CAPITOLO 3

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New Orleans, 16 Agosto '91

River continuò con le sue sfide, con i "non succederà un'altra volta", con le sigarette, con gli sguardi dalla sua Porsche al suo salice, il blu di lei e l'azzurro di lui, sguardi che, anche se piccolissimi, erano il segnale che qualcosa stava per succedere.

Jackie aveva scoperto che, contrariamente a tutte le aspettative, la biblioteca della sua scuola era piena di libri, impolverati, rovinati, dimenticati. Ne ritirava uno al giorno, circa, andava al parco vicino a casa, e ci passava due o tre ore... il tempo che le serviva per finirlo.  Ovviamente il suo pomeriggio era scandito dall'arrivo di River e della sua Porsche, quando lui faceva rifornimento di sigarette al bar di Fred. La sua attenzione verso di lei sembrava aumentare ma Jackie si disse che era solo un'impressione. Quel giorno, però, uscito dal bar, non salì sulla Porsche, prese il sentiero del parco e si sedette sull'altalena accanto alla sua.

-          Hey Jay

-          Ciao

-          Che leggi? - lui le prese il libro di mano senza lasciarle il tempo di fiatare

-          Guarda tu

-          "l'isola misteriosa" di Jules Verne...

-          Mi stai prendendo in giro?

-          Perché? Il libro si chiama così

-          Non c'entra niente il libro

-          Perché me lo chiedi?

-          Forse perché a volte ho l'impressione che tu lo faccia

-          Ti sbagli

-          O forse solo perché tenti di smontarmi ogni singolo giorno a scuola

-          Mi dispiace

-          Ti dispiace?!

-          Si...tu mi spaventi

-          Perché?

-          Hai delle cose che io non ho

-          Due tette?

-          Anche, ma parlavo seriamente

-          Spiegati.

-          Tu sei forte, non hai paura di nessuno, affronti ciò che la vita ti presenta, anche se a te sembra di fare il contrario. È come se niente ti scalfisse o potesse farti del male e non so come ci riesci. - River si accorse che stava andando troppo sul personale, decise di rimediare - e poi... sei carina

-          Se prima ero in dubbio adesso ne ho la certezza che mi prendi in giro

-          Beh pensala come vuoi, a domani.

Jackie non si aspettava niente di tutto ciò e non pensava che sarebbe mai potuto accadere

-          Lo vedo che stai sorridendo stupida, potevi almeno aspettare che me ne andassi

-          E invece non l'ho fatto

Rimasero lì a guardarsi e a perdersi in uno dei loro piccoli momenti perfetti fino a quando entrambi distolsero lo sguardo imbarazzati.

1991, New OrleansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora