PROLOGO

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New Orleans, 22 Luglio 1991

Le davano della fortunata a trasferirsi a New Orleans ma si sa, le città non sono mai come appaiono nelle cartoline. Il quartiere con le nuvole di fumo, gli ubriachi agli angoli delle strade con quel sorriso tirato da alcool e stenti come se stessero lì ad aspettare che le cose migliorino. Allora cerchi di starne alla larga ed entri nel vortice della malavita, degli amuleti e delle superstizioni. Quando era a casa sua saliva su un albero e si nascondeva sotto le stelle, ma come ci si può nascondere sotto gli occhi di tutti in una città che non sapeva fare altro che osservare?

Passando al prossimo scatolone si soffermò sulla piccola valigetta che conteneva i sogni di una vita, le promesse non mantenute, le lacrime silenziose e i finti sorrisi. Ma Jackie Stevenson non aveva il coraggio di aprirla, così la mise da parte, "non è ancora il momento giusto" si disse. Stava per passare all'ultimo scatolone quando sentì suo padre entrare rumorosamente nell'atrio strascicando i piedi accompagnato dai belati della stupida capra nana di "famiglia", denominata, seguendo lo stile di vita del padre "Tequila", come a ricordare a Jackie che niente era più normale in quella famiglia. Già odiava suo padre, in compagnia di Tequila la combinazione risultava fatale, decise così di andare al parco vicino a casa.


1991, New OrleansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora