infinito, come se il tempo rallentasse, come se si stesse congelando. Sentivo ogni singolo battito del mio cuore rimbombare nelle orecchie e le gambe cedere. Poi, tutto finì. Vidi nero. Ma non ero a terra. Ero tra le braccia del ragazzo, calde."Oh, si è svegliata!"
"Finalmente! Ha dormito per tre ore!"
"È tutta colpa mia che l'ho investita, si è presa uno spavento."
"Io non l'ho mai vista, non è di qui."
"Lo penso anch'io."
Riuscivo a sentire voci, una la riconobbi: era quella del ragazzo che mi era venuta incontro con lo snowboard. L'altra non la conoscevo. Strizzai gli occhi, cercando di aprirli, invano. Me li sentivo pesanti.
"Ehi, guarda, sta muovendo gli occhi!"
"Magari sta sognando."
Ce la feci: li aprì. E mi ritrovai di fronte lo strano ragazzo dai capelli azzurri, con il viso a qualche centimetro dal mio. Caspita, se non era carino! Lui si allontanò un po'. Mi guardai attorno. Ero sdraiata su un divano marrone e mi trovavo in una specie di rifugio fatto di legno di pino. Accanto al ragazzo, c'era un tipetto con un paio di occhiali scuri, con le lenti spesse, un mantello verde addosso, i capelli lunghi e marroni, raccolti.
"Ti sei svegliata." fece il ragazzo con il mantello: aveva una voce furba e saggia, e aveva l'aria di un ragazzo che sa il fatto suo.
"Dove...dove mi trovo?" balbettai, confusa.
L'azzurrino mi sorrise:" Sei in un rifugio, nella stazione sciistica. Ti ho portata io qui."
"Per prima cosa, sei ancora debole, bevi questa." Mi porsero una tazza di cioccolata calda. Presi la tazza tra le mani: scottava, e dopo aver toccato qualcosa di freddo come la neve, era una bella sensazione. La bevvi, e quello fu il momento più felice della mia vita.Poi mi lasciai trascinare dalla stanchezza. Chiusi gli occhi e continuai a dormire, con l'immagine del ragazzo dagli occhi di ghiaccio impressa nella mente.Angolo autrice
Ciao a tutti e tutte, spero che vi sia piaciuto questo primo capitolo. Adoro Shawn alla follia, è per questo che ho deciso di dedicargli una storia particolare. Il racconto prenderà forma nei prossimi capitoli. Commentate e fatemi sapere.
Un bacione <3
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Il Cuore Ghiacciato ~Shawn Frost, Inazuma Eleven~
FanfictionQuesta storia parla di un grande calciatore, grande ragazzo, Shawn Frost, con grandi problemi. Problemi più grandi di lui, come il fratello Aiden morto insieme ai suoi genitori a causa di una valanga, che ogni tanto si risveglia nella sua mente. Eh...